DOPO IL CALCIO, IL MOTO GP E LA FORMULA UNO, SKY MIRA A SFILARE ALLA RAI ANCHE IL GIRO D'ITALIA - "I CONTI IN ROSSO NON CONSENTONO SPESE INCONTROLLATE", TUONA GUBITOSI - MA, ALLORA, DOVE HA PRESO I QUASI SEI MILIONI DI EURO, DATI ALLA PREMIATA DITTA BENIGNI-PRESTA? – SPENDING REVIEW! LA TARANTOLA CAMBIA LE SEDIE DELLA SALA RIUNIONI DI VIALE MAZZINI PER 13 MILA €…

1. DAGOREPORT
Sky starebbe progettando di sfilare alla Rai anche il Giro d'Italia. La trattativa tra RCS e viale Mazzini sarebbe ad un punto morto e, dal suo ufficio al settimo piano, il direttore generale Gubitosi assiste inerte alla migrazione di tutto lo sport sul canale di Rupert Murdoch: dal calcio al Moto Gp, alla Formula uno. Con l'ipotesi, nemmeno tanto peregrina, che anche i nove gran premi da trasmettere in chiaro, possano finire su Cielo, il canale del digitale terrestre del magnate australiano. "I conti in rosso della Rai non consentono spese incontrollate"- tuona Gubitosi.

Ma, allora, dove ha preso i quasi sei milioni di euro, dati alla premiata ditta Benigni-Presta, grazie alla procura della nuova dirigenza, che taglia fuori ogni controllo del Cda? E ha senso spendere 90 mila euro per una società esterna, che dovra' monitorare la web reputation di Tarantola- Gubitosi , avendo a disposizione l'intera struttura di Rai net e 1700 giornalisti?

2. LA TARANTOLA DECIDE DI CAMBIARE LE SEDIE DELLA SALA RIUNIONI DI VIALE MAZZINI PER 13 MILA €
Carlo Tecce per il "Fatto quotidiano"

Il settimo e mitologico piano di viale Mazzini è inviolabile per i dipendenti normali. Tra rifiniture di pregio e porte di legno robusto, vive il potere: ci sono le stanze dei vertici, i consiglieri d'amministrazione, il direttore generale e il presidente. E proprio Anna Maria Tarantola dispone di un ufficio che contiene un salottino per le riunioni ristrette, ma non tanto: il tavolo accoglie venti poltrone, che l'ex numero due in Banca d'Italia ha fatto sostituire con sedie più comode e moderne.

Il conto non è esorbitante, spiegano i ragionieri di viale Mazzini e neppure intacca la sobrietà tecnica del presidente: quasi 13 mila euro, spesi con l'intenzione di mandare la roba usurata in quei saloni che di solito ospitano le conferenze per la stampa. Più che la cifra, il corridoio di viale Mazzini obietta il momento. E il momento prevede che persino l'acquisto di carta e inchiostro sia razionalizzato. E che le trasferte e i rimborsi siano ridotti.

E ancora: le assunzioni bloccate, i pensionamenti anticipati a rullo continuo e, soprattutto, il fortissimo timore che l'azienda sia ferma con gli investimenti per attendere l'esito di un bilancio già abbondantemente in passivo. Le poltrone per la Tarantola le ha ordinate il vicedirettore generale Gianfranco Comanducci.

In viale Mazzini, però, trascorso il doppio mandato di Lorenza Lei e Mauro Masi, giurano che i tecnici siano sobri non solo per definizione, e che si comportano di conseguenza. Certo è che il tanto criticato Paolo Garimberti, che teneva in sospeso numerose questioni, in particolare quelle che intaccavano la sua parte politica, cioè il centrosinistra (ricordate il tira e molla con Michele Santoro?), non ha avuto l'esigenza di migliorare l'arredamento del suo ufficio. C'è di peggio con il marchio Rai. Basta farsi un giro per la sede di viale Teulada: le redazioni lavorano con mezzi antiquati tra sporcizia e incuria, materiali di qualsiasi genere buttati qua e là come lurida scenografia.

 

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