IL DIVANO DEI GIUSTI - E STASERA CHE VEDIAMO? ALLE 21,25 C'È LO STRACULTISSIMO “LOCKDOWN ALL’ITALIANA”, SCRITTO E DIRETTO DA ENRICO VANZINA ALLA SUA OPERA PRIMA COME REGISTA - FU IL PRIMO FILM ITALIANO IN ASSOLUTO A ESSERE CONCEPITO, GIRATO E VISTO DURANTE I PRIMI MESI DELLA PANDEMIA - UN PO’ DI EROTISMO CI ARRIVA DA “SHOWGIRLS” DI PAUL VERHOEVEN CON ELIZABETH BERKLEY E GINA GERSHON E DA “PERFECT” CON JAMIE LEE CURTIS CHE INSEGNA AEROBICA E JOHN TRAVOLTA CHE FA IL GIORNALISTA DI "ROLLING STONE" - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
E stasera che vediamo? Ovviamente la quinta bellissima puntata di "House of the Dragon" su Sky, con gli incroci fra tutti i personaggi e le loro passioni più o meno represse, l'avrete già vista. In prima serata, a meno che non vi buttiate sul sempre favoloso “Il commissario Lo Gatto” di Dino Risi con Lino Banfi, Maurizio Micheli, Maurizio Ferrini, Cine 34, o sul bellissimo e raro western diretto da John Sturges e scritto da Borden Chase “La frustata”, Iris alle 21, con Robert Widmark, Donna Reed, John McIntire, William Campbell, il vero scontro più forte è tra il documentario di Rai 1 alle 21, 25 dedicato a Sophia Loren, “Sophia!”, diretto da Marco Spagnoli con tutto il bellissimo materiale Rai, e lo stracultissimo “Lockdown all’italiana”, scritto e diretto da Enrico Vanzina alla sua opera prima come regista, con Ezio Greggio, Ricky Memphis, Paola Minaccioni, Martina Stella, Canale 5 alle 21, 25.
“Lockdown all’italiana” fu il primo film italiano in assoluto a essere concepito, girato e visto durante i primi mesi della pandemia, sorta di instant movie o di diarietto liberatorio di quel che avevamo tutti passato chiusi in casa a sentir Conte e Speranza in tv. Lo so che c’erano vari peccatucci, che non tutti gli attori erano perfetti, che certe situazioni si sarebbe potute amplificare, che la storia del tradimento e delle due coppie, una ricca, Ezio Greggio-Paola Minaccioni, e una proletaria, Ricky Memphis-Martina Stella, separate in case alla fine non sempre funzionava, ma si respirava aria di sana commedia all’italiana.
“Cosa famo st’estate?” chiede svogliata al ricco marito avvocato Ezio Greggio, che già pregusta una serata di tv a guardare Barbara D’Urso, la moglie supersciura di Roma Nord Paola Minaccioni, prima che la situazione si chiuda in lockdown e, soprattutto, prima di scoprire che lui, il mostro, la tradisce da un anno con una commessa, Martina Stella, in formissima, di Giardinetti, a sua volta sposata con un tassinaro romano coatto, Ricky Memphis, attivo solo se parla di calcetto, “Stasera a quelli del Tormarancia li sfonnamo”.
Dopo, ovvio, si scatena l’inferno. E volano i “Ma li mortacci tua!”, i “Come faccio a raggiungere il villone di Ansedonia?”, anche se, quando è chiaro che si dovrà tutti rimanere chiusi a casa insieme, anche le coppie che si sono appena rotte, la pragmatica Martina Stella se ne esce con un candido “per fortuna che faccio la commessa e porto a casa 1200 euro al mese”. La situazione vede quindi le due coppie, ormai in crisi, dover convivere per forza nel lockdown generale.
A poco serve qualche intrusione esterna, via web, Maurizio Mattioli, Biagio Izzo, Enzo Salvi, o dal vivo, Riccardo Rossi come vicino gay in crisi, o la bomba sexy bergamasca Jacobelli che abita al piano di sotto, perché la sostanza del film è tutta nei rapporti conflittuali ma da commedia all’interno della coppia e solo più avanti partirà una situazione da lotta di classe alla “Parasite”.
Altre scelte in prima serata? Non è male “The Accountant” di Gavin O'Connor, Canale 20 alle 21, 05, con Ben Affleck, Anna Kendrick, J.K. Simmons, Cynthia Addai-Robinson, Jon Bernthal, dove protagonista è un. Genio della matematica che si trova invischiato nella contabilità di una terribile banda criminale da 007. Avrete sicuramente visto e magari anche rivisto “About a Boy. Un ragazzo” di Paul Weitz, Chris Weitz, tratto dal celebre romanzo di Nick Hornby qui sceneggiato da Peter Hedges, con Hugh Grant nel ruolo della sua vita di single incallito che finge di essere un ragazzo padre, Nicholas Hoult ancora bambino, Rachel Weisz, Toni Collette, Canale 27 alle 21, 10.
Rai Movie alle 21, 10 presenta il remake del celebre “Papillon”, diretto stavolta dal danese Michael Noer, girato tutto a camera a mano, e scritto da Aaron Guzikowski, che ha attinto più dalla grande sceneggiatura di Dalton Trumbo per il film di Franklin J. Schaffner del 1973, che dal romanzo autobiografico di Henri Charrière di quattro anni prima. Un filmone ben diretto e ben costruito, che da noi andò malissimo, proprio senza alcun appeal, con due ottimi protagonisti, il Charlie Hunnam di Pacific Rim e il Rami Malek di Mr Robot.
Ritroverete la Parigi pericolosa degli anni ’30, la bella Eve Hewson è Nanette, la ragazza di Papillon, il viaggio per nave dei detenuti verso la Guiana, la prigione delle anime perdute e tutto il resto. Charlie Hunnam è una specie di nuovo Steve McQueen, che prese allora 2 milioni di dollari e nessun Oscar perché aveva rubato Ali McGraw a Robert Evans, uno dei più potenti produttori di Hollywood, mentre a Rami Malek spettano gli stessi occhialetti che aveva Dustin Hoffman, che prese 750 mila dollari in meno del suo socio e la cosa non gli andò giù.
Personalmente, non solo adoro le storie di prigione e di evasioni celebri, ma conoscevo non solo a mente il vecchio Papillon, ma anche la sua meravigliosa parodia, “Farfallon”, con Franco e Ciccio e la regia di Riccardo Pazzaglia. Vi ricordo solo la scena del “cacca a me, sbobba a te”, col guardiano che dalle celle di isolamento di Franco porta via la cacca e lascia la sbobba. Solo che spesso si sbaglia, porta via la sbobba e lascia la cacca. Più o meno c’è anche qui.
Puzza di remake anche su Tv2000 alle 21, 10 con “Incompreso. L’ultimo sole d’estate” girato da Jerry Schatzberg nel 1983 con Huckleberry Fox, Gene Hackman, Henry Thomas, Maureen Kerwin, ambientato addirittura in Tunisia. La storia è sempre quella. Due bambini maschi, un padre, una madre morta, e un dramma. Schatzberg era uno davvero bravo però… Rai5 alle 21.15 presenta un film a episodi, “Sole alto” di Dalibor Matanic con Tihana Lazovic, Goran Markovic, Nives Ivankovic, Mira Banjac, tre storie d’amore che attraversano tre decenni diversi e che si svolgono fra due villaggi nei Balcani divisi da odio e voglia di vendetta.
Lotta fra sessi in una scuola del Maine (ma in realtà il film è girato in Canada), dove si scontrano Clive Owen, professore di letteratura che alza troppo il gomito, e Juliette Binoche, gelida artista e insegnante d’arte che soffre di artrosi reumatoide, trovate in “Words and Pictures” di Fred Schepisi, Cielo alle 21, 15. Lo scontro verrà portato su un piano scolastico. Come spiega il titolo, parole contro immagini. Chi vincerà? Su Italia 1 alle 21, 20 arriva l’ultimo episodio di una grande saga, “Terminator: Destino oscuro” di Tim Miller con Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Mackenzie Davis. Non ho avuto il coraggio di vederlo, confesso.
Su Rai 4 alle 21, 20 trovate un film che fu una grossa delusione per tutti, a cominciare dai produttori, “7 sconosciuti a El Royale” di Drew Goddard, regista di “Cabin in the Woods” e sceneggiatore di “Lost” e “Cloverfield”, e interpretato, in ordine, da un Jeff Bridges in gran forma come falsissimo Padre Flynn, da Dakota Johnson armata di fucile a pallettoni, dall’emergente Cailee Spaeny nel ruolo della sorellina di Dakota. Mettiamoci anche il bono Chris Hemsworth come lo svitato Billy Boy, il misterioso bellboy Lewis Pullman, il finto venditore di aspirapolveri Jon Hamm, che in realtà lavora per la FBI di J. Edgar Hoover, e la cantante Cynthia Erivo.
chris hemsworth 7 sconosciuti a el royale
Sono sette? Boh… In realtà i primi ad arrivare nello stravagante hotel El Royale, costruito proprio sul confine tra California e Nevada, sono solo Padre Flynn, la cantante Darlene, la bella Emily, che si firma “Fuck You”, e la sorellina Rose dette Roots, nascosta nel bagaglio, poi capiremo perché. Diciamo solo che ognuno di questi personaggi ha, guarda un po’, qualche mistero da nascondere e parecchi peccati da confessare al finto prete, che per di più ha dei momenti di scarsa lucidità dove non sa neppure più chi è.
Ambientato nell’America di Nixon, in un trionfo di intercettazioni e di ricatti a politici, funziona molto bene nella parte teatrale del racconto e nella costruzione di tutto il mistero, alla The Hateful Eight per intenderci. Meno quando iniziano gli spiegoni e partono i flash back che frenano l’azione. Così il film, già lunghetto, 140 minuti, sembra ancora più lungo. Non funzionò per nulla.
In seconda serata troviamo il western, non memorabile, “La legge del fucile” di Harry Keller con Fred MacMurray, Joan Weldon, John Ericson e Lee Van Cleef non ancora star, Iris alle 22, 55. Ma non posso che indirizzarvi tutti su Cine 34 alle 23 per un capolavoro della commedia all’italiana come “Il vigile” di Luigi Zampa con Alberto Sordi memorabile nel ruolo del vigile Celletti, un personaggio ispirato a un vero vigile che aveva seminato il panico a Roma poco tempo prima e per questo il film venne girato a Viterbo.
Con Sordi ci sono Marisa Merlini come la moglie, Sylva Koscina e Mario Riva come se stessi, Vittorio De Sica come il democristianissimo sindaco, Carlo Pisacane come il suocero, Riccardo Garrone come capo dei vigili. Ma Sordi che da disoccupato riesce a diventare vigile e ha quindi quel po’ di potere, che eserciterà arbitrariamente e malamente su tutti è una delle pagine più alte del cinema italiano. Zampa era un grandissimo.
Su Rai Movie alle 23, 25 trovate invece una nuova, bellissima versione di un celebre romanzo di Graham Greene che indagava sul ruolo degli occidentali e degli americani in oriente, “The Quiet American” di Phillip Noyce con Michael Caine, Brendan Fraser, Do Thi Hai Yen, Rade Serbedzija, tutto ambientato a Saigon nel 1952 con i vietnamiti che si stanno liberando dagli occupanti francesi e che dopo se la vedranno con gli americani.
Brendan Fraser è il giovane americano idealista che nella versione di Joseph L. Mankiewicz aveva Audie Murphy, Michael Caine è un meraviglioso giornalista inglese del “The Times” con bellissima amante vietnamita, ruolo che nel film precedente aveva Michael Redgrave. Anche se un po’ vecchio, 68 anni, per il ruolo, Caine venne nominato agli Oscar. Il film, la cui uscita venne spostata dopo l’11 settembre in quanto ritenuto troppo anti-americano, sembrava destinato a non uscire nemmeno in sala, ma venne salvato dai festival e dalla critica.
Nella notte avete “Land Shark – Rischio a Wall Street” di Austin Chick con Josh Hartnett, Naomie Harris, Adam Scott, Robin Tunney, Andre Royo, Emmanuelle Chriqui. Mai visto. Storia di bolle assicurative, speculazioni. Non ci ho mai capito nulla. Un po’ di erotismo ci arriva da “Oh Serafina!” di Alberto Lattuada con Renato Pozzetto, Dalila Di Lazzaro, Lilla Brignone, Angelica Ippolito, Cine 34 all’1, ovviamente da “Showgirls” di Paul Verhoeven con Elizabeth Berkley e Gina Gershon, Cielo all’1, 15, e ovviamente da “Perfect” di James Bridges con gli stupendi Jamie Lee Curtis che insegna aerobica e John Travolta che fa il giornalista di "Rolling Stone”, Rai Movie all’1, 15.
Cine 34 alle 2, 45 presenta un davvero mai visto “Un marinaio e mezzo”, avventuroso girato in Colombia nel 1985 dal produttore Tommaso Dazzi con Franco Nero, Santiago Garcia, Francisco Rabal, Galo Ahumada. Nero cupissimo e cattivo, molto politico è “Il clan” dell’argentino Pablo Trapero con Guillermo Francella, Peter Lanzani, Inés Popovich, Gastón Cocchiarale, Rai Movie alle 3, 10, costruito su storie vere dell’Argentina dei primi anni ’80, quando alla dittatura si stava alternando una prima democrazia.
Ma la violenza e il crimine erano ormai entrati nelle case e nelle teste della borghesia che aveva accettato e difeso il potere militare. Al centro della storia c’è appunto una simpatica famiglia borghese di San Isidro, nella provincia di Buenos Aires, i Puccio, capitanati dal terribile papà Arquimedes, un impressionante Guillermo Francella, un figlio campione di rugby, Alex, cioè Juan Pedro Lanzani, e una serie di altri figli e figlie, che mettono assieme una attività criminale che vedono proprio come un normale lavoro.
In pratica sequestrano figli e mogli di ricchi, chiedono lauti riscatti e non fanno mai trovare vive le loro prede. Pam! Pam! Magari Alex qualche dubbio ce l’ha, ma il padre, un compito signore dai capelli bianchi e toni affabili all’interno della famiglia, è senza pietà. La cosa più interessante è aver ambientato la storia di questa famiglia criminale nell’Argentina proprio di quel periodo, dove si vede che la violenza e la scomparsa della gente, è qualcosa del tutto normale. E’ normale uccidere e è normale vedere come unica risposta al mondo esterno, il calore della famiglia.
Su Iris alle 3, 40 avete il documentario sulle rivoluzioni del 900 “Ça ira – Il fiume della rivolta” di Tinto Brass, su Rete 4 alle 4, 05 il primo film americano di Paolo Sorrentino “This Must Be The Place” con Sean Penn che fa la rock star, Eve Hewson, Frances McDormand, Judd Hirsch e Harry Dean Stanton. Sapete già cosa potete aspettarvi da “Casotto” di Sergio Citti, ideato e scritto assieme a Vincenzo Cerami, con un cast meraviglioso che va da Gigi Proietti e Franco Citti a Jodie Foster e Paolo Stoppa, da Michele Placido, con una palla di fuori, a Ugo Tognazzi che se la vede con le sorelle Melato, Cine 34 alle 4, 05.
Chiuderei con un thriller francese del 1974, “Appuntamento con l’assassino” di Gérard Pirès con Jean-Louis Trintignant, Catherine Deneuve e Claude Brasseur, Rai Movie alle 5, e con un ben più raro e mai visto il melo a colori del 1956 con pescatori dell’Adriatico “La ragazza della salina” diretto dal boemo Frantisek Cáp con Marcello Mastroianni, la viennese Jester Naefe, Isabelle Corey, Peter Carsten, Iris alle 5, 10.
Leggo che la bellissima protagonista, Jester Naefe, in una scena con Isabelle Corey cadde battendo malamente la testa. Dopo questo incidente le venne diagnosticato una sclerosi multipla e rimase chiusa in una stanza, su una sedia a rotelle fino alla sua morte, dieci anni dopo, nel 1967. La chiudo qui. Ricordando questa bellissima e sfortunata Jester Naefe in un film che non ho mai visto.
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