bailo bailo

A FAR L’AMORE COMINCIA MADRID – AL TEATRO CAPITOL TUTTI BALLANO RAFFAELLA CARRA’ - IL DEBUTTO DEL MUSICAL “BAILO BAILO” ISPIRATO AL FILM ‘EXPLOTA EXPLOTA’ DI NACHO ÁLVAREZ E INFARCITO DELLE CANZONI DI RAFFA È UN TRIONFO POP - TUTTO DIDASCALICO, NON PROPRIO PURA AVANGUARDIA, MA IL PUBBLICO È ENTUSIASTA – L’ORGANIZZATRICE: “ERO ANDATA A PARLARE PER FARE LA PRIMA ALLA SCALA, MI HANNO DETTO DI NO”  - VIDEO

 

Silvia Fumarola per repubblica.it - Estratti

 

 

BAILO BAILO

Alla fine si sente la voce della donna evocata per tutto il musical. Raffaella Carrà dice: «La Spagna è il mio paese, la mia seconda patria». Il pubblico applaude e si alza in piedi, sul sipario chiuso appare il suo bel primo piano, poi si apre ancora: è tempo di Rumore, i ballerini sfoggiano il caschetto biondo sfumato di fucsia.

 

Spettatori scatenati al Teatro Capitol, sulla Gran Via di Madrid, piovono coriandoli. L’amore per Raffa vince. Bailo Bailo il musical infarcito con le sue canzoni di successo non è la storia della primadonna della tv: ballerina, autrice, cantante, conduttrice. Si ispira al film Explota Explota di Nacho Álvarez, non un capolavoro, in cui Carrà appare per una manciata di secondi, vestita di rosso.

 

 

 

BAILO BAILO

Il musical con la regia di Federico Bellone, prodotto da Valeria Arzenton, come la commedia, racconta la storia di Maria che sogna di fare la soubrette nella Spagna franchista — dove i dirigenti tv misuravano i centimetri di pelle scoperta delle gambe delle ballerine: «Dodici, la gonna è troppo corta». «Decente, indecente, mi sembra una tonteria» dice la nostra eroina (Lydia Fairen), decisa a realizzare i suoi sogni nella vita. Si balla l’amore e la libertà contro tutte le censure, nel nome di una donna che della libertà ha fatto la sua bandiera.

 

BAILO BAILO

Raffaella star in Italia e regina di Spagna (quando morì nel 2021 il premier Pedro Sanchez scrisse: «La sua musica ha reso felici i nostri cuori, il suo spirito libero ha riempito le nostre anime»). Madrid le ha dedicato una piazza ed è qui che il musical — di cui è consulente artistico il compagno di vita e lavoro della Carrà, Sergio Japino — inizia il suo viaggio. Nel cast Lydia Fairen, Natalia Millan (che era tra le interpreti del film), Thomas Naim, Dani Tatai, Pepa Lucas e Chez Gutzman. Scenografia dai colori pop (come i costumi), si passa dagli studi tv anni Settanta a interni casalinghi, l’orchestra piazzata in alto come nel 2014 all’Ariston al festival di Sanremo di Fabio Fazio.

 

 

BAILO BAILO

Tutto didascalico, non proprio pura avanguardia, ma il pubblico è entusiasta: in ogni scena una canzone di Raffaella, da Rumore a Tuca tuca, da A far l’amore comincia tu a Ballo ballo, 53-53-456 a Io non vivo senza te che scatena applausi a scena aperta. Buona la prima per Bellone («Abbiamo puntato sulla censura, sulla forza di una donna di essere libera senza scadere nella banalità. Raffaella ha fatto tutto senza mai essere volgare») e l’imprenditrice Arzenton, padovana, che con Zed Live organizza spettacoli e concerti nel nord est.

 

(...) Ci sarà un tour in Sud America e speriamo di portarlo in Italia nel 2025. Ero andata a parlare per fare la prima alla Scala, mi hanno detto di no. Ho insistito. Mi è sembrato uno sgarbo alla signora Carrà. Per me poteva avere un suo senso».

BAILO BAILOBAILO BAILO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…