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CANDELA TWEET! “IL ‘CORSERA’ DEDICA UNA PAGINA INTERA A COSTANZA CARACCIOLO NELLA SEZIONE ‘I MITI DEI GIOVANI'. I MITI DEI GIOVANI? COSTANZA CARACCIOLO?" - L'EX VELINA DI "STRISCIA" E MOGLIE DI VIERI RACCONTA L’INIZIO DELLA SUA STORIA CON "BOBONE" - "UN GIORNALE DI GOSSIP RIVELÒ LA MIA GRAVIDANZA. MA LO STESSO GIORNO HO SCOPERTO DALL’ECOGRAFIA CHE AVEVO PERSO MIA FIGLIA” - “ANTONIO RICCI? ERA UN PATRON, VOLEVA SGROSSARCI. MI DICEVA CHE ERO UNA...”
Il Corriere della Sera dedica una pagina intera all'ex velina Costanza Caracciolo nella sezione "I miti dei giovani". I miti dei giovani? Costanza Caracciolo? pic.twitter.com/dAWM85bNil
— Giuseppe Candela (@GiusCandela) August 22, 2023
Estratto dell’articolo di Michela Proietti per “il Corriere della Sera”
costanza caracciolo bobo vieri 5
Anna Costanza Caracciolo, nome e cognome nobili.
«Ma non lo sono. Sono nata in provincia di Siracusa, a Lentini, da una famiglia unita, mamma casalinga e papà radiologo. Anna, il primo nome, è lo stesso di una zia. Ma nessuno mi chiama così».
Il termine Velina dalla Treccani: «Bella ragazza che senza parlare, accompagna con passi di danza e atteggiamenti ammiccanti uno spettacolo tivù».
«Ho iniziato a ballare a 5 anni, mi sono iscritta a danza classica, ma senza lasciare indietro il Ginnasio».
Studi classici. La declinazione di Rosa se la ricorda?
«Rosa, rosae, rosam».
Dunque brava a scuola.
«Mi piaceva la letteratura greca e latina, odiavo le traduzioni: 8 in orale e 4 in scritto. I greci erano avanti, fluidi e aperti a esperienze diverse». […]
È nata bella?
«Sì ero molto carina. Mi prendevano in giro per le labbra troppo grosse o per il naso all’insù. Avevo un complesso, le sopracciglia da diavoletta. Me le sono tolte e ci ho fatto un tatuaggio». […]
Il provino di Striscia.
«Avevo letto di un provino ad Acireale. Eravamo a tavola, di domenica, e lo dissi ai miei: mi risposero che nel mio futuro c’era l’Università. Scoppiai a piangere e allora mio nonno Franco promise che a quel provino mi avrebbe portata lui. Se oggi sono felice, ho una famiglia bellissima è grazie a lui (piange, ndr)».
Come andò?
«Ho ballato con gli occhi rossi, avevo pianto. Sentì uno dire: “È molto carina, ma non è alta”. Pensai: “Non ce la farò mai”. E poi la famosa frase: “Le faremo sapere”».
E le hanno fatto sapere.
«Sono arrivata alla semifinale a Chioggia, dove ero ex aequo con una ragazza veneta e la giuria era composta da giornalisti del luogo. Venni salvata da Sandra Milo, presidente di giuria».
I suoi erano felici?
«Sì. Ho detto a mia madre: “All’Università non mi avresti vista tutte le sere per 4 anni”». […]
Tanti ammiratori?
«No, forse incuto timore. Non avevo l’appostamento di fan sotto casa». […]
Antonio Ricci.
«Ci voleva rendere inattaccabili. Era un patron, voleva sgrossarci».
Cosa le diceva?
«Che ero una “peppia”. Credo volesse dire una con il caratterino...». […]
La sua carriera che direzione ha preso?
«Devo essere sincera? Nessuna. Non sono mai stata valorizzata: gli agenti si occupano molto dei personaggi già forti, quelli piccoli vengono trascurati». […]
L’attacco più feroce?
«Quando ero incinta di Stella una donna mi scrisse che si augurava la mia morte e quella di mia figlia».
Che spiegazione si è data?
«Forse qualcuna innamorata di Christian».
Christian Vieri.
«Ci siamo conosciuti appena arrivata a Milano, aveva 17 anni in più. Non ci siamo mai considerati, fino a 6 anni fa, quando mi ha cercata per promuovere un suo torneo».
A scoppio ritardato.
«Ci siamo incontrati al momento giusto: è venuto a trovarmi a Roma, abbiamo fatto una passeggiata notturna in scooter. Era maggio e a settembre ero incinta».
Il suo passato da playboy?
«Non appena l’ho conosciuto meglio ho capito che potevo fidarmi». […]
La proposta di nozze.
«Nessuna proposta in ginocchio, lo abbiamo deciso insieme, siamo tipi pratici. Siamo andati in Comune e abbiamo scelto una data libera».
Ha scritto in un post: «Non è stata una passeggiata»...
«Ci sono stati momenti difficili, come quando abbiamo perso la nostra prima bambina. È stato atroce: uscì un giornale di gossip che rivelava la mia gravidanza. Ma lo stesso giorno ho scoperto dall’ecografia che avevo perso mia figlia».
Il commento negativo che le è pesato di più?
«Che me la tiro, che sono snob, in realtà è solo una forma di estrema timidezza».
Adesso è imprenditrice.
«Nel 2020 ho fondato Coistel, un marchio beauty che è l’acronomio del mio nome e di quello delle mie bambine. Prodotti per mamme e figlie».
Se le sue figlie volessero fare le veline?
«Magari!»
E se volessero sposare un calciatore?
«Se è come papà, magari!» […]
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