A COLAZIONE CON AUDREY - DIADEMI, VESTITI, SCENEGGIATURE, FOTO E LETTERE: PEZZI DI VITA DI AUDREY HEPBURN ANDRANNO ALL’ASTA DOMANI ONLINE E DA CHRISTIE' S A LONDRA NEI PROSSIMI GIORNI - I FIGLI SEAN E LUCA: "VOGLIAMO SIA UN'OCCASIONE DEMOCRATICA" - PERCHE' NON VINSE L'OSCAR PER "MY FAIR LADY"...
Fabio Sindici per La Stampa
È un appunto veloce vicino all' orecchietta strappata dalla prima pagina di un copione. Un dettaglio minimo. Ma se il corsivo tondo e un po' graffiato contiene l' indirizzo - leggibile solo in parte - della scrittrice Colette a New York, il copione è quello di Gigi , adattato per le luci di Broadway, e la mano è quella di Audrey Hepburn, allora la scintilla è assicurata. In un film, sarebbe l' occasione perfetta per un flash back.
L' anti-diva Audrey darà sempre il merito della sua scoperta alla femme terrible delle lettere francesi. Avvenne proprio su un set, all' Hotel de Paris di Montecarlo, dove l' attrice aveva un piccolo ruolo in una pellicola dimenticabile, Monte Carlo Baby.
Colette era alla ricerca della ragazza giusta per la sua Gigi: «Dal primo istante in cui la vidi - dirà poi - non riuscii più a distogliere lo sguardo. Questa è Gigi, dissi a me stessa, incredula. Il pomeriggio stesso le offrii la parte».
I colpi di fulmine si ripetono nella carriera di Audrey Kathleen Ruston-Hepburn. Quello con Hubert de Givenchy fu a scoppio ritardato. Lei era andata a esaminare i vestiti di Sabrina ; lui si aspettava l' altra Hepburn, Katharine. La mise dell' attrice, in ballerine e cappello da gondoliere, lascia perplesso lo stilista. Le dice che le sarte sono tutte impegnate per la collezione.
Audrey lo invita a cena. Da quel momento non smette più di vestirla: insieme inventano l' icona di stile minimal che farà definire un suo musical, Funny Face (Cenerentola a Parigi ) «la migliore sfilata di moda su pellicola».
Il colpo di fulmine con pubblico e critici scatta con Vacanze Romane che nel '54 le fa vincere l' Oscar, al primo film da protagonista. Doppia anima Il mondo di Audrey Hepburn, sceneggiature e vestiti, fotografie e lettere, sta per andare all' asta in frammenti eleganti da Christie' s in un doppio appuntamento: nella sede di King Street a Londra, il 27 settembre e in una vendita online, dal 19 settembre al 3 ottobre.
Sono più di 500 lotti della sua vita pubblica, con spiragli in quella privata. «Ci piace pensare a quest' asta come un' occasione veramente democratica» hanno dichiarato i figli Sean Ferrer Hepburn e Luca Dotti.
In realtà, la grande vendita rivela in trasparenza la doppia anima di Audrey: la stella di Hollywood e la ragazza che dimentica la statuetta dell' Oscar in camerino, la solitaria e il personaggio pubblico, il gossip di Hollywood e l' impegno umanitario, lo stile senza sforzo apparente e il sudore dietro l' incanto.
C' è uno dei primi contratti, da ballerina di fila. C' è un monile «turistico», che riproduce la Bocca della Verità a Roma, probabilmente un regalo dal set, che evoca una delle scene più famose del film. Ci sono le foto, quasi fredde, scattate negli Anni 50 da Cecil Beaton, che poi disegnerà per lei i costumi di My Fair Lady. Gli scatti ubriachi di allegria di Richard Avedon, che in una lettera le scrive che il suo innamoramento è cominciato in «camera oscura».
audrey hepburn camicia da uomo
C' è il copione galeotto di Ondine, grande successo teatrale, spedito da Mel Ferrer come strumento di seduzione, dopo che si erano conosciuti a un party a Londra. Funziona: Audrey accetta la parte e il partner di palcoscenico diventa suo marito.
Non manca il brivido da complotto hollywoodiano: il regista George Cukor in una lettera la consola per la mancata nomination agli Academy Awards per My Fair Lady adombrando una macchinazione della Disney e dei fan di Julie Andrews.
I vestiti da cocktail di Givenchy fanno un curioso pendant con una cuffia russa d' epoca, cimelio di Guerra e Pace . Audrey, sul copione del film, schizza a matita un abito di gala per la sua Natasha. Dal guardaroba in asta saltano fuori le famose ballerine, in colori pastello. E, tra i tanti vestiti, un cappotto in seta rossa di Valentino degli Anni 70, acquisto degli anni romani, dopo il matrimonio con lo psichiatra Andrea Dotti.
Ma l' eleganza senza sforzo è un trucco da grande star, da incantatrice. Lo rivela, per esempio, la copia della sceneggiatura di Colazione da Tiffany , sottolineata, molto annotata, con scene cancellate (tra i 65 mila e i 97 mila euro). Audrey suggerisce battute alternative: al posto di un «io amo Josè» mette un più deciso «sono pazza di Josè».
La versione finale dello script di Sabrina contiene invece un piccolo mistero. Oltre alle righe annotate dalla Hepburn, una mano sconosciuta aggiunge quella che sarà una delle battute memorabili del film, rivolta da Audrey-Sabrina a Bogart-Linus: «E un' altra cosa: mai una valigia, a Parigi, e mai un ombrello». La grande attrice e la maestra di stile trovano in queste parole una congiunzione perfetta.
LE BALLERINE DI AUDREY HEPBURN LA TIARA DI AUDREY HEPBURN IL PORTAROSSETTO DI AUDREY HEPBURN AUDREY HEPBURN ALLA BOCCA DELLA VERITALA MASCHERINA DI AUDREY HEPBURN LUCA DOTTI E SEAN HEPBURN FERRER