renato zero

MEZZO SECOLO DI SORCINI – 50 ANNI FA L’ESORDIO DI RENATO ZERO: UNA CARRIERA DI TRIONFI E TRASGRESSIONI, UN SUCCESSO SENZA TEMPO CHE CONTINUA CON IL SUO ULTIMO LAVORO “ZEROVSKIJ” – DA DOMANI UNA SERIE DI SPETTACOLI A ROMA TRA CORO, ORCHESTRALI E ATTORI PER UNA VERA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE - VIDEO

 

Gino Castaldo per La Repubblica

 

renato zero photo andrea arrigarenato zero photo andrea arriga

"Se bastasse una sola canzone", cantava Ramazzotti tanto tempo fa, ma non basta, come purtroppo sappiamo bene. Oppure sì, almeno secondo Renato Zero che, del tutto controcorrente, fuori tempo massimo per proclami idealisti di qualsiasi natura, lancia una nuova canzone che si intitola "Ti andrebbe di cambiare il mondo?" sul quale si impernia il suo nuovo lavoro: "Zerovskij solo per amore".

 

Ma Renatino è un vero figlio del popolo, lo è sempre stato e tale rimane anche oggi, malgrado tutte le sue eccentricità, malgrado lo sfoggio di trovate trasgressive e strampalate, e lo è nei toni, nella voce ben ancorata alla tradizione melodica italiana, nella essenzialità diretta dei suoi messaggi così altisonanti. Come sottolinea il video della canzone realizzato da Gaetano Morbioli che lo ritrae in bianco e nero per le strade di Roma mentre incontra gente, che aiuta gente, che abbraccia gente, in un tripudio di candore populista. E sullo slancio di questa rinnovata fiducia nel potere taumaturgico della canzone arriva al suo nuovo spettacolo che porta il medesimo nome dell' album e che da domani sosterrà ben 5 giorni al Centrale del Foro Italico, promettendo sfavillanti orizzonti teatrali.

RENATO ZERORENATO ZERO

 

Basta dare un' occhiata ai crediti: 61 elementi d' orchestra, ben 30 coristi (praticamente un coro polifonico) e addirittura 7 attori, per una messa in scena che si annuncia "senza precedenti". Insomma Renatino non lesina sforzi, promette, molto, anche perché con questo spettacolo deve celebrare ben cinquant' anni di attività, e sembra incredibile solo a dirlo, perché davvero sono cinquanta, i suoi esordi, da ragazzino indomabile e determinato, risalgono al 1967, a quando aveva appena diciassette anni e convinse la Rca a pubblicargli un singolo, "Non basta sai" che già nel titolo, a essere sinceri, sembrava quasi ironicamente dirselo da solo che, seppure stracolmo di talento, il ragazzo doveva ancora maturare.

RENATO ZERO -3RENATO ZERO -3

 

E infatti per ritrovare il vero Renato Zero dobbiamo passare al 1973 quando arriva "No mamma no!", seguita da "Invenzioni" e "Trapezio" dove si percepisce pienamente il personaggio che oggi tutti conosciamo. Ma non divaghiamo, si diceva dello spettacolo che è stato pensato come una vera e propria rappresentazione teatrale. Trattandosi del buon Renato Zero e della sua drammaturgia fatta di assoluti, i personaggi non potevano essere nulla di meno che: Amore, Odio, Tempo, Morte, Vita, e il luogo non poteva che essere un' immaginaria stazione dove poter simulare il tragitto dell' esistenza, di cui il nostro eroe è il misterioso deus ex machina, e infine i due protagonisti, i viaggiatori con i quali Amore, Odio e gli altri personaggi tematici dovranno confrontarsi, non potevano essere altro se non gli archetipi stessi dell' umanità.

 

Indovinate un po' di chi si tratta? Di Adamo ed Eva, ovviamente.

RENATO ZERO ALTRENATO ZERO ALT

Per raccontare il tutto ci saranno le canzoni del nuovo disco, doppio, e ovviamente le classiche che hanno attraversato questi cinque decenni di musica.

RENATO ZERORENATO ZEROrenato zero foto andrea arrigarenato zero foto andrea arrigarenato zero instagram  10renato zero instagram 10RENATO ZERO RENATO ZERO renato zero instagram  15renato zero instagram 15renato zero instagram  5renato zero instagram 5

 

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO