IL DIVANO DEI GIUSTI/2 - IN CHIARO CHE VEDIAMO? IL FILM PIÙ INTERESSANTE È “UN SOGNO CHIAMATO FLORIDA”, SE VOLETE QUALCOSA DI GRANDIOSO, VI CONSIGLIO DI RIVEDERE “300”, - IN SECONDA SERATA TORNA IL VISTO&RIVISTO “SCUOLA DI LADRI”, MA OCCHIO AL BELLISSIMO “I MISERABILI”, GIRATO A MONTFERMEIL, VICINO A PARIGI, DOVE LO STESSO REGISTA, CON GENITORI ORIGINARI DEL MALI, È NATO E CRESCIUTO, E DOVE VICTOR HUGO HA MESSO IN SCENA NEL SUO “I MISERABILI”. NELLA NOTTE PASSA ANCHE “ARSENICO E VECCHI MERLETTI”, DAGO È UN ASSOLUTO FAN… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
E in chiaro che vediamo? Il film più interessante da vedere, mi sembra, Rai Moivie alle 21, 10, è “Un sogno chiamato Florida” (ma il titolo era “The Florida Project”) diretto da Sean Baker, il regista che ha appena vinto la Palma d’Oro a Cannes con “Anora”, interpretato da Willem Dafoe, Brooklynn Prince, Bria Vinaite, Caleb Landry Jones, Valeria Cotto. Quando lo vidi a Cannes qualche anno fa lo trovai uno di quei film inaspettati e commoventi che aprivano una lunga carriera. C’è tutto, infatti.
Una bambina di sei anni protagonista indimenticabile, una madre svitata, tatuata e fattona, ma di buon cuore, Willem Dafoe in versione buona, e i motel per poveri totalmente assurdi, con tanto di pink flamingos, cresciuti attorno a Disneyland. Sean Baker aveva allora firmato due piccoli film, “Starlet” e “Tangerine”. Questo, girato in un meraviglioso 35 mm., era il frutto di uno studio accurato sul quartiere, chiamato Magic Island, una sorta di catena di motel degradati di gusto sotto-Disneyland nella Florida dove poveri, mignotte, fattoni abitano tutti assieme, dovendo solo far finta di non essere residenti. E spostandosi quindi ogni tanto di camera.
E’ una terra di nessuno cresciuta all’ombra del grande sogno americano dove brillano gli outlet dei prodotti Disney, i resti delle paludi della Florida, il gran traffico dei turisti di tutto il mondo che vanno a Disneyland. “Siamo finiti in un motel per poveri!” grida con orrore una coppia di brasiliani caitati lì perché era tutto pieno. Reginetta della zona è la piccola Monee, interpretata da Brooklynn Prince, una specie di baby fenomeno sempre in movimento e con la battuta pronta, che attraversa con il suo amico Scooty e la sua amica Jansey ogni angolo del motel inventandosi ogni tipo di gioco più o meno pericoloso.
Da sbirciare le tette cadenti di una vecchia in piscina a dare fuoco a una casa abbandonata. Monee vive con la mamma, Hally, una notevole Bria Vinaite al suo primo film, che per pagare l’affitto a Bobby, Willem Dafoe, a volte si fa prestare i soldi da un’amica, altre volte invita qualche maschio della zona nella sua stanza. Non c’è una vera e propria storia, a parte le piccole avventure di Monee e la fatica di Hally per trovare i soldi, il film è quasi un viaggio in quest’America assolutamente poco trumpiana dove amicizia, vitalità, amore scorrono negli slum della Florida. I critici impazzirono, ma il film. Ebbe meno successo del previsto.
Se volete qualcosa di veramente grandioso per la sera, vi consiglio di rivedere il fenomenale “300” di Zack Snyder, tratto dalla graphic novel sugli eroi di Sparta di Frank Miller, con Gerard Butler, Lena Headey, Dominic West, Vincent Regan, Rodrigo Santoro. Lo consiglio davvero a Dago, già pazzo di “Sin City”, sempre tratto da Frank Miller, perché scatenato, coattissimo, con Gerard Butler e i suoi 300 spartani sempre a torso nudo, sempre in forma, si mangiano una mela in 300 non come noi italiani sempre con la bocca piena e la pancia debordante, la bella Lana Headey poi scoperta su “Game of Thrones”, un ancor giovane Michael Fassbender, Dominic West, Rodrigo Santoro come cattivo Serse supergaio.
cast di selvaggi di carlo vanzina
Su Cine 34 alle 21, una vanzinata che funzionò meno bene del previsto, “Selvaggi” diretto da Carlo Vanzina on Ezio Greggio, Leo Gullotta, Cinzia Leone, Franco Oppini, Monica Scattini, Antonello Fassari, Michelle Merkin, la bellissima Cash (che fine avrà fatto?), il primo film sul conflitto destra-sinistra dopo l’arrivo in politica di Berlusconi. Uscito un anno dopo “S.P.Q.R.”, dove Boldi era una sorta di Di Pietro d’epoca romana e De Sica un manigoldo tangentaro, “Selvaggi” usava invece lo schema di “Lost”, i naufraghi che si scontrano tra loro, per ricostruire in un’isola deserta dei tropici un gruppo di personaggi che rispecchiavano piuttosto bene l’Italia degli anni’90.
Il milanese di Forza Italia, il romano comunista pre-Ruberti con moglie coatta, una coppia di pugliesi in viaggio, Emilio Solfrizzi e Carmela Vincenti, c’è pure il grande Isaac George come organizzatore patacca del viaggio. Non fece molto successo, ma al solito i Vanzina avevano visto giusto rispetto a dove stava andando il paese. Su Iris alle 21, 10 trovate un nonno con Alzheimer e una nipotina in viaggio verso Venezia in “Un viaggio indimenticabile”, diretto da Til Schweiger con Nick Nolte, Sophie Lane Nolte, Emily Mortimer, Matt Dillon, Jacqueline Bisset. Si piange, si ride. Massacrato dalla critica, “divertente come una cura canalare senza anestesia”, ha un bello 0 ( z e r o ! ) sul sito Rotten Tomatoes.
Molto più divertente il vecchio “Dragonheart” film col dragone che parla (in inglese la voce è di Sean Connery!), diretto da Rob Cohen con Dennis Quaid, Dina Meyer, David Thewlis, Julie Christie, Pete Postlethwaite . Tutti i trentenni di oggi adorano. Mi rivedrei solo per Walter Matthau il curioso “Dennis la minaccia”, commedia per bambini tratta da un celebre fumetto americano anni ’50, diretta da Nick Castle con Walter Matthau, Mason Gamble, Joan Plowright, Christopher Lloyd. L’autore del fumetto, che arrivò anche da noi, Hank Ketcham, aveva lavorato come sceneggiatore da giovane nella serie di cartoni animati di propaganda militare in periodo di guerra diretti da Chuck Jones e Robert Clampett.
Se partite per le vacanze e vi ritrovate poi in mezzo al mare con uno squale affamato di carne umana ricordatevi di questo horror poco noto, “Swim”, diretto da Jared Cohn con Joey Lawrence, Jennifer Field, Andy Lauer, Brett Hargrave, Daniel Grogan, Addison Bowman, Cielo alle 21, 20. Su Canale Nove alle 21, 25 avete una commedia molto nota e riuscita come “Quattro matrimoni e un funerale” di Mike Newell con Hugh Grant, Andie MacDowell, Kristin Scott Thomas, Simon Callow, Anna Chancellor e Rowan Atkinson. Hugh Grant e Andie McDowell formano una delle più grandi coppie del cinema inglese, molto amata negli anni ’90.
quattro matrimoni e un funerale
Leggo che Andie McDowell, che preferì una percentuale sugli incassi rispetto all’assegno, guadagnò qualcosa come 2 milioni di dollari, mentre Hugh Grant incassò l’assegno da 100 mila dollari. E’ stato per anni il più grande successo del cinema inglese, anche se venne girato con grande ristrettezza di mezzi. L’idea venne allo sceneggiatore Richard Curtis quando si accorse di essere andato a 72 matrimoni in dieci anni. Se non lo avete visto ve lo consiglio.
paolo villaggio massimo boldi scuola di ladri
Passiamo alla seconda serata con il visto&rivisto&rivisto “Scuola di ladri” di Neri Parenti con Paolo Villaggio, Lino Banfi, Massimo Boldi, Enrico Maria Salerno, Barbara Scoppa, Cine 34 alle 22, 55. Vi consiglio piuttosto il bellissimo film francese “I miserabili”, bellissima e assolutamente spiazzante e non riconciliata opera prima di Ladj Ly, forte del Premio della Giuria a Cannes cinque anni fa, della candidatura francese agli Oscar, e di ben 12 nominations ai Cèsars con quattro vinti.
Girato nel quartiere di Montfermeil, vicino a Parigi, dove lo stesso regista, con genitori originari del Mali, è nato e cresciuto, e dove Victor Hugo ha messo in scena nel suo “I miserabili”, citato sia nel titolo che un po’ nella storia, la scena fondamentale del primo incontro fra l’ergastolano Jean Valjean e Cosetta, il film nasce da un documentario dello stesso titolo girato nel 2017 da Lady Ly e ispirato a veri fatti accaduti proprio lì nella giornata del 14 ottobre 2008.
Ma, anche se la tentazione è quella di fare un film ultra-realistico all’americana, seguendo tre poliziotti, il duro e corrotto Chris di Alexis Manenti, anche cosceneggiatore, il nero Gwada cresciuto nel posto di Djebril Zonga e il nuovo venuto Stephane Ruiz di Damien Bonnard, che è poi il vero protagonista, il film è alla ricerca di qualcosa di più del solito film col quartiere che scoppia e i poliziotti, un po’ buoni un po’ cattivi che cercano di sistemare bene o male le cose. Puntando tutta l’azione su un ragazzino, novello Gavroche alla Victor Hugo, il piccolo Issa Percia, che dopo aver festeggiato a Parigi la vittoria della nazionale ha rubato un leoncino ai violentissimi zingari del Circo Zeffirelli (è così…) e su quel che ne segue,
perché i tre poliziotti trovandosi circondati lo feriranno per errore, scatenando l’inferno, visto che un altro ragazzino ha filmato tutto con un drone, e i poteri adulti del posto iniziano a farsi sotto, Lady Lj apre un discorso molto preciso sulla composizione sociale e etnica del quartiere e sull’origine del male che può portare allo scontro a fuoco tra polizia e abitanti neri di Montfermeil.
Boom! Come scrive Hugo, insomma, “Ricordate questo, amici miei: non esistono né piante cattive né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori”. In mezzo a tante repliche occhio su La7 alle 23, 15 a “Rappresaglia”, ricostruzione di George Pan Cosmatos, regista, e di Robert Katz, sceneggiatore e autore del libro omonimo, dei fatti di Via Rasella del marzo 1944 a Roma e del massacro delle Fosse Ardeatine che ne seguì come rappresaglia tedesca nei confronti della popolazione romana.
richard gere il primo cavaliere
Lo interpretano Richard Burton, Marcello Mastroianni, Leo McKern, Renzo Montagnani, John Steiner, Anthony Steel, Peter Vaughan,Duilio Del Prete, Shirley Corrigan, Delia Boccardi. Ci lavorarono, senza firmare, anche Fabio Mauri e Lucio De Caro. Da vedere. Su Canale Nove alle 23, 50 passa l’ottimo “Il primo cavaliere”, la storia di Camelot rivista da Jerry Zucker con Sean Connery come Artù, Richard Gere come Lancillotto, Julia Ormond come Ginevra, Ben Cross, Liam Cunningham, Ralf Ineson, John Gielgud. Leggo che doveva essere diretto da Terence Young, che non dirigeva Sean Connery dai tempi di 007. Ma morì prima delle riprese.
moana pozzi gioco di seduzione
Italia 1 alle 0, 40 passa la commedia al femminile “Un disastro di ragazza” di Judd Apatow con la comica Amy Schumer, Bill Hader, Brie Larson, Colin Quinn, John Cena, Vanessa Bayer. Cine 34 alle 0, 45 propone il thiller ambientato nel mondo della moda, davvero poco noto, “La morte è di moda” diretto da Bruno Gaburro col nome di Joe Brenner, interpretato da Anthony Franciosa, Marina Giulia Cavalli, Theresa Leopard, Miles O’Keefe, Giuseppe Pambieri, Giancarlo Prete. Cielo alle 0, 50 ripropone Mona Pozzi protagonista di “Gioco di seduzione”, diretto da Andrea Bianchi con Marina Hedman Frajese, Françoise Perrot, Carmine Zarillo, Battista Fiore.
Rai4 all’1, 30 passa l’horror con un vesito che porta morte e sciagura a chi lo indossa “In Fabric” diretto da Peter Strickland con Gwendoline Christie, Sidse Babett Knudsen, Caroline Catz, Marianne Jean-Baptiste. Iris all’1, 45 propone una delle commedie più amate da sempre, Dago è un assoluto fan, “Arsenico e vecchi merletti” diretta da Frank Capra con Cary Grant, Josephine Hull, Jean Adair, John Alexander, Edward Everett Horton, Priscilla Lane, Peter Lorre, Raymond Massie e vecchi comici come Hank Mann.
Come saprete probabilmente già, Boris Karloff fu l’unico attore della commedia originale al quale non venne permesso dai produttori teatrali di riprendere il suo ruolo, e venne chiamato al suo posto Raymond Massie, truccato da Karloff. Per poterlo fare, Karloff dovette aspettare l’edizione tv del 1962. La fonte d’ispirazione della commedia fu una serial killer che uccideva mariti e pazienti della sua casa di cura con l’arsenico, Amy Archer-Gilligan.
Ne fece fuori, sembra, 66. Poco prima di finire le riprese, dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor, Frank Capra venne richiamato in servizio. Gli fu concesso di chiudere il film, che uscirà tre ani dopo, nel 1944 per problemi contrattuali con i produttori teatrali, ma non ne girò altri fino al 1946.
Cary Grant lo ha sempre odiato. Non lo voleva fare. Ha sempre detto che dovevano chiamare o Allyn Joslyn, che lo faceva a teatro a Broadway, o James Stewart. D’accordo con la produzione avrebbe voluto fare dei retakes, e Capra avrebbe voluto rivederlo bene al montaggio, ma con l’arrivo della guerra il film si montò con quello che era stato girato. Rete 4 alle 2, 05 ci prepara un rarissimo film francese sulla guerra d’Indocina del 1962, “Il forte dei disperati” diretto da Léo Joannon con Jacques Harden, Alain Saury, Jean Rochefort, Foun-Sen, Jean-Loup Reynold, Mai-Trung. Mai visto.
Ho visto invece, e lo trovo un erotico sofisticato un po’ malato, “Piccole labbra” di Mimmo Cattarinich con Pierre Clémenti, fotografo che torna dalla guerra con non pochi problemi che si innamora di una bambina Katya Berger, che non può avere. Ci sono anche Ugo Bologna, Michele Soavi, Raf Baldassarre, Cielo alle 2, 25. Su Cine 34 alle 2, 30 prosegue la nottata erotica con uno dei primi hard di Joe D’Amato, “Emmanuelle e Françoise - le sorelline” diretto da Joe D’Amato e Bruno Mattei, prodotto da Franco Gaudenzi, con George Eastman alias Luigi Montefiori, Rosemarie Lindt, Patrizia Gori, Mary Kristal, Annie Carol Edel, Luciano Rossio e Eolo Capritti con il nome di Al Capri.
emmanuelle e francoise – le sorelline 1
L’idea venne a Mattei e D’Amato quando Gaudenzi doveva distribuire un hard greco moltoi spinto. Non sarebbe mai passato in censura. Decisero così di rigirarlo loro con attori amici, come Luigi Montefiori. Diventa un thriller erotico con tanto di revenge molto pesante. La censura taglia scebe di lesbismo, una paio di sodomizzazioni. Girato soft venne hardizzato con qualche scena per l’estero. Erwin C.Dietrich lo rimontò aggiungendo scene hard con Brigitte Lahaye…
gianfranco butinar in non escludo il ritorno
La notte prosegue con l’horror italo ispano tedesco “Il terrore di notte” diretto da Harald Reinl con Eleonora Rossi Drago, Joachim Fuchsberger, Karin Dor, Werner Peters, Rete 4 alle 3, 45. Mai visto. Chiuderei con “Vacanze a Ischia” di Mario Camerini con Vittorio De Sica, Isabelle Corey, Antonio Cifariello, Myriam Bru, commedia vacanziere del 1957, Iris alle 3, 45, e con il già mitico biopic su Franco Califano diretto da Stefano Calvagna, “Non escludo il ritorno” con. Gianfranco Butinar, Enzo Salvi, Michael Madsen, Nadia Rinaldi, Franco Oppini, Cine 34 alle 3, 55.
dragonheart. gianfranco butinar in non escludo il ritorno non escludo il ritorno vacanze a ischia emmanuelle e francoise – le sorelline 15emmanuelle e francoise – le sorelline 5emmanuelle e francoise – le sorelline 4emmanuelle e francoise – le sorelline 4emmanuelle e francoise – le sorelline 8emmanuelle e francoise – le sorelline 3dragonheart il forte dei disperatiquattro matrimoni e un funerale quattro matrimoni e un funeralepiccole labbra 2la morte e di modapiccole labbra AMY SCHUMER UN DISASTRO DI RAGAZZAscuola di ladriscuola di ladri moana pozzi gioco di seduzione in fabricin fabric gioco di seduzione la morte e di modail primo cavaliere sean connery il primo cavaliere scuola di ladri ii 3scuola di ladri ii 1sean connery il primo cavaliere 2scuola di ladri scuola di ladri iii miserabili di ladj lyi miserabili film di ladj lyi miserabili film di ladj ly i miserabili film di ladj ly i miserabili di ladj ly un viaggio indimenticabile