DIALOGO DI WALTER VELTRONI CON UNA SUA MUMMIA - UOLTER IN LIZZA PER FARE IL DIRETTORE EDITORIALE DI RCS? ''FARESTI LE SCARPE AL TUO UOMO MACCHINA DELL''UNITÀ' CHE TI HA GARANTITO UN LAUTO STIPENDIO?'', CHIEDE LA MUMMIA. ''SAI, SCRIVO ROMANZI, GIALLI A VILLA BORGHESE, LIBRI SU ITALIA-GERMANIA, POI ARTICOLI SU RENATO ZERO, DANTE, LA CRONACA, LO SPORT. E MI SONO MESSO A FARE VIDEO PER IL 'CORRIERE' IN CUI LEGGO GLI ARTICOLI SCRITTI PER IL 'CORRIERE' E RICICLATI IN UN LIBRO DALLA CASA EDITRICE DEL 'CORRIERE'…''
1. DIALOGO DI WALTER VELTRONI CON UNA SUA MUMMIA
Liberamente ispirato da “Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie” dalle Operette Morali di Giacomo Leopardi
Mummia (M): hei Vuolter, come stai?
Veltroni V): Bene, bene, eh, tanto che non ti fai viva mummia.
M: La famiglia?
V: Bene, bene. Sai che Martina ha ottenuto un risarcimento per molestie sessuali dalla rivista “Vice”, quella della cultura radical chic americana?
walter veltroni luciano fontana antonio tajani
M: Pensa te, non ci si può fidare più nemmeno dei radical chic. Ma ho visto che ha scritto un altro romanzo…
V: Sì, s’intitola “Bonvino e il caso del bambino scomparso a Villa Borghese”
M: Ah, che bel titolo! Avevo letto che si intitolava “Odiare l'odio”.
V: No, quello è un altro, ne ho scritti di libri io! Sai, ho una scrittura facile, fluente, un po’, come posso dire, alla Philiph Roth, ecco.
M: Ma allora “Assassino a Villa Borghese” è il sottotitolo?
V: Ma no! Quello è il libro dell’anno scorso, un altro, che viene dopo “Quando”, “Ciao”, “Noi”...
M: Basta, basta, capisco! Ma è vero che li pubblichi per Urbano Cairo? Non sai che era il figlioccio di Berlusconi?
V: Eh vabbé, le cose cambiano. E poi, Berlusconi non era mica così male. Pubblica anche Saviano, lo sai?
M: Ma te l’hanno recensito?
V: Eccome no! Paginate! Poi ne ho fatto un altro ancora.
M: Ma va! Non ci credo.
V: Sì per la casa editrice Solferino, quella di Cairo. Parlo di Italia-Germania 4-3, Gianni Morandi… le mie solite boiate, sai. Io sono postmderno, postideologico, oltre i generi, gli steccati, oltre. E sai chi me lo ha recensito?
M: No, dai, chi?
V: Il direttore del “Corriere della Sera” e dalla prima pagina.
M: Il direttore? Non ci credo, quelli se non sei bravo veramente mica ti considerano.
V: Altri tempi. E poi, a dire il vero, io sono un amico e un collega del direttore del “Corriere”. Lui deve tutto a me.
M: Ah già che avevi diretto l’ “Unità”, mi ricordo.
V: Infatti. Il direttore del “Corriere” era il mio uomo macchina quando dirigevo l’ “Unità” e facevamo i dvd di Alvaro Vitali, non ti ricordi?
M: Quindi è un amico riconoscente?
V: Sì era comunista anche lui, eravamo della Fgic. Lì un sacco di gente viene dall’ Unità.
M. Ma non è il giornale dei borghesi?
V: Una volta! Poi ci sono stati Mieli, De Bortoli, tutti dalla Fgic o dalla sinistra.
M: Credevo fosse difficile passare dal giornale dei Compagni a quello dei borghesi?
V: Mummia, sono categorie vecchie. Siamo nel mondo globale, post, ma anche…
M: Hai ragione, scusa. Di cosa scrivi? Cinema?
V: Ma no! Son cose vecchie le divisioni per competenza. Scrivo di tutto, pagine e pagine, quello che voglio: Dante, lo sport, la cronaca, il commento. Adesso ho scritto due o tre articoli, uno su Renato Zero, uno su Paolo Rossi.
M: Beato te. Tutti dicono che non possono scrivere.
V: Eh dipende!
M: Ma è vero quel che si dice in giro?
V: Cosa?
M: Che potresti prendere il posto del tuo ex uomo macchina e diventare il direttore del “Corriere”?
V: Non te ne posso parlare mummia. Ma, sai, io ho una certa esperienza nei giornali. Un colpetto io, un colpaccio la De Gregorio e l’ “Unità” l’abbiamo af-fondata noi!
M: E vorresti ripetere…?
V: Mummia, lo sai, “Ciò di cui non si può parlare si deve tacere” come ha detto un filosofo, adesso mi sfugge il nome, forse Baricco o Fabio Fazio.
M: Come sei diventato bravo, Vuolter. Io l’avevo capito subito. Scrivi come Philiph Roth per il giornale della borghesia ma sei anche compagno, scrivi libri ma anche articoli, sei rimasto proprio quello di sempre ma anche un altro. Ma quella storia che volevi andare in Africa ad aiutare i poveri?
V: Eh ci sto pensando.
M: Ci stai ancora pensando?
2. RAI, VELTRONI È OVUNQUE. E C'È CHI LO SOGNA AL VERTICE DI RCS
Marco Antonellis per www.affaritaliani.it
Walter Veltroni è ovunque, a presentare il suo libro. Soprattutto a Rai 3, diretta dall'amico Franco Di Mare. E fra i Dem, in maniera riservata ma convinta, hanno incominciato ad interrogare l'Agcom per sapere come viene "conteggiato" Veltroni quando promuove il suo nuovo giallo. Il rischio è che il "troppo" Veltroni in quota Pd penalizzi gli esponenti politici del Nazareno. Insomma, il rischio è che prima o poi i parlamentari e i senatori del Partito Democratico si sentiranno dire dalle Tv nostrane: oggi non può stare in video perché c'è troppo Pd.
Ma anche in RCS sembra che abbiano sempre più simpatia per Walter Veltroni. Il "padre fondatore" del Partito Democratico pare essere ormai tra i favoritissimi di Urbano Cairo tanto che c'è chi sogna grandi progetti per lui, addirittura un ruolo di vertice ai piani alti di Rcs, magari affiancato da un giovane alla direzione del Corriere della Sera. Staremo a vedere. Possibili novità in arrivo anche per la Gazzetta del Mezzoggiorno: c'è chi sogna Concita De Gregorio alla direzione per il rilancio del giornale.
veltroni coverwalter veltroni assassinio a villa borgheseWALTER VELTRONI E MASSIMO D ALEMAveltroni 1Malagò e Veltroni nel Box Sky Foto Mezzelani GMT012veltroniveltroni c'e' tempo walter veltroni 4c'e' tempo walter veltroni 5walter veltroni massimo d'alema sergio cofferati nazionale politici 2002 foto augusto casasoli:contrastowalter veltroni foto di baccoveltroni