edwige fenech

VITA, DOCCE E FUGHE DI EDWIGE FENECH – "SONO DIVENTATA MAMMA A 22 ANNI. LA VOGLIA DI UN ALTRO FIGLIO C’È STATA MA, PER RAGIONI EGOISTICHE, NON VOLEVO FAR SOFFRIRE EDWIN CRESCIUTO SENZA UN PADRE” – L'ATTRICE 76ENNE HA DECISO DI LASCIARE ROMA PER LISBONA: “ADESSO C’E’ MIO FIGLIO, VIVE ANCHE LUI IN PORTOGALLO CON LA MOGLIE. LUI È MAI STATO GELOSO DI ME? CREDO CHE LUI NON ABBIA MAI VISTO I MIEI FILM. NON MI HA MAI DETTO NULLA AL RIGUARDO MA PENSO CHE…”

Da corriere.it 

scena vasca da bagno edwige fenech renato pozzetto la patata bollente 1

Edwige Fenech è stata ospite a “Domenica In” il 5 gennaio e ha raccontato la sua vita degli ultimi anni fino alla morte, la scorsa estate di sua mamma. Ha spiegato perché abbia deciso, ad un certo punto, di lasciare Roma per Lisbona: “Arriva un momento in cui capisci di voler voltare pagina e ricominciare, ci vuole coraggio? Sì, non conoscevo nessuno. Per di più credo che avessi già 69 anni, non ero una bambina con una mamma 20 anni più grande di me”. L’attrice e produttrice si è trasferita a Lisbona con la madre con la quale aveva un rapporto unico e che si è spenta lo scorso 26 luglio: “Ma è sempre presente. Stavamo sempre insieme, è morta tra le mie braccia”.

 

LINO BANFI CON EDWIGE FENECH

Con Edwige Fenech c’è anche il figlio Edwin che vive con la sua famiglia a Lisbona: “Con lui ho un rapporto simbiotico e viscerale. Adesso vive anche lui in Portogallo, è stata una scelta sua e di sua moglie di raggiungere me a Lisbona, è stato il regalo più bello che mi potessero fare. Se mio figlio è mai stato geloso di me? Credo che lui non abbia mai visto i miei film. Non mi ha mai detto nulla al riguardo ma penso come tutti i figli sicuramente un po’ sarà stato geloso».

edwige fenech

 

 

 

E conclude: “Sono diventata mamma a 22 anni. Se ho mai pensato di avere un altro figlio? Sicuramente la voglia c’è stata ma, per ragioni forse egoistiche, non volevo far soffrire Edwin cresciuto senza un padre. In un certo senso avere un fratello con un papà poteva essere qualcosa di difficile; ho pensato che forse era meglio evitare di avere un altro figlio e di dedicarmi a lui”.

scena vasca da bagno edwige fenech renato pozzetto la patata bollente 4edwige fenech la quattordicesima domenica del tempo ordinario 2edwige fenech 3edwige fenech la quattordicesima domenica del tempo ordinario 3scena vasca da bagno edwige fenech renato pozzetto la patata bollente 2fenech la vergine il toro il capricornoedwige fenech lino banfi sabato, domenica e venerdi edwige fenech la vergine il toro il capricornoFENECH BANFIanna quel particolare piacere fenechedwige fenechedwige fenechedwige fenech alvaro vitalifenech baudo sordi domenica in

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)