lele mora

TUTTI A FILICUDI, A MAGNA' I PESCI CRUDI - LA SATIRA DI MICHELE SERRA SU UN GRANDE CLASSICO DEL GIORNALISMO: DOVE VANNO IN VACANZA I VIP? – "ALICUDI E FILICUDI ATTIRANO MIGLIAIA DI MILANESI FACOLTOSI IN CERCA DI ESPIAZIONE" – "LE CINQUE TERRE SONO ANCORA VISIBILI, AFFIDANDOSI A GUIDE MOLTO ESPERTE, FACENDOSI LARGO TRA I CONDOMINI COSTRUITI DA GEOMETRI TORINESI E IMPIEGATI MILANESI" - I CINGHIALI  INTELLETTUALI A CAPALBIO, IL LATTE DI PECORA TIEPIDO AL BILLIONAIRE...

Michele Serra per “L’Espresso”

 

Maria Elena Boschi all'Ultima Spiaggia di Capalbio con Francesco Bonifazi e amiche

 

Il primo articolo sulle vacanze dei vip risale al 26 giugno del 1894. All' epoca non esistevano i vip, e nemmeno le vacanze. Si deve a un giornalista d' ingegno, Venanzio Girasoli, la decisione di inventare, dal nulla, un genere poi divenuto fortunatissimo. Girasoli, allora all' apice della carriera, aveva scommesso con un collega che la Gazzetta del Nord avrebbe pubblicato qualsiasi cosa lui avesse scritto: anche sull' argomento più idiota.

 

Vinse la scommessa. Da allora il suo articolo, considerato una pietra miliare nella storia del giornalismo, viene replicato ogni anno da decine di testate, con continui aggiornamenti e modifiche, ma sostanzialmente ricalcando l' originale. Il tema "dove vanno in vacanza i vip" è anche, dal 1964, prova fissa all' esame per giornalisti professionisti.

briatore billionaire

Capalbio È già presente nell' articolo del 1894. All' epoca lungo il litorale non c' era assolutamente nulla, solo butteri e cinghiali, distinguibili - almeno a quanto scrive Girasoli - solo perché i secondi non sapevano andare a cavallo. Due intellettuali di sinistra, la poetessa Magalì (pseudonimo di Gina Hompfsweiner) e il grecista di simpatie socialiste Edoardo Doardo, decisero di passare due giorni sulla spiaggia "Bucaiola" (oggi Macchiatonda) e vennero prima aggrediti dai cinghiali, poi picchiati dai butteri perché avevano disturbato i cinghiali.

lele mora - foto di massimo sestini

 

L' esperienza piacque molto e venne ripetuto ogni anno con identico esito: la tradizione degli intellettuali a Capalbio comincia proprio da lì.

 

Billionaire Sembra incredibile ma sulle coste sarde, già a fine Ottocento, era stato aperto un locale da ballo proprio là dove sarebbe sorto, un secolo dopo, il Billionaire. Anche qui, fu decisivo il ruolo dei cinghiali. Inseguirono, nella macchia di quella che poi sarebbe diventata la Costa Smeralda, un militare di Cuneo in missione per la repressione del brigantaggio. Si chiamava Mario Briatoni e pare fosse un antenato indiretto di Flavio Briatore.

 

 

MARCO TRAVAGLIO A CAPALBIO

Terrorizzato, Briatoni trovò rifugio in un casolare che, senza alcun motivo, vendeva pecorino a prezzo quadruplo. Rimase bene impressionato, fece una società con il pastore e decise di stabilirsi lì e aprire una balera di lusso, nella quale pagando un biglietto carissimo si potevano ballare polka, polonaise e quadriglia e bere il solo cocktail allora conosciuto, latte di pecora tiepido.

Il locale rimase deserto per settant' anni, perché la Costa Smeralda ancora non esisteva e la figura sociale del ricco burino, che avrebbe dominato l' Italia moderna, stentava ad affermarsi. Ma è proprio su quelle antiche pietre che sorgerà, tre generazioni più tardi, il glorioso Billionaire.

 

 

Alicudi e Filicudi All' epoca erano quasi del tutto disabitate e nessuno ne conosceva l' esistenza. Ma nei pressi c' era anche una terza isoletta vulcanica, Bilicudi, così chiamata perché era in bilico sopra una voragine oceanica. Pochissimi milanesi molto ricchi, che già allora si chiamavano la Bibi, la Pupi, la Chichi, il Chicco e l' Edgardo, amavano passare il Ferragosto a Bilicudi.

Maria Elena Boschi all'Ultima Spiaggia di Capalbio

 

Arrivavano su una a barca a remi dopo sei giorni di viaggio, dormivano su pagliericci in capanni improvvisati e si nutrivano di alghe lesse e pesci morti che prelevavano dalle pozze d' acqua vulcanica. Purtroppo Bilicudi, a causa di un' eruzione improvvisa, sprofondò nella voragine oceanica con la Bibi, la Pupi, la Chichi, il Chicco e l' Edgardo, ma la moda delle vacanze disagevoli prese l' abbrivio e ancora ai giorni nostri quelle isole attirano migliaia di milanesi facoltosi in cerca di espiazione.

 

 

capalbio ultima spiaggia

Liguria Già alla fine dell' Ottocento i liguri erano noti per la proverbiale ospitalità. Ai primi turisti venne fatto credere che le Cinque Terre fossero in realtà sei, in modo da far pagare un sovrapprezzo. Chi si attardava in inutili discussioni veniva spinto nei dirupi a picco sul mare, e risulta che l' invenzione del deltaplano risalga proprio a quei momenti. Sulla Riviera di Ponente principi russi e nobildonne inglesi costruirono ville favolose. Sono ancora visibili, affidandosi a guide molto esperte, facendosi largo tra i condomini costruiti da geometri torinesi e impiegati milanesi.

billionaireBRIATORE AL BILLIONAIREolivia paladino a sabaudia da oggi maria latella tweetmatteo salvini a sabaudia 16CECCHI GORI A SABAUDIAmatteo salvini e francesca verdini in spiaggia a sabaudia 11LUIGI DI MAIO A SABAUDIA CON LA FIDANZATA VIRGINIA SABAmatteo salvini e francesca verdini in spiaggia a sabaudia 19capalbio asor rosacapalbio ultima spiaggiailary blasi in monopattino a sabaudia capalbio bacio occhettoflavio briatore al billionaire uk silvio berlusconi e cherie blairBERLUSCONI BLAIRberlusconi fa le fusa a putinsilvio berlusconi con la bandana nel 2004 insieme a tony blair e consortberlusconi e putin a villa certosaGiorgio e Clio Napolitano all Ultima Spiaggia di Capalbio paola de marchi maria elena boschi all ultima spiaggiaLA VILLA DI BERLUSCONI IN SARDEGNABERLUSCONI IN SARDEGNA FOTO PER STRADAPAOLO MIELI A SABAUDIAmoravia a sabaudiatotti sabaudiaveltroni sabaudiacapalbio ultima spiaggia

MICHELE SERRA SULL'AMACA

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…