canone rai badante anziana

DUMPING DI STATO - LA RAI VENDE SPOT A PREZZI STRACCIATI, TANTO STA A GALLA CON IL CANONE. MA COSÌ FACENDO, CON SCONTI FINO AL 96%, DISTRUGGE IL MERCATO. PERCHÉ GLI ALTRI NON POSSONO PERMETTERSI UN SIMILE ATTEGGIAMENTO - L'ESEMPIO PIÙ SEMPLICE È QUELLO DELLE CAMPAGNE A SFONDO SOCIALE, CON SPOT INTERMINABILI IN PRIME TIME, CHE DOVREBBERO COSTARE UNO SPROPOSITO. E INVECE NO, SONO VENDUTI A POCO, IN CAMBIO DELLA PROMESSA CHE VERRANNO CONFERMATI GLI SPOT IN ESTATE

Francesco Bonazzi per “la Verità

GIAN PAOLO TAGLIAVIA

 

Il giochetto è abbastanza semplice. L' inserzionista pubblicitario non revoca gli slot già prenotati, ma sostituisce gli spot sul prodotto (che nessun quarantenato comprerebbe adesso) con campagne «sociali», di quelle piene di giovani coppie, bambini, cani, nonni che si abbracciano e alla fine «ce la fanno» in un tripudio di bandiere e belle musichette. Ovviamente lo scambio tra tv e inserzionista avviene con un fortissimo sconto sul listino.

 

E questa è la versione «nobile». Poi c' è quella più grossolana, che prevede sconti del 90-95% per lo stesso tipo di spot. Una pratica miope, che a fine crisi renderà impossibile andare dal medesimo inserzionista a proporre uno sconto del 20% senza farsi ridere in faccia. Eppure è quello che si sospetta che stia facendo da settimane la Rai, che tanto ammortizza i suoi saldi con il canone, con grave danno dei concorrenti e anche dell' editoria di carta, visti i prezzi stracciati. Viale Mazzini smentisce, ma presto dovrà chiarire la faccenda in Parlamento e lo stesso dovrà fare il ministro della Giustizia, Adriano Bonafede. Sempre che non si debba dimettere prima per lo scandalo dei boss mafiosi scarcerati.

CANONE RAI

 

Nel mondo della raccolta pubblicitaria, specie in periodi di vacche magrissime, vale un po' tutto e il dumping è la «regola». Anche se quando non c' è, si tende al cartello, che però almeno «fa mangiare tutti», come riconosce un venditore di spazi tv interpellato da La Verità sotto garanzia di anonimato. I contratti con i singoli inserzionisti sono ovviamente blindati, ma i trucchetti per tenere il cliente, in questa fase, sono il segreto di Pulcinella, almeno tra gli addetti ai lavori. «Le campagne grosse su tv come la Rai sono pianificate dall' autunno, quando si presentano i palinsesti», spiega il venditore, «e il coronavirus è stato il classico caso di catastrofe naturale che non viene neppure assicurato, quindi si capisce che saltino tutte le regole».

fabrizio salini marcello foa

 

E l' esempio più semplice è quello delle campagne a sfondo sociale, con spot interminabili in prime time, dal minutaggio talvolta così esagerato che dovrebbero costare uno sproposito. E invece no, sono venduti a poco, in cambio della promessa che verranno confermati gli spot in estate, quando si tornerà a viaggiare, mangiare gelati, prendere il caffè al bar e farsi dare il mutuo per case che oggi nessuno va neppure a vedere. Sono stati segnalati casi anche di «4x1», ovvero quattro spot di «corporate identity» in cambio di un vecchio spot «product».

 

Il caso è stato sollevato 10 giorni fa da Andrea Montanari su Mf, con una serie di articoli in cui si dava conto di «sconti» di Rai Pubblicità, guidata da Gian Paolo Tagliavia, che arriverebbero al «94-96%»: una distruzione del mercato che, oltre a danneggiare le varie Sky, Mediaset, Discovery, saprebbe anche di beffa perché la tv pubblica si incamera comunque 1,6 miliardi di euro di canone dai cittadini. La Rai ha smentito seccamente con una nota: «Risulta evidentemente infondata l' accusa di dumping nei confronti di Rai Pubblicità: basta verificare l' evoluzione delle quote di mercato degli ultimi anni per vedere l' affermazione di nuovi soggetti grazie a prezzi particolarmente aggressivi».

canone rai 3

 

Ma la faccenda non finirà qui, perché il deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, ha chiesto la convocazione dei vertici di Viale Mazzini in commissione di Vigilanza.

Mentre il renziano Michele Anzaldi ha presentato un' interrogazione parlamentare al ministro Bonafede per capire come sia possibile un' altra «anomalia», ovvero che il Tar del Lazio abbia bloccato un provvedimento dell' Agcom che imponeva alla Rai (per altro con grave ritardo) di interrompere una serie di pratiche commerciali poco corrette entro il 15 giugno prossimo. Con il permesso di Tacito, stanno facendo un deserto e lo chiamano ancora mercato.

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...