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IL DIVANO DEI GIUSTI/1 - CHE VEDIAMO STASERA? SU NETFLIX AVETE UNA NUOVA SERIE ITALIANA, TRATTA DA UN ROMANZO DI ELENA FERRANTE, “LA VITA BUGIARDA DEGLI ADULTI”, DIRETTA DA VALERIA GOLINO - E DOMANI PARTONO BEN DUE NUOVE SERIE: LA PIÙ ELEMENTARE “SONO LILLO”, DIRETTA DA EROS PUGLIELLI, CON LILLO CHE FA POSAMAN E CERCA DI RISOLVERE ASSURDE SITUAZIONI DOVE SI È FICCATO LUI STESSO O DOVE LO HA MESSO IL SUO AGENTE, E LA PIÙ COMPLESSA “COPENHAGEN COWBOY”… - VIDEO

la vita bugiarda degli adulti 1

Marco Giusti per Dagospia 

 

Che vediamo stasera? Non lamentatevi subito. Intanto su Netflix avete una nuova serie italiana, tratta da un romanzo di Elena Ferrante, “La vita bugiarda degli adulti”, diretta da Valeria Golino con Giordana Marengo, Valeria Golino, Alessandro Preziosi, Pina Turco, Azzurra Mennella. Storia di una ragazza che cresce a Napoli, ovviamente. Cercherò di vederla stasera. E domani partono, sempre su Netflix, ben due nuove serie.

 

copenhagen cowboy 3

La più elementare “Sono Lillo”, diretta da Eros Puglielli, con Lillo che fa Posaman e cerca di risolvere delle assurde situazioni dove si è ficcato lui stesso o dove lo ha messo il suo agente Pietro Sermonti, come ritrovarsi alla festa di matrimonio del figlio di un boss della camorra. Semplice, ma due risate con Lillo te le fati sempre. E poi ci sono comparsate eccellenti, Valerio Lundini, Marco Marzocca, ecc.  E la più complessa “Copenhagen Cowboy”, la prima serie ideata e diretta da Nicholas Winding Refn, il regista di “Driver”, con Angela Bundalovic, Andreas Lykke Jørgensen, Jason Hendil-Forssell.

kaleidoscope 1

 Dove si segue la notte di una ragazza nei bassifondi di Copenhagen in mano ai malavitosi. Lentissima ma probabilmente di culto. Se vi piace Refn vi piacerà anche la sua serie. Già uscita su Netflix la serie prodotto da Ridley Scott “Kaleidoscope” con Giancarlo Esposito, Paz Vega, Rufus Sewell, storia di un colpo, dal progetto all’esecuzione al come andrà a finire, un arco d’azione che dura qualcosa come vent’anni.

kaleidoscope 2

La stravaganza è che le otto puntate, che hanno un loro ordine, dovrebbero funzionare anche se le vedete in maniera creativa, cioè come volete. Basta ricordarsi di vedere subito la prima puntata introduttiva, o non capite nulla, e alla fine le ultime due puntate. In realtà sembra che quest’idea stravagante non funzioni affatto e le critiche sono comunque pessime. Magari me la vedo.

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