IL DIVINO ARBASINO IN LODE DELLA “SIGNORINA SNOB” FRANCA VALERI: “LE SBACCHETTATURE SONO LA SUA VENDETTA CONTRO LE ROZZEZZE E LE SCIOCCHEZZE DELLA NOSTRA EPOCA” - LE SUE AFFINITÀ ELETTIVE CON PAUL VALÉRY

FRANCA VALERIFRANCA VALERI

Alberto Arbasino per “la Repubblica”

 

Non so se era ancora Norsa (come quando la nostra cara amica Silvana chiamava «Norsa!» e veniva zittita, in un cortile dalle parti di Brera) o se era già Valeri, quando la medesima Silvana, di fronte alle obiezioni familiari, famosamente le chiese quale poeta preferisse, lei rispose «Paul Valéry», e la faccenda onomastica venne così sbrigata. Ma ho l’impressione di aver visto la Franca a quattro zampe, sotto le spoglie di una bassottina di Sergio Tofano, al Teatro Mediolanum milanese.

 

Poi, siccome i Gobbi non avevano una stagione milanese, si andò apposta a Genova, una domenica pomeriggio. E in un cinema enorme, ci si stupiva dal momento che quel «teatro da camera», lì, funzionava benissimo. Poi vi fu, in televisione Lina e il Cavaliere. «Alle tre – che orario maledetto – non appena ho fatto colazione – viene lì, mi butta sul letto – e pretende lo chiami Gattone». E la servaccia da osteria che butta le quattro caraffe sulla tavola, e Beethoven le sente, e subito corre a comporre ta-ta-ta-ta...

 

Franca Valeri Franca Valeri

In fondo a noi basta dire “La Franca” ed è tutta una cosa di ghiottoneria e delizie che viene in mente subito. E basta poi sentir annunciare qualche sua nuova impresa perché ci si prepari immediatamente a soccombere al godimento: troppe chicche squisite ci ha ammannito negli ultimi anni, perché non si sia ormai tutti convinti della sua qualità di comédienne unica di entertainer inimitabile. Qui non si tratta di esagerare, né di fare complimenti: è la pura e semplice verità.

 

Credo proprio di essere uno dei suoi fan più antichi; giorno per giorno le sono stato dietro in quelle sbacchettature belligeranti che sono la sua vendetta contro le rozzezze e le sciocchezze della nostra epoca. Però, sempre, quando le vedo come le basta muove il suo ditino o gettar là un breve sguardo di sbieco (e i Miti crollano, si sgonfiano le istituzioni e dove sono le Montature? non ci sono più... sparite...), posso anche perdere la testa.

 

Alberto Arbasino Alberto Arbasino

Come se fosse la prima volta che mi trovo davanti alla coreografa russa franata in una gaglioffa arabesque, alla Lina che scodinzola torvamente nell’indimenticabile «calypso delle vedove» o che muore al patibolo «tutta in un fruscio di crinoline e taffetas», nonché davanti al collet monté delle sue dame di carità cinguettanti, al gorgoglio delle sue manicure vilipese e neglette, a tutti quegli altri «mostri orribili » o incantevoli, incredibili o «più veri del vero», che sono esposti nel suo Museo della Donna Contemporanea.

 

Finalmente, la Franca Drammaturga. Dopo le cameriere vecchiette o vecchiotte di Jean Genet – Les Bonnes , con la mirabile Anna Maria Guarnieri – tutto uno svaporare in una vecchia Europa svanita o svampita... E da tutto questo, forse, si potrà magari anche supporre che io sia un grande antichissimo ammiratore della Franca. Infatti.

Franca Valeri la signorina snob diventa dottoressa honoris causa Franca Valeri la signorina snob diventa dottoressa honoris causa Franca Valeri Franca Valeri franca valerifranca valeri

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…

volodymyr zelensky vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – TRUMP HA FRETTA DI CHIUDERE LA GUERRA IN UCRAINA: OGGI HA CHIAMATO PUTIN - IL PIANO USA PER LA PACE: ZELENSKY DEVE CEDERE ALLA RUSSIA LA ZONA DI KURSK. PUTIN MANTERRÀ IL CONTROLLO DELLA CRIMEA MA SOLO UNA PARTE DEL DONBASS. LA RESTANTE ZONA ORIENTALE, ORA OCCUPATA DAI RUSSI, DIVENTERÀ UN’AREA CUSCINETTO PRESIDIATA DA FORZE DI INTERPOSIZIONE. L'INGRESSO DI KIEV NELLA NATO? NELL'IMMEDIATO E' IRREALIZZABILE. E IN FUTURO? SI VEDRA' - TRUMP INGORDO: GLI USA HANNO DATO 340 MILIARDI A KIEV MA VUOLE 500 MILIARDI IN TERRE RARE DALL'UCRAINA (DIMENTICA CHE ANCHE L'UE HA SGANCIATO 170 MILIARDI. E INFATTI ANCHE GLI EUROPEI SARANNO AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE...) 

francesco milleri andrea orcel goldman sachs

"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL LORO 2,7% DI UNICREDIT? I BENINFORMATI PUNTANO IL DITO SU GOLDMAN SACHS: LA BANCA AMERICANA E' ADVISOR DI COMMERZBANK, CHE TRA DUE GIORNI TERRÀ IL SUO “INVESTOR DAY”, E HA TUTTO L’INTERESSE A VEDER SVALUTARE IL TITOLO DELLA BANCA ITALIANA, CHE VUOLE PAPPARSELA – ORCEL TIRA DRITTO E ANNUNCIA CHE UNICREDIT "HA SUPERATO LA SOGLIA DEL 5% IN GENERALI”. E NON ESCLUDE UN RILANCIO SU BPM"