DAGO-VIDEO DA CANNES - STAVOLTA TOCCA ALLE DONNE SALIVARE PER GLI SBARCHI DI “IMMIGRATI” SULLA CROISETTE: CON ROBERT PATTINSON E RYAN GOSLING, L’ESTROGENO SCORREVA A FIUMI - GRANDE ACCOGLIENZA PER SOPHIA LOREN, INGUAINATA IN ARMANI E TEMPESTATA DI SWAROWSKY

Video di Veronica Del Soldà per Dagospia

Da http://www.luxgallery.it/

Con Robert Pattinson e Channing Tatum non si è per nulla esaurita la carrellata di sex symbol del Festival di Cannes 2014.

Nella giornata di ieri, anche Ryan Gosling è approdato sulla Croisette per presentare la sua prima fatica dietro da una cinepresa.

La pellicola, che segna il debutto alla regia del protagonista di "Drive", si intitola "Lost River" ed è in concorso alla 67esima edizione della kermesse nella sezione Un certain Regard.

Il film racconta la storia di Billy, madre single di due ragazzi, che vive nella città di Lost River, un luogo fatiscente e privo di speranze. Un giorno il figlio diciottenne, Bones, interpretato da Iain De Caestecker, trova un passaggio segreto che conduce ad una misteriosa città sottomarina.

Per la sua prima volta da regista, Gosling dice di essersi ispirato a Nicolas Winding Refn, che l'ha consacrato con "Drive" e voluto in "Solo Dio perdona".

Con l'attore e ora regista canadese, sulla Croisette, anche una parte del cast capitanato dalla protagonista Christina Hendricks, Matt Smith, Iain De Caestecker e Reda Kateb.

Nel cast, ma assenti sulla Croisette, anche l'attrice irlandese Saoirse Ronan e Eva Mendes, fidanzata di Gosling.

La protagonista del telefilm "Mad Men" si è presentata a Cannes con due look total black che hanno messo in risalto la sua carnagione chiara e i capelli rosso fuoco, ma completamente diversi tra loro: per il photocall Christina ha scelto una mise composta da camicetta e pantaloni di Christian Dior, per la Montée des Marches un abito di chiffon nero con corpetto impreziosito di cristalli e perline della collezione autunno inverno 2014-2015 di Alberta Ferretti.

Un Gucci Made to Order, invece, per l'affascinante Ryan Gosling.

In Concorso nella Sezione Ufficiale sono stati presentati invece "Deux jours, une nuit" di Jean-Pierre e Luc Dardenne e "Still the Water" della regista giapponse Naomi Kawase, incentrata su due adolescenti in cerca della propria strada verso l'età adulta.

Due giorni e una notte, invece, è il tempo necessario a Sandra, protagonista del nuovo film dei fratelli belgi pluripremiati e habitué del Festival di Cannes, interpretata da Marion Cotillard, per riuscire a convincere i suoi colleghi di lavoro a rinunciare al loro bonus in modo da risparmiarle il licenziamento.

Per la prima volta, Marion ha deciso di non indossare un abito Dior in un'occasione pubblica: alla presentazione della pellicola, infatti, l'attrice francese ha scelto un minidress multicolor e con applicazioni in rilievo di Maison Martin Margiela Couture.

Per il tappeto rosso, invece, è tornata al suo antico amore, sfoggiando un Christian Dior Couture della collezione primavera estate 2014.

Avvistati davanti al Palais anche Liu Wen in Saint Laurent, Eva Herzigova in Dolce&Gabbana, Aishwarya Rai in Roberto Cavalli, Petra Nemcova in Zuhair Murad Couture, e la promessa sposa di Johnny Depp, Amber Heard in Vionnet, Alessandra Ambrosio in Atelier Versace.

Sulla Montée des Marches è stata poi la volta di una diva italiana, Sophia Loren, splendida con un abito lungo in oro e seta color nudo, ricamato con cristalli Swarovski di Giorgio Armani Privé.

L'attrice, che il prossimo 20 settembre toccherà il traguardo degli 80 anni, è a Cannes per la proiezione di "La voce umana", il cortometraggio in cui recita diretta dal figlio Edoardo Ponti e per la presentazione nella sezione Cannes Classics di "Matrimonio all'italiana", pellicola del 1964 di Vittorio De Sica con Mastroianni, restaurato dalla Cineteca di Bologna e per partecipare alla masterclass di cui sarà protagonista.

Toccante standing ovation dal mondo del cinema, la giuria guidata da Jane Campion, tanti registi del concorso dai Dardenne ad Hazanavicius, durante n una cena in suo onore con il direttore del Festival Thierry Fremaux e il presidente Gilles Jacob.

 

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