avances

DIMENTICATE I LIVORI DEL #METOO! PER RIFIUTARE LE AVANCES, CI VUOLE BON TON - NEL SUO LIBRO, “GALATEO PER RAGAZZE DA MARITO”, IRENE SOAVE RIPORTA I BREVIARI CHE SPIEGAVANO ALLE DONNE COME DIRE NO A UN CORTEGGIATORE INSISTENTE - ALCUNE INDICAZIONI SONO FAVOLOSE: “MANGIUCCHIATE DI CONTINUO. TUTTE LE VOLTE CHE È SUL PUNTO DI BACIARVI, CACCIATEVI IN BOCCA UN PEZZETTO DI DOLCE, UN CANDITO, UN TARALLO”

Francesco Borgonovo per “la Verità”

 

IRENE SOAVE

Nell' era funesta del Me too è illuminante la lettura di un libro appena pubblicato da Bompiani. S' intitola Galateo per ragazze da marito, e lo ha scritto la giornalista Irene Soave. È un viaggio molto gustoso fra i «manuali per signore e signorine» pubblicati dall' unità d' Italia in avanti, senza dimenticare i volumi usciti dopo il Sessantotto.

C' è però un capitolo particolare sul quale vale la pena soffermarsi, quello intitolato «Concedersi o non concedersi».

 

Esamina i consigli che i vari manuali offrivano alle fanciulle al fine di evitare, o comunque rifiutare, le avance sgradite dei maschi. Alcune indicazioni sono favolose: «Mangiucchiate di continuo. Tutte le volte che è sul punto di baciarvi, cacciatevi in bocca un pezzetto di dolce, un candito, un tarallo».

 

Galateo per ragazze da marito

Immaginiamo che, considerata l' attuale ossessione per la linea, tale consiglio non verrà mai seguito dalle ragazze d' oggi. Meglio forse quest' altro: «La sigaretta può diventare un eccellente muro di difesa. Basterà una lievissima ustione o un semplice accenno di bruciatura perché il troppo intraprendente cavaliere rinunci a stringervi tra le braccia una seconda volta». Vero è che con la sigaretta elettronica al massimo si può affumicare l' ometto troppo baldanzoso, non ustionarlo.

 

Il punto, però, non è il metodo, ma l' atteggiamento. Il libro della Soave mostra che «le signorine anni Cinquanta - che poi erano le nostre nonne - si trovavano invece già di fronte a una generazione di smagati poco inclini alle smancerie».

 

Tuttavia, sapevano come destreggiarsi, come evitare e rispedire al mittente gli approcci molesti, come cavarsi dagli impicci con grazia ed eleganza. Lo sapevano anche perché veniva loro insegnato, se non dalle madri o dalle zie, dai manuali di galateo. Intendiamoci: qui parliamo di indebite pressioni, di complimenti eccessivi, di tentativi di seduzione inopportuni e fuori luogo, non di molestie pesanti o violenze. Oggi si tende a fare confusione e a mettere tutto sullo stesso piano, ma c' è differenza: la violenza non si può evitare (o comunque è quasi impossibile farlo), anche se ci si prova. Più facile è rifiutare una profferta indesiderata.

CAMPAGNA DI DENUNCIA DELLE MOLESTIE METOO

 

Cosa che, però, le donne dei nostri tempi sembrano divenute incapaci di fare.

Almeno così sembra quando si sentono parlare le vestali del Me too (americane ma pure italiane). Sentiamo vaneggiare di contratti pre incontro sessuale utili a ottenere il consenso all' atto. Assistiamo alle confessioni di attricette che raccontano di non aver proprio potuto evitare di finire a letto con il regista famoso e potente. Soprattutto, oltre a tutto questo, si avverte uno strano smarrimento nelle nuove generazioni.

 

«Non viviamo in un' epoca», nota la Soave, «in cui le signorine del bon ton, la Chiesa, i genitori possano più trovare alcunché da eccepire» di fronte a un primissimo appuntamento che finisce a letto. La cosiddetta «rivoluzione sessuale» ha reso tutto più semplice, ma allo stesso tempo molto confuso. A rifiutare l' incontro sessuale si rischia persino di far brutta figura. Concedersi è la norma, ma la questione è aperta: «Oggi se una signorina ne ha voglia, nessuno le impedisce nulla. Ma se non ne ha tanta voglia? Sarà normale?», scrive la Soave.

CAMPAGNA DI DENUNCIA DELLE MOLESTIE METOO

 

Da questa confusione nascono le follie burocratiche del Me too. Alle «ragazze da marito» di un tempo veniva chiarito che, volendo, potevano rifiutarsi anche energicamente. Magari a volte non riuscivano a farlo, loro malgrado, ma venivano invitate a difendersi e a preservarsi. Oggi, da una parte le si invita a non farsi troppo problemi e dall' altra a frignare a fatto avvenuto, specie se il «fatto» non ha portato i benefici sperati.

 

Sia chiaro: nessuno qui vuol fare il bacchettone. È una questione di consapevolezza, di educazione e di vecchie, sane, buone maniere. Al maschio intemperante si può anche rispondere «no, grazie». Anche se c' è qualcuno che spinge perché si stimoli prima il desiderio e poi lo si tenti di imbrigliarlo tramite apposito contratto. Talvolta, liberalizzare i costumi non aumenta il piacere né la libertà, ma solo la confusione.

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…