GIRO DI VITO (CRIMI) – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’EDITORIA MINACCIA DI ABOLIRE L’ORDINE DEI GIORNALISTI: “HA SENSO CHE ESISTA ANCORA? HO AVUTO L’ACCORTEZZA DI INCONTRARE I NUOVI VERTICI, ASPETTIAMO OTTOBRE E POI…” – IL NEOPRESIDENTE VERNA CHE SI SENTE SFILARE LA POLTRONA DA SOTTO IL SEDERE LA BUTTA SULLA LIBERTÀ DI STAMPA: “LE MINACCE NON POSSONO TACITARE I GIORNALISTI”
1 – GIORNALISTI: CRIMI, ABOLIRE ODG? VALUTEREMO AD OTTOBRE DOPO AUTORIFORMA
Il governo valuterà ad ottobre, dopo il processo di autoriforma in corso, se “si deciderà di abolire l’Ordine dei giornalisti”. Ad affermarlo, nel corso della sua audizione in Commissione Cultura della Camera, è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Vito Crimi.
“Ha senso ancora che l’Ordine dei giornalisti esista? Ha svolto la funzione che dovrebbe avere? Anziché fare subito un decreto di abolizione dell’Odg – sottolinea Crimi – ho avuto l’accortezza di incontrare i nuovi vertici dell’Ordine dei giornalisti. La mia prima preoccupazione è stata quella di attendere questo processo di autoriforma generale che stanno cercando di mettere in atto.
Una proposta ad ampio raggio che non riguarda solo la governance ma anche l’accesso alla professione. Mi dicono che a ottobre questi interventi dovrebbero essere proposti a seguito di questo faremo le nostre valutazioni se ancora ci sono i presupposti per abolire l’Ordine del giornalisti sarò qui a proporvelo”, rileva il sottosegretario.
2 – VERNA REPLICA A CRIMI: NO A MINACCE ABOLIZIONISTE
“Tutto vero quel che dice il senatore Crimi: ha avuto la cortesia di convocarci e ci siamo parlati della nostra idea di profonda riforma dell’accesso all’Ordine dei giornalisti e della sua posizione abolizionista. Noi non intenderemmo alimentare polemiche, ma semplicemente andare avanti nel nostro cantiere, senza pressioni e condizionamenti di alcun tipo”.
Lo ha affermato il presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Carlo Verna, replicando a quando detto del sottosegretario all’editoria, Vito Crimi, questa mattina, nel corso di un’audizione in Commissione Cultura.
“Dobbiamo far osservare però che l’elezione dell’attuale gruppo dirigente dell’Ordine su un programma riformista e senza bisogno di “contratti” per governare la gestione dell’ente, precede di qualche mese le elezioni politiche; che chi invece un “contratto” ha dovuto stipularlo non vi ha previsto l’abolizione del soggetto chiamato a vigilare sulla correttezza deontologica e sul rispetto della verità a tutela dei cittadini; che è poco gradevole pensare che una proposta sulla quale la categoria sta lavorando e discutendo veda un governo fare a giorni alterni aleggiare la matita rossa e blù.”
“Soprattutto se è lo stesso governo attenzionato in queste ore dagli organismi internazionali che si occupano di libertà di stampa sulla questione fondamentale dell’autonomia del servizio pubblico,in cui una pessima legge rischia di essere finanche superata nell’applicazione in perversa attribuzione all’esecutivo di qualunque scelta, persino in presenza di una previsione di una maggioranza qualificata di garanzia”.
“Nessuno pensi che minacce abolizioniste dell’Ordine possano tacitare i giornalisti”, ha concluso Verna.