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IL DIVANO DEI GIUSTI - E STASERA CHE VEDIAMO? LA COSA CHE MI INTERESSA DI PIÙ SONO I 200’ DI “FANTAGHIRÒ 4” DI LAMBERTO BAVA ALLE 3, 35. MA NON LO POTEVANO TRASMETTERE PRIMA? LA SAGA DI FANTAGHIRÒ, 1991-96 È UNO DEI POCHI FANTASY SERIALI CHE SI SIANO MAI TENTATI IN ITALIA E UNA DELLE PAGINE PIÙ INTERESSANTI DELLE PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE DI MEDIASET - IN SECONDA SERATA AVETE “NINFA PLEBEA” DI LINA WERTMULLER TUTTO CARNE E SESSO, E IL TRASHISSIMO "CHICKEN PARK” DIRETTO DA JERRY CALÀ… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

fantaghiro 2

E stasera che vediamo? In streaming non mi sembra che ci sia molto di nuovo. E nemmeno In chiaro, devo dire. La cosa che mi interessa di più sono i 200’ di “Fantaghirò 4” di Lamberto Bava con Alessandra Martines, Nicholas Rogers, Horst Buchholz, Ursula Andress, Brigitte Nielsen su Canale 5 alle 3, 35. Ma non lo potevano trasmettere prima? La saga di Fantaghirò, 1991-96 uno dei pochi fantasy seriali che si siano mai tentati in Italia e una delle pagine più interessanti delle produzioni cinematografiche di Mediaset, oggi tornate di moda grazie a un librone di Rocco Moccagatta e Gianni Canova, targato Mondadori cioè Mediaset, e quindi celebrativo sulle avventure cinematografiche del Cavaliere e dei suoi produttori.

 

fantaghiro

Poi qualcuno scriverà qualcosa di più piccante partendo da quando il Cavaliere scese a Roma per fare il cinema e incontrò i produttori romani. Ma quello è un altro libro. Tornando alla programmazione confesso che mi interessa anche la miniserie, due episodi, in pratica un film, del 1988, sempre Mediaset, ma con la partecipazione della Dania di Luciano Martino, “Festa di compleanno”, diretta da Piero Schivazappa con Johnny Dorelli, Eleonora Giorgi, Fabrizio Fringulino, Gloria Guida, Paolo Bonacelli, Antonello Fassari, Rete 4 alle 2, 05.

big eyes

 Questa proprio mi era sfuggita. Vedo che c’è pure Scilla Gabel. In prima serata che trovate? Vi consiglio su Iris alle 21 “Big Eyes” di Tim Burton con Amy Adams, Christoph Waltz, Krysten Ritter, Danny Huston, Terence Stamp. Non un film sull’arte, ma certo sulle origini dell’arte americana e del pop surrealism californiano. Qualcosa che ha influenzato, col suo kitsch da fine anni ’50, il mondo del cartoon, dei giocattoli, dei toys d’artista, del cinema. Ma anche lo stesso Andy Warhol e lo stesso Tim Burton, che a Keane, cioè a Margaret Keane e alla sua stravagante storia ha dedicato questo avvolgente, sofisticato, profondo film.

 

big eyes tim burton 4

Non a caso il film è scritto da Scott Alexander e Larry Karaszewski, la stessa coppia di sceneggiatori che scrissero uno dei capolavori di Tim Burton, “Ed Wood”, altro viaggio alle origini del kitsch e della cultura pop americana. In un primo tempo, anzi, il film doveva essere diretto dagli stessi sceneggiatori con Kate Hudson nei panni della pittrice e Thomas Haden Church in quelli del marito, Walter Keane, che facendola firmare Keane le ruba l’identità artistica. Poi entrò nel progetto Tim Burton e si pensò a Reese Witherspoon e a Ryan Reynolds, infine, con l’arrivo di Harvey Weinstein, i due protagonisti sono diventati Amy Adams, e il grandioso Christoph Waltz.

 

big eyes tim burton

 Da parte sua Tim Burton porta il meraviglioso direttore della fotografia francese Bruno Delbonnel, che ricostruirà, pur se in digitale e non in 35 (costi…), una California acquarellata da mondo di Keane, lo scenografo Rick Heinrichs, la costumista Colleen Atwood, la musica di Danny Elfman. Così il film ha questo impianto visivo da capogiro, malgrado il digitale, dove si torna proprio alla Los Angeles della suburbia di Edward Scissorhand, patria di Tim Burton e di tutti i suoi sogni.

 

scena da big eyes

Da lì si passa a North Beach, San Francisco, dove la nostra eroina, la pittrice che ritrae tutti con gli occhioni, incontra l’affascinante e Walter Keane, affabulatore, venditore di fumo, un venditore di immobili che si dichiara artista. E lo sposa pure. Il sofisticato gallerista Ruben, un divertente Jason Schwartzman, glielo dice subito: Non è arte! Tutto il mondo vuole Kandinsky e Rothko, che se ne fa delle croste dei Keane? Eppure…

ma che colpa abbiamo noi

Su Cine 34 alle 21 torna “Ma che colpa abbiamo noi” di e con Carlo Verdone uno dei film che lui stesso definisce corali, infatti ci sono Margherita Buy, Anita Caprioli, Antonio Catania, Remo Remotti in un piccolo ruolo di maggiordomo, ma in un primo tempo Carlo voleva fargli fare suo padre, una strepitosa Lucia Sardo che in mano a Verdone diventa un personaggio fenomenale (ma perché non è stata sfruttata di più?) e perfino un’apparizione del buon Fabio Traversa. Lo spunto è che la psicanalista di un gruppo in analisi muore mentre i suoi pazienti stanno parlando e lì per lì neppure se ne accorgono.

 

carlo verdone margherita buy ma che colpa abbiamo noi

Rimasti soli coi loro problemi, ritenendosi un gruppo ormai collaudato e non fidandosi troppo di altri strizzacervelli, gli orfani decidono di farsi le analisi di gruppo da soli, passando di casa in casa e confrontandosi così con la realtà più o meno squallida di ognuno. Ne viene, o dovrebbe venirne fuori, un ritratto comico-realistico-sentimentale di un gruppo di italiani diversi per età, classe e cultura, ma uniti dallo stesso senso di oppressione del presente, della loro condizione umana e sentimentale. Questo nel 2003… pensa ora…

il domani tra di noi

Bell’avventuroso è “Il domani tra di noi”, che traduce come se fosse un film sentimentale “The Mountain Between Us”, perché in questo film diretto da Hany Abu-Assad, Idris Elba e Kate Winslet sono due sconosciuti che si ritrovano unici sopravvissuti di un disastro aereo e si ritrovano nel gelo delle montagne innevate con poche speranze di sopravvivere. Su Rai Movie alle 21, 10 avete “Vendetta all’O.K. Corral - L’ora delle pistole” di John Sturges, proprio il sequel del suo celebre “Sfida all’O.K.Corral” girato una decina d’anni prima. Cambia però il cast.

channing tatum sotto assedio

 

Qui abiamo James Garner con Wyatt Earp, Jason Robards come Doc Holliday e Robert Ryan come Ike Clanton. Ricordo che a me il film piacque, ma, malgrado gli sforzi di Sturges e del suo sceneggiatore, Edward Anhalt, fu un totale fiasco. Su Cielo alle 21, 15 avete “Sotto assedio – White House Down” di Roland Emmerich con Channing Tatum, Jamie Foxx, Maggie Gyllenhaal, Jason Clarke, James Woods, un altro film con gli attacchi terroristici alla Casa Bianca. Ma dopo il vero attacco del 6 gennaio dei Trumpiani al Congresso non ne hanno più fatto.

se mi amate 2

Se mi amate…” di Sidney Lumet con James Spader, Kyra Sedgwick, Helen Mirren, Anne Bancroft, Margo Martindale, 7Gold alle 21, 15, è una sorta di dark comedy ambientata in un ospedale americano, dove un medico del reparto di terapia intensiva ha uno scontro con la figlia di un malato che punterebbe all’eutanasia. Non ha grande status. Una bambina con un incredibile talento matematico è la protagonista di “Gifted – Il dono del talento” di Marc Webb con Chris Evans, Mckenna Grace, Lindsay Duncan, Octavia Spencer, Rai Tre alle 21, 20. Alla stessa ora su Italia 1 torna “L’attimo fuggente” di Peter Weir con Robin Williams, Robert Sean Leonard, Ethan Hawke, Josh Charles, James Waterston.

 

il mio nome e nessuno 7

In seconda serata su Rai Movie alle 23 torna il grande western prodotto e supervisionato da Sergio Leone “Il mio nome è nessuno”, diretto da Tonino Valerii con Henry Fonda, Terence Hill, Jean Martin, Piero Lulli e Mario Brega. Da non perdere se vi piacciono i film di Hollywood su come si fanno i film a Hollywood il divertente “Bowfinger” diretto da Frank Oz, scritto e interpretato da Steve Martin, con Eddie Murphy in doppio ruolo, Heather Graham, Christine Baranski, Canale 27 alle 23, 10.

ninfa plebea 2

 Su Cielo alle 23, 15 avete “Ninfa plebea” di Lina Wertmuller, tratto dal libro Premio Strega di Domenico Rea, tutto carne e sesso, con Stefania Sandrelli, Raoul Bova, Lucia Cara, Peppe De Rosa, Ennio Coltorti, prodotto da Ciro Ippolito. Su Iris alle 23, 15 torna “E.T.” di Steven Spielberg con Dee Wallace, Drew Barrymore, Henry Thomas, Peter Coyote, e su Rai 4 alle 23, 20 il bellissimo “Il mondo dei robot” di Michael Crichton con Yul Brynner che fa il pistolero robot nerovestito, Richard Benjamin, James Brolin, Victoria Shaw.

 

i goonies 5

La soggettiva del pistolero è la prima immagine digitalizzata che si sia mai vista al cinema. Era il 1973. Yul Brynner era economicamente sul lastrico quando scelse di fare il film. I due protagonisti umani vennero scelti 48 ore prima che le riprese iniziassero. Crichton, al suo primo film da regista, rimontò completamente il film perché lo trovava lungo e noioso. Fu il più grande successo della MGM dell’anno. Su Warner tv alle 23, 30 avete “L’impero del sole”, uno dei migliori film di Steven Spielberg, tratto dal romanzo di Ballard, con Christian Bale, John Malkovich, Miranda Richardson, Nigel Havers, Joe Pantoliano.

chicken park 5

A mezzanotte su Italia 1 inizia il superclassico “I Goonies” di Richard Donner con Sean Astin, Josh Brolin, Jeff Cohen, Ke Huy Quan, Anne Ramsey, Corey Feldman. Imperdibile. Il film più trash della notte è “Chicken Park” diretto da Jerry Calà, prodotto e scritto da Galliano Juso con Jerry Calà, Demetra Hampton, Rossy De Palma, Cine 34 all’1, 30.

CONVOY

Chiudo con “Convoy – Trincea d’asfalto” girato da un Sam Peckinpah strafatto di tutto, al punto che si chiuse per giorni, e il film venne portato a termine dal suo amico James Coburn, scritto da Bill Norton, ma riscritto da Peckinpah stesso che impose gran parte degli attori neri, con Kris Kristofferson, Ali MacGraw, Ernest Borgnine, Madge Sinclair, grande film di camionisti incazzati che attraversano l’America coi loro bestioni. E per questo fu un hit in Russia dove venne visto come un film di rivolta dei lavoratori della strada. Ali MacGraw un giorno si presentò strafatta di cocaina sul set, ma il vero problema fu Peckinpah, completamente andato. Eppure fu un successo… Iris alle 3, 10.

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