DAI SALINGER, ESCI IL ROMANZO - PER I 100 ANNI DALLA NASCITA, IL FIGLIO PUBBLICHERÀ GLI INEDITI DEL MITICO AUTORE DE ''IL GIOVANE HOLDEN'', CHE PER 45 ANNI HA VISSUTO DA RECLUSO IN CASA, SCRIVENDO MA SENZA MAI PUBBLICARE - IL FIGLIO MATT, LA CUI CARRIERA LANGUE (FU ''CAPITAN AMERICA'' NEGLI ANNI '80), HA PRIMA BOLLATO COME ''CAGATE'' LO SCOOP SULLA PUBBLICAZIONE, POI HA DOVUTO AMMETTERE CHE…

 

Matteo Persivale per ''la Stampa''

 

 

matt salinger

Uno scrittore di mezza età famoso in tutto il mondo per il suo unico romanzo da 60 milioni di copie entra in un bunker di cemento costruito nel giardino di una villa sperduta nei boschi non lontani dal Canada, a un milione di miglia dalle case editrici e dai salotti letterari di Manhattan. Entra nella scatola di cemento e si siede a un tavolo piccolo, ben illuminato. E scrive. Lavora per 45 anni senza mai pubblicare più nulla, senza rilasciare interviste.

 

matt salinger nei panni di capitan america

Quarantacinque anni di silenzio per J.D. Salinger, autore de «Il giovane Holden» e fantasma della letteratura americana dal 1965 (ultimo racconto pubblicato sul New Yorker ) alla sua morte nel 2010, a 91 anni. L' altro giorno il figlio Matt, che si occupa del lascito di Salinger e dei diritti sui suoi libri, ha ammesso quello che aveva negato nel 2013, quando un biografo (Shane Salerno, «Salinger», Feltrinelli) aveva rivelato che c' erano almeno cinque libri inediti e quasi pronti per essere pubblicati dal 2020 in poi a regolari intervalli.

matt salinger 1981

 

Matt Salinger - una carriera da attore, «La rivincita dei nerds» il suo film più famoso - ora ha ammesso con il Guardian che suo padre scriveva ogni giorno «e quasi tutto quello che ha lasciato verrà alla fine pubblicato». Inediti dei quali si era sempre vociferato - un' ex compagna diventata scrittrice, Joyce Maynard, e la figlia Margaret l' avevano confermato nei loro libri su Salinger - e che ora, conferma Matt, verranno pubblicati ma «ci vorrà tempo», ancora qualche anno, meno di dieci però, almeno spera.

 

Salinger

Perché tante complicazioni? Matt racconta che è vero che suo padre lavorava alla macchina per scrivere (o meglio erano due: le Underwood e Royal degli anni Trenta-Quaranta), ma «era sempre pieno di idee e pensieri, guidava l' automobile e a volte si fermava da qualche parte, sul bordo della strada, e sorridendo tra sé e sé scriveva qualcosa su un foglietto, a volte me lo leggeva e a volte no». In casa di suo padre, aggiunge Matt, c' erano taccuini ovunque.

salinger cover

 

Per questo l' editing è tanto complicato, spiega: per il modo poco ortodosso nel quale suo padre componeva i suoi scritti. Ma cosa c' è nello scrigno del tesoro così gelosamente custodito da Salinger jr? Sul Guardian , Matt senza nominare Salerno, autore dello scoop, definisce rudemente come «cagate» le indiscrezioni filtrate (Salerno scrive che si tratterebbe di un romanzo autobiografico sulla Seconda guerra mondiale e di racconti, almeno quattro raccolte, nei quali compaiono anche Holden Caulfield e i fratelli Glass, personaggi feticcio di Salinger).

 

Nel frattempo, Matt ha autorizzato un cofanetto di riedizioni del romanzo e dei racconti del padre che uscirà quest' anno per celebrare il centenario della nascita del genitore, e una mostra alla Public Library di New York: «Ma niente marketing, niente Vodka Salinger, niente film su Holden».

 

SALINGER Unknown

Matt ha condiviso con i lettori del Guardian qualche appunto del padre e un brevissimo estratto da una lettera che gli scrisse, interessanti ma lontanissimi dallo stile lapidario e ossessivamente curato della sua narrativa: «Sono sollevato perché vivo nel presente e non nel passato. Non posso dire che mi importa molto della Guerra (con la G maiuscola, ndr) o dell' accademia militare o della mia infanzia.

 

Gli anni a Cornish (la casa nel New Hampshire, ndr) con te e Peggy (la figlia Margaret, poi tagliata fuori dalla vita familiare per aver pubblicato un libro sul padre così geloso della sua privacy, ndr ) e questa casa e te e i campi e i miei taccuini e il lavoro e te e Lili e Schotland e Bravo Cagnolino e Rosie e te e Sri.R. e l' uovo di Norimberga e i nostri viaggi a Londra e Lake Placid e Dublino e Montreal e Andover - questi anni sono quelli che definirei come quelli della mia vera vita».

SALINGER NEL QUARANTAQUATTRO jd salinger jd salinger con il cane jd salinger Salinger con la figlia MargaretJ D Salinger con l attrice Elaine Joyce in una rara foto 1982 (ap)Jerome David Salingermatt salinger

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…