EPURAZIONI BARBARICHE: GABANELLI, GIANNINI E IACONA VIA, DENTRO CROZZA, RIOTTA (E FORSE LUTTAZZI): IL PIANO DELLA BIGNARDI PER RAI 3: "REPORT" E "BALLARÒ", "PRESA DIRETTA" RISCHIANO GROSSO - LA DIRETTORA SARA’ PAGATA TRA I 260 E I 280MILA EURO LORDI: SI SUPERA ANCORA IL TETTO DELLE RETRIBUZIONI DEI DIPENDENTI PUBBLICI
1. DENTRO CROZZA, GABANELLI VIA
Enrico Paoli per “Libero Quotidiano”
Nella Rai Tre che verrà non è solo una questione di agente, dato che Beppe Caschetto cura gli interessi sia della neo direttora di Rai Tre, Daria Bignardi, che del «signore delle meraviglie» Maurizio Crozza.
report gabanelli e la reazione dell eni 3
È anche una questione di pelle e marketing. Perché il comico de La7, protagonista dello show del venerdi sera della rete di Urbano Cairo e copertina must di DiMartedì, il talk show condotto da Giovanni Floris, non solo piace tanto alla Bignardi, ma sarebbe anche la perfetta foglia di fico per la contro narrazione renziana.
Nel senso che il vertice di «RaiRenzi» potrebbe sostenere di essere talmente libero da dare spazio anche ai comici contro. E non solo Crozza, spazio anche a Virginia Raffaele, vera dominatrice dell' ultimo Sanremo. Per lei potrebbe essere in arrivo un programma tutto suo.
Quadro perfetto per rendere vero ciò che vero non lo è. E allora la Rai Tre che verrà sarebbe già al lavoro per strappare Crozza alla concorrenza. Il contratto del comico scade fra un anno, ma visto che a La7 costa molto più di quanto faccia incassare, la Rai potrebbe avere l' occasione giusta per portarlo a casa. In questa operazione la Bignardi può contare sull' aiuto di Giancarlo Leone, super coordinatore di tutte le reti, che aveva già chiuso l' accordo durante la gestione Gubitosi, prima che i dubbi dell' ex dg facessero saltare tutto.
carlo freccero con michele santoro, marco travaglio riccardo iacona gad lerner
L' unico passaggio a restare in piedi fu la presenza di Crozza al Festival di Sanremo condotto da Fabio Fazio. Insomma, fra il vero e il verosimile, fra sommersi e salvati, fra silenzi e grandi sorrisi, si va delineando la nuova Rai Tre, che dovrà cancellare il passato e promuovere il futuro.
Nell' elenco non scritto della Bignardi, che ieri ha affrontato il primo vero giorno di scuola a viale Mazzini (l' amministratore delegato Antonio Campo Dall' Orto ha convocato il comitato editoriale con tutti i direttori di rete e i responsabili dell' area editoriale) i primi della classe sono Federica Sciarelli, vincente conduttrice di Chi l' ha Visto?, e Fabio Fazio, direttore ombra della rete.
Tutti gli altri rischiano di essere rimandati o bocciati. Come Massimo Giannini, conduttore di Ballarò. Quasi certamente a fine stagione l' ex vice direttore di Repubblica sarà messo in panchina e il programma, ampiamente rivisto e corretto, potrebbe essere assegnato ad un altro conduttore, sempre che nella casella del martedì resti la scritta «Talk show».
DARIA BIGNARDI CON FEDERICA SCIARELLI E STEFANO COLETTA IN STUDIO A CHI L HA VISTO
In lista d' attesa ci sono Gianni Riotta, fortemente sponsorizzato dal premier Matteo Renzi e sostenuto dall' epurator del nuovo millennio Michele Anzaldi, e Gerardo Greco, affidabile conduttore di Agorà. Ma è il primo ad avere più chance. Il deputato del Pd, membro della Commissione di Vigilanza, tiene molto all' ex direttore del Tg1. Anzaldi è anche il cognato di Riotta - i due hanno sposato due sorelle palermitane - e con Gianni ha lavorato nella seconda serie di Milano, Italia, su Rai Tre, dove esercitava anche una giovanissima Daria Bignardi, oggi direttrice della terza rete. Un cerchio che tornerebbe a chiudersi.
In forse anche Riccardo Iacona e Milena Gabanelli. Il conduttore di Presa Diretta viene considerato un «problema» e non una risorsa, dato che le sue inchieste tendono ad andare in direzione contraria rispetto alla narrazione del premier. E lo stesso ragionamento vale per la conduttrice e autrice di Report, tanto che fra la Gabanelli e la Bignardi è già calato il grande gelo. Le due non si parlano e difficilmente lo faranno a breve.
Fra coloro che potrebbero risalire la china, rimettendo piede a Rai Tre, ci sono Serena Dandini e la sua banda, Victoria Cabello e l' attore Filippo Timi, grande protagonista di una fortunata serie su Sky. Infine, ma si tratta di un flebile sussurro, nei corridoi della Rai si fanno anche i nomi di Antonello Piroso, ex direttore del Tg de La7 e ottimo conduttore di Niente di Personale, e quello del comico Daniele Luttazzi che la Bignardi potrebbe (o forse vorrebbe) sdoganare.
2. BIGNARDI INCASSA: IL CONTRATTO VALE PIÙ DI 250MILA EURO
Valeria Pacelli per il “Fatto Quotidiano”
Tra i 260 e i 280mila euro lordi l' anno. Il contratto di Daria Bignardi , approdata alla direzione di Rai3 in pieno vento renziano, è pronto. L' emolumento - secondo quanto risulta al Fatto - sarebbe intorno a questa cifra che supererebbe di poco il tetto che in teoria fissa a 240mila euro lordi l' anno la retribuzione massima per i dirigenti pubblici.
La Rai riesce a sfondarlo dopo aver avviato a maggio del 2015 il collocamento di un bond da 350 milioni di euro: infatti tutte le norme che si sono succedute dal governo Monti (2011) in poi in materia di tetti agli stipendi pubblici hanno sempre escluso le aziende controllate dallo Stato che emettono titoli di debito quotati.
E se il contratto dell' ex conduttrice delle Invasioni barbariche è su questi livelli, non avrà la stessa fortuna il neo nominato a Rai1 Andrea Fabiano , che sconta il fatto di essere interno all' azienda pubblica. È stato promosso da vicedirettore a direttore più giovane della storia della Tv pubblica.
A differenza di Fabiano, Daria Bignardi e Ilaria Dallatana (Rai 2) vengono da altri mondi: la prima da La7, la seconda ha fondato la casa di produzione televisiva Magnolia con Giorgio Gori, ex direttore di Canale 5 e Italia 1 e da giugno 2014 sindaco di Bergamo per il Pd.
Ma le due "direttore", non sono le uniche figure di peso che, come succede spesso a ogni cambio al vertice, sono arrivate dall' esterno. In sette mesi di dirigenza targata Campo Dall' Orto , la porta di mamma Rai si è aperta a tanti che venivano da altri ambienti. Scelte che fanno storcere il naso a chi nei corridoi di Viale Mazzini preferirebbe fare maggiore selezione tra i 12mila dipendenti dell' azienda.
Una prima carrellata di esterni (per ora se ne contano una decina) è già arrivata, ma i dipendenti temono che sia solo l' antipasto. Tra gli esterni, Gabriele Romagnoli , firma di Repubblica ed ex direttore di Gq è passato alla direzione di Rai sport. Cinzia Squadrone , prima a Discovery Italia dove ha curato il brand del gruppo televisivo, prima ancora a La7, è stata nominata invece capo del marketing.
daria bignardi invasioni renziane
Responsabile da dicembre della strategia del digitale non lineare, cioè di tutte le attività sul web, social network e tv connesse del servizio pubblico è Gian Paolo Tagliavia . Sarà capo di Rai Digital, una nuova struttura che conterà un organico fino a 150 persone, dove potrebbero confluire anche una parte del personale di Rai Expo. Anche Tagliavia non è interno alla Rai: è stato infatti direttore generale di Mtv Italia dal 2008 al 2013. E sempre da Mtv, arriva anche Guido Rossi , ora capo staff del direttore generale.
A novembre 2015 è stato nominato direttore editoriale dell' offerta formativa, Carlo Verdelli, già direttore di Vanity Fair e Gazzetta dello Sport, oltre che vicedirettore del Corriere della Sera.
La direzione affari legali e societari è andata invece a Pierpaolo Cotone , che proviene da Bnl-Gruppo Bnp Paribas, dove era segretario del consiglio di amministrazione, ma vanta esperienze anche in Aeroporti di Roma e in Telecom Italia dal 2000 al 2002.
E ha lavorato in Telecom Italia anche Genséric Cantournet , militare francese con un' esperienza in Kosovo accanto alle truppe della Nato, ora capo della Direzione Security. Insomma, la Rai è un campo di battaglia e il nuovo direttore generale non vuole farsi trovare impreparato.
Altra faccenda è quella della direzione creativa della Rai. Nuova struttura dove a capo però, colpo di scena, ci è finito Massimo Maritan , già capostruttura dei palinsesti di Rai World.
Per fare nominare un interno - raccontano da Viale Mazzini - ci è voluto non poco impegno. Ma l' eccezione conferma la regola e come suo vice è stato nominato Roberto Bagatti , che arriva dalla direzione creativa di Discovery Italia.
Il Fatto ha provato a chiedere conferma delle indiscrezioni sulle cifre che riguardano il compenso di Daria Bignardi. Viale Mazzini fa sapere solo che tutti i contratti, secondo quanto previsto dalla legge, saranno resi pubblici. E comunque le spese per il trasferimento di Daria Bignardi a Roma (oggi vive a Milano) sarebbero a suo carico, senza alcuna diaria di trasferta.
DARIA BIGNARDI MATTEO RENZIBIGNARDIrenzi intervistato di nuovo da riottaMonica Maggioni con Gianni Riottadaria bignardi grande fratello
Nomine a parte, come Campo dall' Orto voglia cambiare la tv di Stato e che scelte voglia fare, è un mistero: non c' è un piano scritto comunicato ai dirigenti, ignari anche delle nomine dei direttori delle tre principali reti. E i colpi di scena potrebbero non essere finiti.