sgarbi cristina comencini

“NON VADO PIÙ A PRESENTARE IL MIO LIBRO AL MAXXI. SGARBI HA OFFESO LE DONNE E L’ISTITUZIONE” – LA REGISTA CRISTINA COMENCINI, MAMMA DI CARLO CALENDA, AVEVA ACCETTATO L’INVITO DI PARLARE DEL SUO ROMANZO FEMMINILE AL MUSEO PER IL 4 LUGLIO - “MA NON MI HA INVITATO IL PRESIDENTE DEL MAXXI GIULI. ME LO HA PROPOSTO IL MIO EDITORE FELTRINELLI. SGARBI SI DOVREBBE DIMETTERE? NON MI COMPETE. NON FACCIO POLITICA. E’ GIUSTO CHE LO CHIEDANO I PARTITI IN PARLAMENTO...”.

Estratto dell’articolo di Concetto Vecchio per repubblica.it

 

cristina comencini foto di bacco

Cristina Comencini, regista, scrittrice, lei il 4 luglio deve presentare il suo libro Flashback al Maxxi.

“Sì, ma ho deciso che non lo farò. Non me la sento più dopo aver sentito un sottosegretario alla Cultura parlare in quel modo delle donne”.

(...)

 

 

L’aveva invitata il presidente Giuli?

“No, mi era stato proposto dal mio editore, Feltrinelli. Ed avevo accettato con entusiasmo. Il Maxxi è bellissimo, ed è anche mio, ci vado spesso. Francesca De Sanctis aveva accettato di presentarlo, Lunetta Savino di leggere delle parti. Ma non è più il caso”.

 

ALESSANDRO GIULI - VITTORIO SGARBI - MORGAN - MAXXI

Cosa la colpisce della vicenda?

“I protagonisti di quel video erano lì in una veste istituzionale, non erano tre amici al bar: quel sottosegretario e quel presidente rappresentano quindi anche me. E le donne rappresentano il 50 per cento dell’umanità, non è che ci sono più opzioni per parlarne, l’unica lingua, in quel luogo, non può che essere quella del rispetto”.

 

 

Perché non li chiama per nome?

“Perché è in quanto istituzione che è stata commessa l’offesa. Anche quando denunciavamo il comportamento di Berlusconi con ‘Se non ora quando’ lo chiamavano sempre “il presidente del Consiglio”.

 

Le dipendenti del Maxxi si sono ribellate.

“E io mi sento di solidarizzare con loro: sono state colpite come cittadine italiane”.

cristina comencini

 

La destra ha più volte denunciato l’egemonia culturale della sinistra. Le sembra un buon inizio?

“Si diano da fare, se vogliono fare conoscere la cultura di destra. Certo, se è questo il livello che propongono come alternativa… Per il resto aspettiamo con fiducia”.

 

Sgarbi si dovrebbe dimettere?

“Non mi compete. Non faccio politica. E’ giusto che lo chiedano, se lo ritengono, i partiti in Parlamento”.

 

C’è una morale?

“E’ stata commessa un’offesa non solo alle donne, ma anche alla cultura e alle istituzioni italiane. E’ triplice”.

carlo calenda cristina comenciniALESSANDRO GIULI - VITTORIO SGARBI - MORGAN AL MAXXIVITTORIO SGARBI E MORGAN AL MAXXI

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...