cruciani real juve

1. IL LAZIALE CRUCIANI RACCONTA IL DOPO JUVE-REAL: "FINITO IL MASSACRO, HO ASSISTITO IN UN RISTORANTE INDIANO DI CARDIFF A UNA SEDUTA COLLETTIVA DI PSICOANALISI JUVENTINA" 2. C’È CHI HA LASCIATO A CASA UNA FIGLIA DI 20 GIORNI E DICEVA: "LEI HA VISTO TUTTO DELLA JUVE: SCUDETTO, COPPA ITALIA E UNA FINALE EUROPEA PERSA" - SUL TRENO DI RITORNO A LONDRA, HO CAPITO IL PERCHÉ DEL MASSACRO....

Lettera di Giuseppe Cruciani a Dagospia

 

CRUCIANICRUCIANI

Caro Dago, seduto in un ristorante indiano a Cardiff appena finito il massacro ho assistito a una seduta collettiva di psicoanalisi juventina. C'erano i fratelli Zampini, romani fieramente bianconeri. Massimo quasi si vantava di un record, aver perso cinque finali dal vivo: "E ora che faccio, se per caso l'anno prossimo arriviamo a Kiev, vado o no?".

 

Il più grande dei due invece si era precipitato in Galles lasciando a casa una figlia di venti giorni e diceva: "Lei ha già visto tutto della Juve, scudetto, Coppa Italia e una finale europea persa". Un altro, avvocato stimato, era completamente ubriaco e blaterava di non aver mai visto una partita ma un concerto rock. Andato.

 

JUVE REALJUVE REAL

Poi l'autore tv, che era pure all'Heysel: "Dopo il gol di Mandzukic pensavo di vincere". Accanto a lui mangiava ammutolito uno della triste combriccola che ripeteva di continuo: "Ci siamo illusi, pensavamo fosse fatta, abbiamo vissuto in trance per venti giorni senza pensare che avevamo di fronte il Real". E poi abbassava la testa sul tavolo. Arrivano sui cellulari gli sfottò di mezza Italia: "Ora il prossimo lo ammazzo".

 

Christian Rocca era scappato in albergo a Bristol e non rispondeva al telefono, Federico Sarica è salito sul primo vagone verso il nulla. Alessandro era già sul bus direzione Gatwick col figlio in lacrime. Sul treno di ritorno a Londra, durante la notte, un cinquantenne madrileno con un grosso sigaro cubano in bocca mi dice: "Ho esultato. Ma senza esagerare. Ero tranquillo. Se avessimo perso non sarebbe cambiato niente". E ho capito il perché del massacro.

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