the studio residence

IL DIVANO DEI GIUSTI/1 - CHE VEDIAMO STASERA IN STREAMING? SU APPLE TV+ AVETE "THE STUDIO", UNA DIVERTENTE SATIRA DEL MONDO DEGLI STUDIOS HOLLYWOODIANI PIENO DI PARTECIPAZIONI STRAORDINARIE. SE SIETE SOLO UN PO’ CINEFILI IMPAZZIRETE - SU NETFLIX TROVATE "THE RESIDENCE" SU UNA BUFFA DETECTIVE AFRO-AMERICANA ALLE PRESE CON L’OMICIDIO (O SUICIDIO?) DI UN PERSONAGGIO CHIAVE DELLA BUONA TENUTA E DEL CERIMONIALE DELLA CASA BIANCA, CHE HA AVUTO LA DISGRAZIA DI MORIRE MENTRE SI SVOLGEVA UNA CENA UFFICIALE COL PRESIDENTE… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

the studio

 

Che vediamo stasera? Allora, ieri sera mi sono visto due puntate della nuova serie di Apple tv+. “The Studio”, e la prima di “The Residence” su Netflix. Avevo qualche dubbio su “The Studio”, perché ricordavano i film di Seth Rogen e Evan Goldberg sempre un po’ caciaroni, grotteschi, pieni di buone idee che si perdevano per strada-

the studio

 

Invece “The Studio”, forse perché è una serie e hanno più tempo a disposizione, è una divertente satira del mondo degli studios hollywoodiani, pieno di partecipazioni straordinarie incredibili (Scorsese, Buscemi, Theron), sul disastro di questi impiegati senza qualità che hanno posti di potere e possono decidere se finanziare una capolavoro di Martin Scorsese o una cazzatona per il pubblico.

the studio

 

Il protagonista, Matt Remick, interpretato dallo stesso Seth Rogen, è appunto un piccolo produttore cresciuto col mito di Hollywood e dei film d’arte che arriva a un posto di comando nello studio che ha come superguida il potente boss Griffin Mill di Bryan Cranston (“Breaking Bad”), che ha idea solo di fare soldi. E vuole puntare su un filmone da incasso facile legato a Kool-Aid, un personaggino animato dei beverono americani più popolari. Matt scopre che Martin Scorsese, il suo idolo, vuole fare un film con Steve Buscemi protagonista, sul massacro della Guyana e il suicidio di massa con gli adepti che bevvero tutti Kool-aid al cianuro.

 

the studio

Così sovvenziona con 10 milioni di dollari la sceneggiatura. Ma, fantozzianamente, quando vedrà il suo boss, rovescerà il progetto e dirà che ha comprato la sceneggiatura solo per non fargliela fare. La seconda puntata vede Matt all’opera su una scena che la regista Sarah Polley sta girando per la sua produzione tutta in piano sequenza. Come si può capire da subito rovinerà, alla Peter Sellers, tutti i tentativi della regista e della sua crew di portare a termine il piano sequenza. Rispetto a “Chiami il mio agente”, è una serie meno ordinata, ma estremamente più ricca di battute, cinefilia e veri talents. Se siete solo un po’ cinefili impazzirete.

the residence

“The Residence”, serie in otto puntate ideata e scritta da Paul William Davies diretta da Liza Johnson, vede una buffa detective afro-americana, Cordelia Cupp, interpretata da Uzo Aduba, alle prese con l’omicidio (o suicidio?) di A.B. Wynter, cioè Giancarlo Esposito, personaggio chiave della buona tenuta e del cerimoniale della Casa Bianca, che ha avuto la disgrazia di morire mentre si svolgeva una cena ufficiale col Presidente. Noi seguiamo il caso qualche mese dopo in una sorta di processo interno governativo, ma seguiamo anche il caso, alla Agatha Christie, seguendo gli interrogatori che la detective fa allo staff del presidente e agli ospiti della serata.

luci del varieta

 

Il tutto si svolge tra 132 stanze con 157 sospetti. E’ una commedia bizzarra che ha avuto ottime critiche in America. Ma credo di preferire “The Studio”. Alla fine, per risollevare la serata, mi sono rivisto, non lo vedevo da anni, su Amazon, “Luci del varietà” di Federico Fellini e Alberto Lattuada con Peppino De Filippo, Carla Del Poggio, Giulietta Masina, Dante Maggio, Gina Mascetti.

 

luci del varieta

Non è bellissimo, anche perché è scombinato, le due regie sembrano andare da due parti del tutto diverse, ma già si vede la vena più nostalgica di Fellini  nel personaggio della Masina, che accudisce il fidanzato infedele Peppino, e la vena erotica di Lattuada, che spinge sulle riprese delle gambe e dei corpi delle ballerine in maniera anche ossessiva.

 

 Come documento sul mondo dei piccoli varietà del tempo, siamo nei primi anni ’50, il film è una meraviglia. Con Giulio Calì che fa il fachiro, queste ballerine buffe, sgraziate, la soubrette sovrappeso, le pensioni fetenti, Peppino che fa numeri da fine 800 (“Ho perso la paperella, come era bella, come era bella…”), Carletto Romano avvocato che molesta pesantemente la Del Poggio, bella e giovanissima. John Kitzmiller con la tromba illumina la notte romana. A un certo punto appare Tanio Boccia come ballerino. E non so che parte facciano Giovanna Ralli e Sofia Loren…   

luci del varieta the residence the studioluci del varieta the residence luci del varietathe studiothe residence the residence the studio luci del varieta the studio the residence the residence

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...