CULTI PAGANI (ALICE) – SORRENTINO, ROMA, NETFLIX: PARLA ALICE PAGANI, ATTRICE PROTAGONISTA DI “BABY”, LA SERIE SULLE SQUILLO DEI PARIOLI: “NON VORREI SI PENSASSE CHE SIA DAVVERO COME LUDOVICA. LEI È VOLUBILE, CONTRADDITTORIA. MENTRE GIRAVAMO MI RIPETEVO ‘RICORDA CHE...'” - CASCHETTO NERO D’ORDINANZA COME MIA WALLACE IN “PULP FICTION”, FIDANZATA CON UN TRAPPER, ORA GIRERÀ UN FILM CON MORGAN FREEMAN E JOHN TRAVOLTA – FOTOGALLERY BIRICHINA
Marina Pierri per “Liberi Tutti – Corriere della Sera”
BABY LA SERIE DI NETFLIX SULLE ESCORT DEI PARIOLI
«Avendo studiato tanto per diventare Ludovica, non vorrei si pensasse che io sia davvero come lei». A raccontarlo è Alice Pagani, che a soli vent' anni è già uno dei nuovi volti istantaneamente riconoscibili del cinema e della tv, quando le chiediamo quale sia la sua paura rispetto alla seconda serie tv italiana firmata Netflix che è sulla bocca di tutti e la vede co-protagonista: Baby .
Ispirata liberamente allo scandalo delle baby-prostitute del quartiere Parioli (anche se il tema, in realtà, viene toccato piuttosto tangenzialmente) e disponibile dallo scorso 30 novembre nel catalogo del servizio di streaming, lo show dipinge con tinte forti la vita segreta dei «pariolini» che frequentano il liceo immaginario intestato a Carlo Collodi.
E la citazione portante (impossibile non notarla) della vicenda è proprio Pinocchio . Ludovica, il personaggio dark interpretato da Pagani, è Lucignolo: angelo nero che è il cuore pulsante e martoriato della storia. Scendendo nell' abisso della prostituzione minorile finisce infatti - e forse suo malgrado - per trascinare con sé la migliore amica Chiara (Benedetta Porcaroli).
BABY LA SERIE DI NETFLIX SULLE ESCORT DEI PARIOLI
Eppure, nelle parole dell' attrice, Ludovica è solo «una ragazza in cerca d' amore, come l' acqua minerale per lei, perché bisogna berne tutti i giorni pena la disidratazione. Il problema è che quell' amore Ludovica lo chiede in maniera talmente esplicita che le persone si spaventano. Arriva poi all' opposto, alla paura di aprirsi perché non sopporta i no. Il suo percorso la deve portare a bastarsi, a volersi bene. È luce e buio, volubile, contraddittoria anche perché molto sensibile, e non sa gestire le sue stesse emozioni».
Con un caschetto nero d' ordinanza, che è il massimo della fotogenia ai tempi di Instagram, Pagani interpreta e sfonda lo stereotipo della «ragazza perduta» con la passione che deriva dall' impegno e vi riesce anche grazie al supporto del team creativo che ha costruito Baby : da un lato la produzione Fabula Pictures e i registi «adulti» Andrea De Sica e Anna Negri, dall' altro il collettivo Grams* che è composto - caso praticamente unico nella serialità italiana - da ragazzi di 23 anni, probabilmente i soli capaci di mettere in scena il dramma della giovinezza alto-borghese fatta di trap, spunte blu di messaggi su WhatsApp e necessità di soddisfazione immediata rispetto alle frustrazioni familiari interiori.
BABY LA SERIE DI NETFLIX SULLE ESCORT DEI PARIOLI
«Ho potuto discutere di Ludovica veramente alla pari - conferma Pagani - e mi sono sentita a mio agio nel domandare, per esempio, di cambiare una battuta se sentivo che veniva più naturale. La loro visione era la mia.
Un aspetto importante per me che non sono di Roma, e nella serie interpreto una ragazza dei Parioli, era per esempio il linguaggio: sembrerà una sciocchezza, ma ho dovuto imparare a dire bene a' ma' , cioè mamma in romano. Ho passato una notte intera a ripeterlo davanti allo specchio!».
Si vede: Pagani è ben calata nella parte e, grattando la patina di un aspetto glamour e contemporaneo, è capace di far emergere anche il disagio intimo di una ragazza bullizzata in un istituto che è come una gabbia dorata: «Non vengo da una scuola dove si indossano delle divise, che rendono tutti uguali. A me poteva anche sembrare divertente e inusuale ma dovevo tenere presente che Ludovica non è contenta dell' obbligo: è una ragazza diversa, ma non può mostrarlo tramite l' abbigliamento.
euridice axen alice pagani sul set di loro
Dovevo usare il corpo per far vedere quant' è alternativa, fuori dal comune. E soprattutto quant' è sola ogni volta che si aggira tra i corridoi. Ho lavorato molto per ricreare una camminata specifica, rumorosa, pesante. E io... beh, sono in genere molto meno punk di lei» conferma l' attrice. Che poi ricorda: «La serie è ispirata a fatti realmente accaduti al liceo, a volte un luogo difficile. C' è sempre qualcuno che ha bisogno di conferme e le trova traumatizzando gli altri. Quando si è giovani, l' amore è una ragione di vita e cercarlo, e non trovarlo, è un dolore che forse si comprende solo a quell' età. Allora bisogna trovare la maturità anche se non si hanno neppure vent' anni. E capire che un rifiuto non è tutto».
La speranza, dunque, o meglio il «messaggio» di Baby alle nuove generazioni è che «non bisogna colpevolizzarsi troppo per i propri sbagli. Occorre seguire l' istinto perché anche un errore, se fatto con amore e purezza, aiuta comunque la crescita e la costruzione della propria identità».
Appassionata di anni Ottanta al cinema e in letteratura (i suoi riferimenti sono rispettivamente Winona Ryder e Isabella Santacroce), Pagani ama scrivere: «Uso la scrittura come sfogo. Se sono triste, scrivo; se sono in un bar da sola ad aspettare prendo un fazzoletto e scrivo. Ho talmente tanti pensieri in testa che mi soffocano e ho bisogno di fare ordine. Leggo anche molto. Lettura e scrittura, del resto, convivono: ho un diario che è il diario di Ludovica, annoto come si sente il personaggio», spiega.
BABY LA SERIE DI NETFLIX SULLE ESCORT DEI PARIOLI
Sebbene sogni di lavorare con registi quali Xavier Dolan e Gaspar Noé, Alice ha già frequentato il cinema d' autore. Paolo Sorrentino l' aveva già scelta nel suo Loro per dare un volto a Stella («che è molto simile a me, ad Alice, e che faceva la scelta opposta rispetto a Ludovica: diceva "no" e rifiutava di darsi»). Quel che conta, in questo momento, è l' entrata nella gigantesca «famiglia globale» Netflix. Con Baby l' attrice è arrivata sui piccoli schermi di tutto il mondo: «Ho sentito parlare sempre molto di Suburra o di - la mia serie preferita - Stranger Things.
Ora sono improvvisamente vicini a me, fanno parte di un sistema cui appartengo anche io. La speranza è riuscire a diventare un' attrice internazionale e questo obiettivo ora non è più un sogno ma un' opportunità da cogliere grazie all' impegno e allo studio. Mentre giravo Baby mi ripetevo: "Ricorda che se farai schifo, farai schifo in 190 Paesi"». Beh, Pagani ha fatto tutt' altro che schifo. Infatti la strada del grande cinema le si è spalancata subito davanti: parteciperà al prossimo film girato da Francesco Cinquemani, George Gallo e Luca Giliberto intitolato The Poison Rose che vede tra i protagonisti du mostri sacri come Morgan Freeman e John Travolta.
2 – DARK PYREX DELLA DARK POLO GANG E ALICE PAGANI DI BABY SONO FIDANZATI, LA CONFERMA ALLA PRIMA DI NETFLIX
Dark Pyrex e Alice Pagani sono una coppia e se non sapete chi mynki@ siano nessun problema, ve lo spiego io: il primo è uno dei trapper più famosi del momento, componente della Dark Polo Gang, mentre la seconda è l’attrice protagonista di Baby, l’ultima serie italiana realizzata da Netflix, dopo il successo di Suburra.
I due, che fino ad oggi avevano vissuto la loro relazione molto defilati, si sono presentati insieme alla prima di Baby, che debutterà sulla nota piattaforma di streaming domani.
Marchigiana, ventenne, Alice Pagani ha già recitato nella saga di film Loro di Paolo Sorrentino ed anche in Classe Z, ma è indubbiamente con Netflix che otterrà il successo meritato.
PS: in Baby di Netflix farà il suo debutto anche Riccardo Mandolini, il celebre figlio di Nadia Rinaldi già ammirato a L’Isola dei Famosi, ma ci saranno anche Isabella Ferrari, Paolo Calabresi, Claudia Pandolfi e Benedetta Porcaroli.