IL DIVANO DEI GIUSTI/2 - E IN CHIARO STASERA CHE VEDIAMO? MI INTERESSA “L’ELIMINATORE. ERASER", DI FATTO L’ULTIMO FILM DI SUCCESSO DI SCHWARZENEGGER. CERTO, POI VEDO CHE SU "ITALIA 2" ALLE 21,15 PARTE “MATRIX” - SU ITALIA 1 ALLE 21, 20 CI SAREBBE IL DIVERTENTE “KONG: SKULL ISLAND”- E IN SECONDA SERATA? SVEGLIATE DAGO PERCHÉ SU RETE 4 ALLE 0,50 PASSA “L’INFERNALE QUINLAN”, CAPOLAVORO DI ORSON WELLES. È IL SUO PRIMO FILM DIRETTO A HOLLYWOOD DOPO SETTE ANNI DI ASSENZA E AHIMÈ ANCHE L’ULTIMO CHE GIRERÀ - ALL’1 ARRIVA “TOP MODEL”, EROTICHELLO DI JOE D'AMATO… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
ARNOLD SCHWARZENEGGER - L'ELIMINATORE - ERASER
E in chiaro stasera che vediamo? Devo dire che mi interessa “L’eliminatore. Eraser" diretto da Chuck Russell, quello di “The Mask”, ma scritto dal geniale Walon Green de “Il mucchio selvaggio” e ri-riscritto addirittura da John Milius, con Arnold Schwarzenegger, Vanessa Williams e due miti come James Caan e James Coburn, Iris alle 21. Certo, farti “cancellare” da Arnold non deve essere piacevole. Il film venne offerto a Stallone, che preferì “Cop Land”. E fece bene. Venne riscritto troppe volte, la lavorazione fu un inferno, regista e produttore, Arnold Kopelson, litigarono sempre e solo grazie a Arnold, che parlava coi due separatamente si riuscì a finire il film. Di fatto però fu l’ultimo film di successo di Schwarzenegger. E stasera me lo vedrei.
un milione di modi di morire nel west 1
Cine 34 alle 21 lancia “Faccio un salto all’Avana” di Dario Baldi con Enrico Brignano, Antonio Cornacchione, Aurora Cossio, Francesco Pannofino. Non è male, Canale 20 alle 21, “The Accountant” di Gavin O'Connor con Ben Affleck, Anna Kendrick, J.K. Simmons, Cynthia Addai-Robinson, Jon Bernthal, John Lightow, Jeffrey Tambor, dove Affleck fa il genio della matematica che lavora per una gang di criminali. Canale 27 alle 21, 10 propone “Un milione di modi per morire nel west” di Seth MacFarlane, il regista di “Ted”, con Amanda Seyfried, Charlize Theron, Liam Neeson, Neil Patrick Harris, Seth MacFarlane, dove un contadino vuole diventare un pistolero infallibile. Bang! Così così.
Su Rai Movie alle 21, 15 un solido legal thriller, “Una doppia verità” diretto da Courtney Hunt con Keanu Reeves, Renée Zellweger, Gugu Mbatha-Raw, James Belushi, Jodi Lyn Brockton, dove Reeves è un avvocato che deve difendere un ragazzo accusato di aver ucciso il padre. Certo, poi vedete che su Mediaset Italia 2 alle 21, 15 parte “Matrix”, kolossal fantascientifico dei fratelli Andy e Larry Wachowski con Keanu Reeves, Laurence Fishburne, Carrie-Anne Moss, Hugo Weaving… Su Italia 1 alle 21, 20 ci sarebbe King Kong, lo scimmione, nel divertente “Kong: Skull Island”, diretto dal barbuto Jordan Vigt-Roberts, autore di due film indipendenti di un certo peso.
Al solito King Kong fa il pazzo, si batte il petto, e poi cade come una pera per la prima ragazza che vede… La storia la sappiamo. Magari, però, il King Kong, che fa da protagonista in questo blockbuster costruito dalla Warner Bros e dalla Legendary Pictures più per il mercato asiatico che per quello americano, è meno romantico e meno sbruffone del previsto. Cioè, quando vede Brie Larson, che non è sexy come Fay Wray e Jessica Lange, o brava come Naomi Watts, anche lui fa il galante, ma non c’è gran romanticismo né da parte sua né da parte della bella. Poco sesso, insomma, a parte il gran pelo.
L’azione è spostata nel 1973, alla fine della guerra in Vietnam, ormai persa, quando un gruppo di elicotteri militari comandati da un fanaticissimo colonnello Samuel L. Jackson scortano sull’ignota Skull Island un po’ di civili alla ricerca di qualcosa di ancora sconosciuto. Fra loro troviamo il capo di una organizzazione del governo che va alla ricerca di mostri preistorici, John Goodman, un avventuriero inglese, Tom Hiddleston, una bella fotografa di guerra, Brie Larson, una cinese, Tian Jing, per doveri di coproduzione.
Sull’isola, ricostruita tra Hawaii e Australia, non troveranno solo King Kong, che si muove col corpo e gli occhi di Terry Notary, pronto a dar loro il benvenuto a suon di mazzate, ma un bel po’ di altri mostri, un ragnone mangiatutto, un insetto albero gigante, uccellacci col sangue blu, una polipone, ma soprattutto un bel po’ di buffi polli cattivi e zannutti che si muovono su due zampette e ti inghiottono in pochi secondi. Se Samuel L. Jackson la prende sul personale e pensa di combattere col napalm King Kong come fosse un vietcong, Brie Larson e Tom Hiddleston, dove aver incontrato una sorta di naufrago Ben Gunn barbutissimo, il grande John C. Reilly, che vive sull’isola dal 1944 senza che nessuno sia mai andato a cercarlo, capiscono bene come stanno le cose.
Su Canale Nove alle 21, 25 trovate “Killers” di Robert Luketic con Katherine Heigl, Ashton Kutcher, Catherine O'Hara, Tom Selleck, Katheryn Winnick. Mah… Meglio, su Warner Tv alle 21, 30, il classico “Salto nel buio” di Joe Dante con Dennis Quaid, miniaturizzato, che finisce dentro il corpo (esatto!) di un commesso, Martin Short, inseguiti da pericolosi criminali. Ci sono anche Meg Ryan, Kevin McCarthy, il glorioso Robert Picardo nel ruolo del cowboy, vecchie conoscenze come Kathleen Freeman, Dick Miller e perfino il cartoonist Chuck Jones. Oscar per gli effetti speciali nel 1988. Ma fu un fiasco.
Passiamo alla seconda serata con “Un giorno sbagliato” di Derrick Borte con Russell Crowe già appesantito, Caren Pistorius, Gabriel Bateman, Jimmi Simpson, Austin P. McKenzie, Rai Movie alle 22, 45. Cine 34 alle 23 propone un altro film di Enrico Brignano, “Si fa presto a dire amore", stavolta anche diretto da Brignano con Vittoria Belvedere, Isabel Pérez, Samuela Sardo. Mentre Iris alle 23, 25 tira fuori dalla salamoia uno dei migliori thriller di Luc Besson, “Nikita” diretto da Luc Besson con Anne Parillaud, Marc Duret, Jean-Hugues Anglade, Tchéky Karyo, Jeanne Moreau, Jean Reno, che fece da pilot per tutti i film di eroine ammazzasette successive.
Se siete fan di Sean Bean lo trovate protagonista di questa epopeo gangsteristica anti-inglese, “Outlaw”, diretta da Nick Love con Sean Bean, Danny Dyer, Rupert Friend, Sean Harris, Lennie James, Bob Hoskins, 7Gold alle 23, 30. Su Rai Movie alle 00, 10 andrebbe rivisto “Il cecchino” diretto da Michele Placido in Francia con Daniel Auteuil, Mathieu Kassovitz, Olivier Gourmet, Francis Renaud, Nicolas Briançon. Ottimo noir. Svegliate Dago perché su Rete 4 alle 0, 50 passa “L’infernale Quinlan”, capolavoro di Orson Welles con Orson Welles e Charlton Heston che fanno i poliziotti di confine tra Messico e Usa, Janet Leigh, Joseph Calleia, Marlene Dietrich, Akim Tamiroff.
Come scrisse François Truffaut “E’ un film che un po’ ci umilia, perché è il film di uno che pensa molto più in fretta di noi, molto meglio e che ci getta in faccia un’immagine meravigliosa mentre siamo ancora abbagliati dalla precedente. Di qui questa rapidità, questa vertigine, questa accelerazione.” E’ il primo film diretto da Orson Welles a Hollywood dopo sette anni di assenza, in giro per l’Europa, è ahimè anche l’ultimo che girerà a Hollywood, portandosi dietro tutti i suoi 20, 40 o 400 nasi finti per fare ogni volta un cattivo diverso. Un cattivo qui quasi grottesco, esageratamente grosso, “sgradevole e volgare”, che deve rimandare certo a tutti i suoi cattivi interpretati negli anni precedenti e futuri.
orson welles l’infernale quinlan
Ma anche un cattivo che sta nel giusto, che ha capito tutto. Impossibile da eliminare dal film, malgrado i 20 minuti di tagli voluti dalla Universal, “una cosa odiosa” li descriverà Welles, perché fa parte fondamentale della storia. Un’esperienza che sembrava meravigliosa che si dimostrerà terribile per lui e che segnerà profondamente tutto il suo cinema futuro. Come dirà all’amico Peter Bogdnanovich: “L’infernale Quinlan è stato stupendo da fare, hanno dato tutti il meglio Quando sai che appena pensi una cosa, qualunque cosa, loro te la fanno. Ecco perché mi sono tanto disperato quando ho saputo che non potevo continuare.
Ero sicuro che avrei fatto tanti altri film alla Universal, e all’improvviso mi hanno buttato fuori dal set. E’ stata un’esperienza traumatica, tremenda. Perché ero sicurissimo. Venivano a farmi i complimenti tutte le sere per i giornalieri, e mi chiedevano: ‘Quando vieni a firmare un contratto per quattro o cinque film? Vieni per favore’. Mi chiedevano tutti i giorni di firmare un contratto. Poi hanno visto la versione montata e mi hanno vietato l’accesso agli stabilimenti di produzione”.
Intanto su Cine 34 all’1 arriva “Top Model”, erotichello di Joe D'Amato con Jessica Moore, James Sutterfield, Ale Dugas, Laura Gemser, Jason Saucier, Lin Gathright. Ma su Iris all’1, 45 passa addirittura “Frenzy” di Alfred Hitchcock con Jon Finch, Alec McCowen, Barry Foster, Barbara Leigh-Hunt, Anna Massey, Vivien Merchant, il film del suo ritorno in Inghilterra. Magistrale messa in scena degli omicidi di un serial killer fissato con le cravatte. Su Rai Movie all’1, 45 abbiamo anche “Mare nero” di Roberta Torre con Luigi Lo Cascio, Anna Mouglalis, Maurizio Donadoni, Massimo Popolizio, Andrea Osvart, dove si parla di un omicidio nato nei centri per scambisti e di un ispettore che viene attratto da quel mondo.
Era Sam Wallash… lo chiamavano E COSI SIA
Poi ci sarebbe il western “Era Sam Wallash… lo chiamavano Così sia” di Demofilo Fidani con il mio vecchio amico Robert Woods, Dino Strano ribattezzato Dean Stratford, Benito Pacifico ribattezzato Dennis Colt, Amerigo Castrighella ribbattezzato Custer Gail (anche Castry Gay…), Simonetta Vitelli, Cine 34 alle 2, 15. Il Sam Wallash del titolo, secondo Christopher Frayling, allude a Eli Wallach. Boh? Magari nella testa di Fidani… o in quella di Frayling. Comunque c’è una piccola città, cioè il villaggio western di Gordon Mitchell, un bandito crudele, Mash Flanagan, e Sam Wallash, un pistolero che si vuole vendicare quando il cattivo gli uccide il giovane fratello nel saloon.
Lo troverà a Golden City, dove avrà cambiato nome, è diventato Donovan. Sam Wallash verrà aiutato da una donna di Flanagan, Fanny. Chiudo con “La rosa di Bagdad” di Anton Gino Domeneghini, primo cartoon italiano del dopoguerra assieme a “I fratelli Dinamite” dei Pagot. Lo trovate su Iris alle 5, 05. Mi raccomando puntuali.
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