È PEGGIO IL DOCUMENTARIO SU VACCHI O IL MODO IN CUI TRATTA I SUOI DOMESTICI? - MENTRE MONTA IL CASO DELLE PRESUNTE VESSAZIONI AI COLLABORATORI DOMESTICI, L'HASHTAG #VACCHIOUT SPOPOLA SUL WEB CON MINACCE DI BOICOTTAGGIO: “VIA VACCHI O VIA L’ABBONAMENTO DA AMAZON” - LA SERIE TV MOSTRA L'INFLUENCER CHE SI CHIUDE IN UN SACCO IPERBARICO E SI FA LE INIEZIONI DI TESTOSTERONE PER SEMBRARE PIÙ GIOVANE - AL POST DELL’IMBARAZZANTE DIFESA DEL SUO STAFF MANCA SOLO UN “COME È UMANO LEI”… - VIDEO
Il problema è il reddito di cittadinanza.
Eh sì… pic.twitter.com/Y8BgXO9L3B
— VonneCULT (@barone_rotto) May 27, 2022
Maria Corbi per “La Stampa”
gianluca vacchi e i balletti con i suoi filippini 4
Prima di associarvi al coro che sta chiedendo ad Amazon Prime di togliere dalla piattaforma il documentario autobiografico di Gianluca Vacchi, una preghiera: guardatelo. Perché dopo la parola «Fine» la pena potrebbe farvi cambiare idea.
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Cosa altro provare per un cinquantacinquenne che ogni mattina alle 5 spaccate si sveglia e si chiude in un sacco iperbarico, del tutto simile a quelli degli obitori? E ci rimane due ore prima di una immersione in cubetti di ghiaccio. Per non parlare delle iniezioni di testosterone.
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Il tutto per sembrare più giovane. Con il risultato di sembrare un Ken anziano, incapace di accettare non solo l'età ma anche la fortuna che gli è capitata nella lotteria di nascita (erede di una importante e florida azienda di confezionamento quotata 3 miliardi alla borsa di Milano) e poi sui social dove è seguito da 50 milioni di follower in tutto il mondo.
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Un triste affresco di vita, dove tutto gira intorno ai soldi, alla «roba» e dove il protagonista come «lascito» di sé alla figlia Blu Jerusalema pensa a costruirle due ville faraoniche. E mentre lo dice si commuove anche.
In fondo è anche istruttiva alla fine questa «serie» che mostra come i soldi non facciano la felicità. Mister «Enjoy» mette tanta tristezza.
lo staff di gianluca vacchi prende le sue difese
Protagonisti con lui nel docufilm anche il gruppetto di collaboratori domestici sparsi per le sue case, «ballerini» dei suoi Tik Tok. Esattamente come la colf da cui è partita la denuncia di sfruttamento e maltrattamento (per non andare a tempo nei balletti).
Solo la prima dei dipendenti arrabbiati che hanno denunciato Vacchi. Da qui la tempesta di indignazione contro Vacchi e la richiesta ad Amazon Prime di ritirare il documentario «Mucho Mas» distribuito in 240 paesi.
LALUNA MARICRIS BANTUGON - LA DOMESTICA FILIPPINA CHE HA FATTO CAUSA A GIANLUCA VACCHI
L'hashtag #VacchiOut spopola sul web con promesse di boicottaggio: «Via Vacchi o via l'abbonamento». La prima signora filippina che lo ha portato davanti al giudice lamenta turni di lavoro massacranti a cui doveva sottostare. Costretta «perché c'era il lockdown e dovevo lavorare».
Alcuni audio testimoniano le sfuriate di Vacchi e la minaccia di multe salate se qualcosa non andava, anche solo il testosterone messo fuori posto. Crisi di rabbia anche quando non trova gli occhiali nell’auto. E c'è anche chi dice di essere stato pagato a nero per dieci anni, senza straordinari.
gianluca vacchi al foro italico foto mezzelani gmt sport114
Una bufera che lo travolge nel pieno della promozione del documentario. Fiumi di lacrime in diretta tv da Mara Venier, sempre con l'accortezza di mostrare la sua ricchezza. Anche se il suo intento con il documentario, assicura sarebbe stato quello di far conoscere il vero Gianluca Vacchi, alla faccia dei suoi detrattori.
gianluca vacchi si commuove a domenica in
E a voler scomodare qualche reminiscenza di psicologia, c'è un filo che unisce il Vacchi nerd dell'infanzia, allo spaccone dei oggi. In difesa del «dottore» un post su Instagram dei suoi dipendenti che qui vengono ribattezzati il «GV Staff», e non «i filippini» come negli audio allegati alla denuncia.
gianluca vacchi sharon fonseca domenica in
A guidare il gruppi di difesa Laura, 40 anni, addetta alla lavanderia nella villa di Bologna, 2.200 metri quadrati, con palestra, centro estetico, piscina, campo di padel, discoteca, parco safari con la sabbia vera del deserto.
gianluca vacchi si commuove a domenica in
«C'è chi ha scritto che abbiamo la sindrome di Stoccolma, non è vero. Non ho mai visto volare bottiglie, oggetti, mai ricevuto una multa per aver bucato i calzini». «La nostra vita non trascorre tra una frustrata, un insulto e una tazzina tirata», dicono i dipendenti attuali.
«A noi nessuno ci obbliga a fare TikTok, a metterci un grembiule: lavoriamo per una bellissima famiglia. E il Dottore, quando alza la voce, ha l'umiltà di chiedere scusa». Insomma come direbbe Giandomenico Fracchia: «Quanto è umano lei».