antonio d'ali repubblica

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - DALLA PAGINA TWITTER DELLA “REPUBBLICA”, EDIZIONE DI MILANO: “LECCO, ‘CADAVERE’ DI UNA DONNA ‘TROVATO MORTO’ IN AUTO SULLA RIVA DEL LAGO”. UN CADAVERE VIVO SÌ CHE SAREBBE UNA NOTIZIA! - TITOLO DAL “FATTO QUOTIDIANO”: “VITALIZI, SI SCHERZAVA: D’ALÌ E ALTRI CONDANNATI CONTINUANO A ‘RICEVERLO’”. “VITALIZI” È PLURALE, COME “D’ALÌ E ALTRI CONDANNATI”. PERCHÉ ‘RICEVERLO’, AL SINGOLARE?

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

GINO RUOZZI

Gino Ruozzi, docente di letteratura italiana all’Università di Bologna, scrive sul Sole 24 Ore: «Questo nuovo libro di saggi di Mughini mi ha interessato e mi è piaciuto per più motivi.

 

Ho cominciato dalla lettura delle trenta pagine dedicate a Gianni Celati, tra le migliori che ho finora letto». Se ha cominciato la lettura, ci pare certo che le abbia lette. Ma come faranno i lettori del Sole 24 Ore a capire se le 30 pagine sono meglio o peggio di quelle che il professor Ruozzi non ha letto? Che sarebbe poi la funzione del recensore.

 

***

heiko e ursula ursula von der leyen. 3

Daniel Mosseri sul Giornale: «Parliamo di Ursula von der Leyen, nata nel 1959 come Ursula Albrecht e sposata dal 1968 con Heiko von der Leinen». La famosa sposa bambina, già moglie a 9 anni. (Ha preso marito nel 1986. Senza contare che è nata nel 1958, non nel 1959).

 

***

Abbiamo finalmente scoperto a quale fonte si abbevera il coltissimo Mephisto Waltz per l’omonima rubrica sul Sole 24 Ore: Wikipedia, horribile dictu! Egli infatti, riferendosi al 2008, parla dell’«attentato al Taj Mahal Palace di Bombay, quando una pattuglia di kamikaze pachistani lasciò sul terreno 195 morti».

 

 

attentato al Taj Mahal Palace

È quello che riporta Wikipedia, appunto. In realtà, gli alberghi presi di mira furono due (oltre al Taj Mahal, anche l’Oberoi). E non si trattò di un solo attentato, ma di «molteplici attacchi terroristici avvenuti dal 26 al 29 novembre 2008», scrive la ben più attendibile Encyclopædia Britannica, la quale precisa che in tutto furono «uccise almeno 174 persone, tra cui 20 membri delle forze di sicurezza e 26 cittadini stranieri». Nessun riferimento alle 195 vittime citate da Mephisto Waltz.

 

L’Ansa, invece, il 29 dicembre 2008 parlò di «almeno 183 morti ed oltre 300 feriti» e il giorno seguente di «circa 170 persone». Ma, si sa, il satanasso è contento solo se può portarne all’inferno un numero maggiore.

 

***

Dalla pagina Twitter della Repubblica, edizione di Milano: «Lecco, cadavere di una donna trovato morto in auto sulla riva del lago: i rilievi della polizia». Il concetto è reiterato anche nella didascalia. Un cadavere vivo sì che sarebbe una notizia!

 

LA REPUBBLICA - CADAVERE MORTO

***

Chiara Maffioletti sul Corriere della Sera intervista Massimiliano Ossini, conduttore di Unomattina su Rai 1. La giornalista scrive: «Ha 44 anni e i suoi programmi, senza sgomitare, vanno sempre bene».

 

Tre domande dopo osserva: «Lei è anche papà di tre figli già grandi». Ossini risponde: «Hanno 24, 17 e 14 anni. Ho sempre avuto il desiderio di diventare un papà giovane ed è successo quando avevo 24 anni». Ma se il primogenito ha 24 anni, e Ossini ne ha 44, ne deduciamo che l’intervistato divenne padre a 20 anni, non a 24.

 

***

Beppe Farabegoli nella rubrica Commenti su Italia Oggi: «È bastata la provocazione di sabato scorso di una ex Iena per mandare in tilt i dem (e per fortuna dei pd, almeno Di Maio ha smentito le voci secondo cui stava per iscriversi anche lui). Poi sul caso Giarrusso è arrivato il tweet di Alessandro Gassman (“Non vi voto mai più. Adieux”) che ha gettato nell’ulteriore sconforto i dem».

 

PID-DINO GIARRUSSO

Premesso che il cognome corretto è Gassmann, è vero che l’attore ha scritto la frase in questione, ma trattasi di una castroneria che andava chiosata. Adieux significa addii (s’intitola Les adieux la Sinfonia numero 45 di Joseph Haydn). Addio, in francese, si dice adieu, composto di a e Dieu. Del resto, di Dio ce n’è uno solo.

 

***

Ilario Lombardo sulla Stampa: «Negare, negare, negare. Questa è la risposta dell’entourage di Draghi. Quasi un dovere, più che un vezzo, per personalità di potere. E dopotutto, non fu così anche quando questo giornale scrisse della telefonata di Sergio Mattarella, due giorni prima che il banchiere fu convocato dal presidente della Repubblica come successore di Giuseppe Conte?». Congiuntivo vo cercando. (Versione corretta: «Fosse convocato»).

 

***

MARIO DRAGHI COME MARCELLO MASTROIANNI MEME

Giovanna Maria Fagnani racconta sul Corriere della Sera il caso di Fabio Mazzitello, insegnante giunto dalla Calabria a Milano per occupare un posto da precario: «D’estate, quando torna a casa, aiuta i genitori. “Abbiamo una piccola attività famigliare, un allevamento di suini e bovini e un vitigno”». Vitigno? Questo sostantivo designa ogni varietà coltivata di vite (Cabernet, Barbera, Chardonnay, Pinot eccetera). Al massimo avranno un vigneto.

 

***

«Letti matrimoniali, profilattici, viagra: sigilli al night del sesso», titola il Corriere di Verona. Nel testo, La. Ted. spiega che i clienti potevano godere «da vicino dell’avvenenza di seducenti lapdancer e figuranti, 50 euro per dieci minuti di “tete a tete”». Assonanza pertinente, se la corretta grafia del sostantivo francese non fosse tête-à-tête. Nella notizia viene ripetuto per due volte che il bordello mascherato si trovava in «via Manin Faliero».

GIUSEPPE CONTE CON IL SUO CARTONATO

 

Vabbè che il patriota Daniele Manin nel 1848, dopo l’insurrezione popolare, fu nominato presidente della Repubblica di San Marco, ma il personaggio cui è intitolata la strada si chiama Marin Faliero, il doge vissuto cinque secoli prima, condannato alla decapitazione dal Consiglio dei dieci della Serenissima per aver tentato di instaurare una tirannia.

 

***

Titolo dal Fatto Quotidiano: «Vitalizi, si scherzava: D’Alì e altri condannati continuano a riceverlo». Vitalizi è plurale, come «D’Alì e altri condannati». Perché riceverlo, al singolare?

 

***

Stefano Salis sul Sole 24 Ore: «Una porta, ci dice l’artista, è sempre una soglia che conduce a qualcosa di noto o di inaspettato, di segreto o di conosciuto». Tertium non datur.

 

***

dino giarrusso

Mara Rodella sul Corriere della Sera parla di Romano Fagoni, un marito violento ucciso dalla moglie in provincia di Brescia, «descritto anche dalla figlia maggiore, 25 anni, che da tempo si è trasferita a Gardone Riviera, come un tipo burbero, autoritario, poco indulgente e affatto incline alla tolleranza». L’avverbio affatto significa interamente, del tutto, in tutto, per tutto. L’esatto contrario di quanto Rodella intendeva dire.

 

DINO GIARRUSSO NEL 2013 PER RODOTA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…