IL DIVANO DEI GIUSTI - E IN CHIARO COSA C’È DA VEDERE? SE SIETE IN ZONA PENSIONE IN PRIMA SERATA VI CONSIGLIO IL BEL FILM CHE ANTICIPA LA BREXIT E I NUOVI POVERI INGLESI, “IO, DANIEL BLAKE”, TV2000 ALLE 20, 55 - SU IRIS ALLE 21 AVETE “ARMA LETALE 3”, MENTRE SU RAI MOVIE ALLE 21,10 ARRIVA “BLACK SEA”, DA VEDERE - PASSIAMO ALLA SECONDA SERATA CON “I BABYSITTER”, CINE 34 ALLE 22, 55, COMMEDIA MOLTO PIÙ CONTROLLATA E DECISAMENTE MENO DEMENZIALE DEL PREVISTO, MA ATTENZIONE CHE CINE 34 ALLE 2, 30 SI SPARA L' EROTICO-ESOTICO “AMORE LIBERO - FREE LOVE”… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
E in chiaro cosa c’è da vedere? Se siete in zona pensione in prima serata vi consiglio il bel film di Ken Loach che anticipa la Brexit e i nuovi poveri inglesi, “Io, Daniel Blake” con Dave Johns, Hayley Squires, Brianna Shann, Dylan Mckiernan, Kema Sikazwe, Tv2000 alle 20, 55. Daniel Blake, interpretato da un comico inglese proveniente dalla classa operaia, Dave Johns, ha 59 anni e è reduce da una brutta crisi cardiaca. Non può più lavorare, da carpentiere che era, e si trova nella assurda situazione di dover cercare lavoro e, contemporaneamente, aspettare l'indennità di malattia. E quindi, ammesso che lo trovi, non può accettarlo.
Una contraddizione burocratica impossibile. Vive solo a Newcastle, la moglie è morta dopo una lunga malattia e non riesce a entrare in contatto, come tanti sessantenni di estrazione operaia, col mondo di Internet e con la burocrazia dello Stato. Non parliamo poi di assistenza sanitaria. Così la sua battaglia per ricevere l'indennità lo massacra giorno dopo giorno. Riuscirà però lo stesso a dare una mano a una sciagurata famiglia messa pure peggio di lui che compone un quadretto poco idilliaco di famiglia allargata rovinata dalla crisi.
Se lo scontro è con l'orrore della burocrazia, l'indifferenza dello Stato e dei suoi esecutori, la rete di solidarietà e di amicizia che si stringe attorno a Daniel e tra lui e la famiglia che protegge è ciò che manda avanti la storia e offre l'unica nota positiva a un film piuttosto scuro e che mostra poche speranze.
Su Iris alle 21 avete “Arma letale 3” di Richard Donner con Mel Gibson, Danny Glover, Joe Pesci, Rene Russo, Stuart Wilson, Steve Kahan. Alla sceneggiatura ci lavorarono in parecchi, a cominciare da Jeffrey Boam, che già aveva rivisti i copioni precedenti di Shane Black. Venne licenziato e fu chiamato al suo posto Robert Mark Kames. Poi licenziarono anche lui e richiamarono Boam. Il copione venne riscritto 40 volte! E sembra che addirittura Carrie Fisher abbia riletto lo script e riscritto le battute di Rene Russo.
Cine 34 alle 21 presenta un thriller abbastanza ignoto, “Un nemico che ti vuole bene” di Denis Rabaglia con Diego Abatantuono, Antonio Folletto, Sandra Milo, Antonio Catania, Ugo Conti, dove dopo aver salvato la vita a un killer il protagonista, Abatantuono, gli chiede un piacere, qualcosa che non potrà rifiutarsi di fare.
Su Canale 20 alle 21, 05 devo dire che non è affatto male, almeno non vi addormentate, il thriller politico ambientato in un paese orientale “No Escape” di John Erick Dowdle dove Owen Wilson, chiamato lì a lavorare in una fabbrica, si ritrova intrappolato con la moglie, Lake Bell, e la famiglia, in una rivoluzione dove i primi che vengono uccisi sono gli occidentali che hanno sostenuto il regime militare. Inizio clamoroso che vede Owen Wilson che scopre poco alla volta quello che sta succedendo. Poi si perde un po’ nell’ovvietà. Pierce Brosnan è l’uomo della Cia.
Su Canale 27 alle 21, 10 trovate la commedia sentimentale “Insieme per forza” di Frank Coraci con Drew Barrymore, Adam Sandler, Joel McHale, Wendi McLendon-Covey. Preparatevi a affrontare una caccia al tesoro dei nazisti in fondo al mare, anzi in fondo al Mar Nero, con “Black Sea”, diretto da Kevin MacDonald con Jude Law, Scoot McNairy, Tobias Menzies, Grigoriy Dobrygin, Ben Mendelsohn, Rai Movie alle 21, 10. Protagonista è un sottomarino messo malissimo che fa acqua da tutte le parti, una ciurma di disperati di ogni lingua pronti a tagliarsi la gola ogni minuto, un buon comandante che cerca un riscatto morale, un traditore da individuare, un ragazzino al suo battesimo marino, la flotta russa che sorveglia le acque, una compagnia marittima priva di scrupoli e pericoli di ogni tipo. Benvenuti a bordo!
Ma più che ai grandi film sui sottomarini recenti, questo notevolissimo Black Sea, interpretato da un Jude Law invecchiato ma molto in forma e da un cast tutto maschile veramente strepitoso, somiglia piuttosto a film come Il tesoro della Sierra Madre o Vite perdute o Sorcerer, cioè a avventurosi che si basano su due elementi. La caccia al tesoro e il gruppo maschile di disperati. La loro rapacità, ogni volta, provocherà disastri. Jude Law è il comandante Robinson, un uomo che ha perso tutto, moglie, figli e lavoro e cerca di arrivare all’oro dei nazisti, in fondo al Mar Nero, per riscattare una vita sbagliata.
Gli altri mercenari che si porta dietro in questa sciagurata impresa non sono tanto diversi. Ben Mendelsohn è Fraser, un sommozzatore col coltello affilato che non vede di buon occhio i colleghi russi imbarcati con loro. Scoot McNairy è Daniels, ambiguo personaggio che è riuscito a portare i soldi necessari per mettere in piedi l’operazione e pagare il sottomarino. Ma è grandiosa anche la ciurmaglia russa, Konstantin Khabenskiy, Sergey Puskepalism Sergey Veksler e Sergey Kolesnikov. Da vedere.
hunger games la ragazza di fuoco
Su Mediaset Italia 2 alle 21, 15 avete “Hunger Games: La ragazza di fuoco” di Francis Lawrence con Jennifer Lawrence come Katniss Everdeen, Elizabeth Banks, Josh Hutcherson, Woody Harrelson, Sam Claflin, che all’epoca fu uno strepitoso successo. In realtà è con questo sequel che parte davvero la saga. Su La7D alle 21, 30 trovate la commedia che mischia mondo del lavoro e sentimento “In Good Company” diretta da Paul Weitz, che l’ha scritta col fratello Chris, con Scarlett Johansson, Dennis Quaid, Topher Grace, Marg Helgenberger, David Paymer, con Scarlett figlia dell’attempato Dennis Quaid, corteggiato dal ragazzotto, Topher Grace, che ha preso il posto del padre. Il mondo del lavoro secondo gli americani. Ottime critiche. Da vedere.
Passiamo alla seconda serata con “I babysitter” di Giovanni Bognetti, Cine 34 alle 22, 55, con Francesco Mandelli, Paolo Ruffini, Andrea Pisani e la Simona Tabasco diventata oggi una star dopo il ruolo di Lucia in “The White Lotus”. Il momento clou del film, sia nella versione francese originale, “Les babysitter” di Nicolas Benamour e Philippe Lacheau, che in quella italiana, è quando si procede al Surra de bunda, cioè la danza-schiaffeggiamento in faccia del protagonista fatto con le chiappettone di una ballerina. In pratica il protagonista, in questo caso Francesco Mandelli, mette le faccia in mezzo alle chiappe di una ballerina e lei lo schiaffeggia con le natiche.
Detto questo è una commedia molto più controllata e decisamente meno demenziale del previsto. Mandelli e Ruffini, che tendono a un altro tipo di comicità, sono contenuti più del solito. Come nell’originale francese, anche questa versione italiana punta tutto non sulla volgarità ma su un’idea piuttosto originale di struttura. Le avventure che accadono all’incauto babysitter, in questo caso Mandelli, un timido impiegato che si ritrova obbligato a accudire il pargoletto del suo capo, Diego Abatantuono, sono viste e commentate dallo stesso capo che, tornato a casa, l’ha trovata a soqquadro senza trovare né figlio né baysitter, attraverso un video girato dagli amici dell’impiegato.
gruppo di famiglia in un interno 1
Rai Movie alle 23, 05 ci propone un tardo film di Luchino Visconti, “Gruppo di famiglia in un interno” con Burt Lancaster, Silvana Mangano, Helmut Berger, Claudia Marsani, Stefano Patrizi, dove un vecchio professore, diciamo che è un simil Mario Praz, si ritrova la casa invasa dalla gioventù e dalla politica e non sa bene come reagire. Grande trash d’autore. Per Giovanni Buttafava “solo per chi è capace di ridere anche del maestro”. La macchina viscontiana a tratti funziona, ma domina il materiale che il maestro non sa manovrare. E la modernità diventa ridicola quando la trattano i vecchi. Grandi momenti musicali con “Testarda io” di Iva Zanicchi e “Desiderare” di Caterina Caselli. Claudia Marsani si spoglia inutilmente. Helmut Berger no. Oggi non lo puoi toccare, ma allora era un guilty pleasure di molti.
Iris alle 23, 35 propone il thriller “Killing Jar” di Mark Young con Michael Madsen, Harold Perrineau, Amber Benson, Jake Busey, Kevin Gage, Lew Temple. Su Italia 1 alle 23, 40 il sequel “Johnny English. La rinascita” diretto da Oliver Parker con Rowan Atkinson, Gillian Anderson, Dominic West, Burn Gorman, Ben Miller, Richard Schiff. Meglio Fantozzi. Cielo a mezzanotte e un quarto ci sveglia un po’ col documentario dedicato alla pornostar Daisy Roch, “A letto con Daisy”. Si va sul trash pesante con “Alex l’ariete” diretto da Damiano Damiani, scritto da Dardano Sacchetti con Alberto Tomba nel ruolo della sua vita, anche perché dopo non lo chiamò nessuno, a parte far lo scemo in un paio di spot, Michelle Hunziker, Ramona Badescu, Orso Maria Guerrini, Corinne Clery, Tony Kendall, Mario Novelli, Cine 34 alle 0, 40.
Poliziesco con botte in alta montagna dove trionfa l’incapacità di recitare di Tomba. Tutto congiura per lo stracult nostrano. La produzione di Vittorio e Rita Cecchi Gori, che avranno imposto il figone Hunziker per risollevare il film, Orso Maria Guerrini particolarmente inespressivo, Damiani ormai bollito, qualche bona di supporto come Ramona Badescu, la marea di stuntmen dei bei tempi, da Novelli a Cianfriglia, da Stefanelli a Capanna. Imperdibile. A rota di Edoardo Leo? Su Rete 4 alle 0, 50 passa “Che vuoi che sia” diretto da Leo interpretato da Leo, Anna Foglietta, Rocco Papaleo, Marina Massironi, Massimo Wertmüller.
Buona l’idea dei romani a Milano, anche se solo Anna Foglietta fa la milanese, che ci riporta agli anni del boom e della nostra grande commedia. Anche perché la nuova Milano post-Expo, allora appena liberata dal berlusconismo, offre un panorama intatto e come nuovo della città italiana ricca e operosa dove far muovere le vite e i sogni di personaggi più piccoli e ancora non realizzati. Claudio e Anna, cioè Leo e Foglietta, sono una giovane coppia che vorrebbe un figlio e una vita più tranquilla, ma non sono ancora arrivati a una condizione economica che glielo permetta. Claudio sogna di far soldi con un’app, ma per portarla avanti hanno messo in piedi un crowfunding che non sembra interessare granché nessuno.
Poi, una sera, un po’ ubriachi, i due lanciano un video in rete dove promettono di far l’amore di fronte a tutti, in streaming, se arriveranno a 200 mila euro col crowfunding. E i soldi arrivano davvero. E Claudio e Anna diventano due star rincorse da giornalisti e televisioni. Ma sono davvero così pronti a far l’amore di fronte a tutti? E a noi davvero ci importa? Leggo che è molto buono “Little Children”, storia d’amore e di tradimento in provincia, diretto da Todd Field con Kate Winslet che si mette con lo sposatissimo Patrick Wilson, Jennifer Connelly, Gregg Edelman, Sadie Goldstein. Secondo film diretto da Todd Field, anche attore, che girerà poi “Tar” con Cate Blanchett.
Attenzione! Cine 34 alle 2, 30 si spara “Amore libero - Free Love”, erotico-esotico di Pier Ludovico Pavoni con Enzo Bottesini, campione di “Rischiatutto” al suo unico film, e Laura Gemser al suo esordio nel cinema italiano, Venantino Venantini, Ugo Cardea. “Venni in Italia apposta per girare quel film…”, ricordava Laura Gemser, “perché qualcuno aveva visto le mie fotografie, allora facevo la modella, e così contattarono la mia agenzia. Sono venuta qua, ho fatto un provino e mi hanno preso. Non avevo nemmeno letto il copione: mi dissero solo… vai alle Seychelles, e io subito mi sono fiondata”. Rai Movie alle 3, 10 lancia la commedia con Danny Boom “Un tirchio quasi perfetto” di Fred Cavayé con Laurence Arné, Noémie Schmidt, Patrick Ridremont.
Rete 4 alle 3, 10 presenta addirittura “Medea” di Pier Paolo Pasolini con Maria Callas, Massimo Girotti, Giuseppe Gentile, Laurent Terzieff, Margareth Clémenti. Allora fu uno spettacolo tutta l’operazione, con la Callas realmente innamorata di Pasolini. Diciamo che non aveva capito… Iris alle 3, 40 cala il disastroso “King Kong 2” di John Guillermin con Brian Kerwin, Linda Hamilton, John Ashton, Peter Michael Goetz, Frank Maraden, sempre prodotto da Dino De Laurentiis. Fu un disastro sotto ogni punto di vista. Meglio concentrarsi sul western sadico di Lucio Fulci “I quattro dell’apocalisse” con Fabio Testi, Lynne Frederick, Tomas Milian, Michael J. Pollard, Harry Baird.
In realtà non piaceva troppo né a Fulci né allo sceneggiatore, Ennio De Concini. Fulci non lo considerava completamente riuscito proprio perché non aveva avuto una gran rapporto con De Concini, imposto dalla produzione. Eppure nemmeno De Concini si riteneva soddisfatto dell’operazione. “Fu fatto con delle intenzioni molto serie”, spiegava, “e come tutte le cose fatte con delle intenzioni impegnate, andò malissimo”. Il problema, secondo Fulci, fu che De Concini scrisse una sceneggiatura sui quattro racconti di Francis Brett Harte scelti dal produttore, Ermanno Donati che, secondo lui, non funzionava, e che non si poteva toccare.
“Intanto le cose buone del film sono quelle in cui lui non c’entra: io chiesi a Salvati una fotografia trasparente (nel film non c’era un’inquadratura con luce di taglio), cercai di dare una forma elegante al film, proprio perché mi accorgevo che, sotto, la sceneggiatura non mi reggeva. Nel finale però mi scateno e faccio Remington. Comincio a usare i 1000, i filtri, i fog, ecc.... Io credo che la cosa migliore di questo film siano gli ultimi 800 metri. Tranne un nero ignobile che aveva aggiunto De Concini, gli attori mi piacevano tutti, Testi, la Frederick, Pollard e anche Milian che fa un cattivo a tutto tondo”. (Fulci a Marcello Garofalo, “Nocturno”).
Insomma, abbiamo quattro sfigati del west, capitanati da Stubby, un giocatore, Fabio Testi, e comprendenti Clem, un ubriacone, Michael J. Pollard, la prostituta incinta Bunny, interpretata dalla povera Lynne Frederick, non ancora moglie di Peter Sellers (morirà a soli 39 anni nel 1994), Bud, un nero pazzo, Harry Baird, che escono da una prigione dopo che lo sceriffo del posto, il perfido Donald O’Brien, ha fatto uccidere in una notte tutti quelli non in regola da un gruppo di killer col volto coperto.
I quattro, che girano su un calesse, si scontrano col sadico bandito Chaco, interpretato da un Tomas Milian che si crede Charles Manson. Chaco scuoia vivi gli sceriffi, ammazza donne e bambini e si fa di peyote. Lo fa anche assaggiare ai quattro sfigati per farsi la ragazza incinta. Il resto ve lo vedete. Se vi va.
IO DANIEL BLAKE AMORE LIBERO – FREE LOVE king kong 2. 2king kong 2 AMORE LIBEROAMORE LIBERO – FREE LOVE king kong 2. 1AMORE LIBERO – FREE LOVEAMORE LIBERO – FREE LOVE pasolini e la callas in medeapasolini e la callas sul set di medea 2un tirchio quasi perfetto pasolini con la callas sul set di medeapasolini e la callas alla prima di medeaalex l’ariete1little children i daniel blake 4che vuoi che sia edoardo leoi daniel blake 5gruppo di famiglia in un interno 2killing jar – situazione critica a letto con daisy gruppo di famiglia in un interno 3insieme per forza 3hunger games la ragazza di fuoco hunger games la ragazza di fuoco hunger games la ragazza di fuoco hunger games la ragazza di fuoco hunger games la ragazza di fuocono escape colpo di stato 1in good companyno escape colpo di stato 2 un nemico che ti vuole beneun nemico che ti vuole beneIO DANIEL BLAKE i daniel blake 6arma letale 3. 2arma letale 2 3insieme per forza 1arma letale 3 insieme per forza 2IO DANIEL BLAKE