FEDEZ O MALAFEDEZ? "CHI": "LA CANNA OFFERTA A VANNACCI NEL PROPRIO PODCAST E’ UN ALTRO COLPO DELLA STRATEGIA DEL RAPPER. LUI DICE CHE L’ARTISTA È INCOERENTE PER DEFINIZIONE, È UNO CHE SI VENDE E DEVE CAVALCARE L’ONDA PERCHÉ NON SA MAI QUANTO DURERÀ. IL SUO TERRORE È QUELLO DI SPARIRE - FEDEZ HA CAPITO CHE OGGI L’IMMAGINE, LA REPUTAZIONE, LA VISIBILITÀ, VALGONO PIÙ DEI SOLDI, PERCHÉ QUELLI ARRIVANO DI CONSEGUENZA. TUTTI LO ASCOLTANO, LO COMMENTANO, SCRIVONO DI LUI PERCHÉ…"
Valerio Palmieri per Chi - chimagazine.it
«Chi sono io? Ogni definizione mi va stretta», diceva alcuni anni fa Jovanotti nella pubblicità di un dopobarba. All’epoca era un giovane rapper, quello di Gimme five, e conduceva Deejay television e 1, 2 ,3 Jovanotti. Poi è diventato quello di Io penso positivo, quello più engagé, che parla di Che Guevara e Madre Teresa, amico di Manu Chao (come ricordava Checco Zalone in un’epica parodia). Infine è diventato quello dei tormentoni amorosi come A te, («a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande»).
Questo per dire che un artista, negli anni, mostra diversi volti, in base al momento che sta vivendo, anche un po’ al mercato, e ama essere al centro dell’attenzione.
Questo per dire anche che la versatilità di Fedez non è un fenomeno nuovo. L’artista, per definizione, è uno che si trasforma, che segue i tempi, l’onda, soprattutto oggi. Persino Gianni Morandi è diventato il re dei social, e non c’è nessuna contraddizione: è sempre stato figlio del suo tempo e in contatto con il pubblico, una sorta di patrimonio nazionale.
ROBERTO VANNACCI FEDEZ - PULP PODCAST
Per Fedez il discorso è più complesso. Perché è un artista che nasce nell’era digitale, che senza Youtube non sarebbe stato notato dalle major, che merita solo per questo di essere una “case history”.
Fedez è stato il rapper di Rozzano che girava i centri sociali, che faceva i dissing in piazza del Duomo con i volti nuovi della scena rap, poi è diventato quello degli album “mainstream”, dei megaconcerti con l’icona di Barbara D’Urso versione “madonnina” come coreografia. È diventato il giudice di X Factor, il marito di Chiara Ferragni, quello delle canzoni strappacuore per adolescenti come Magnifico in coppia con Francesca Michielin.
Quello che, con la stessa Michielin va a Sanremo, terrorizzato, a cantare Chiamami per nome, ma anche quello che torna a Sanremo, nell’edizione di Chiara Ferragni, fa un dissing in diretta dalla Costa Smeralda (intesa come nave) e strappa la foto di un politico del Governo. Poi, la serata finale, sale sul palco e bacia Rosa Chemical.
TONY EFFE E FEDEZ - MURALE BY TVBOY
È quello che condivide la vita privata e la malattia sui social. È quello che ingaggia una guardia del corpo dalla curva del Milan, per regolare i conti con i suoi nemici/amici. È quello che fa il dissing con Tony Effe e poi li ritroveremo entrambi sul palco di Sanremo. È quello che non lascia niente di intentato, che cavalca la moda dei tormentoni estivi e sforna prima Mille e poi La dolce vita. È l’amico di Giuseppe Cruciani e Fabrizio Corona e il nemico giurato di Selvaggia Lucarelli.
È l’amico di Leonardo Del Vecchio, l’imprenditore che ha appena acquistato il Twiga di Briatore. Fedez è quello che prima fa il podcast con Luis Sal, che si ispira al pop punk dei Blink-182, poi litiga con Luis Sal e fa un nuovo podcast, Pulp podcast, ispirandosi a Joe Rogan. È quello che scrive l’inno del Movimento 5 Stelle Non sono partito, e poi loda Roberto Vannacci, lo ospita nel proprio podcast, fumandosi provocatoriamente una canna accanto a lui.
ROBERTO VANNACCI FEDEZ - PULP PODCAST
Ed è quello che andrà a Sanremo con un brano molto personale, come ha anticipato da www.chimagazine.it.
È anche quello che, dopo la separazione da Chiara Ferragni, viene fotografato con donne diverse, solo che l’ultima, non si sa se per pudore (è giovanissima e non appartiene al mondo dello spettacolo) o per richiesta del rapper, si copre il volto con la sciarpa.
Una volta il gossip si occupava di Belen e De Martino, adesso di Fedez e Tony Effe.
L’unica volta che intervistammo Fedez (aveva scritto un brano provocatorio, Alfonso Signorini (eroe nazionale), e il conduttore del Grande fratello spiazzò tutti prestandosi a comparire nel video vestito da supereroe) ci illuminò. Ci disse che l’artista è incoerente per definizione, è uno che si vende. E, aggiunse, uno che deve cavalcare l’onda perché non sa mai quanto durerà. «Solo che io lo dico». Una delle sue frasi ricorrenti: al mondo c’è un’ipocrisia che tocca un po’ tutti, “ma io lo dico”.
FEDEZ E UNA RAGAZZA MISTERIOSA - FOTO DI CHI - 1
Il suo terrore è quello di sparire. A volte, forse, anche una liberazione, ma spesso la molla per apparire. Fedez fa notizia, ne è consapevole, e questo gli piace molto. Per poi dire che i giornalisti non hanno di meglio da fare che occuparsi di lui.
Fedez ha capito, prima di molti altri, che oggi l’immagine, la reputazione, la visibilità, valgono più dei soldi, perché quelli arrivano di conseguenza. È quello che ha capito che oggi i fenomeni si bruciano velocemente. C’erano cantanti negli Anni 70 che campavano una vita con un solo singolo, oggi esce una canzone nuova al giorno. E allora bisogna avere il “piano b”, meglio se più di uno. Oggi i cantanti cambiano look, si mostrano sexy, fluidi, parlano di politica, dicono sempre quello che pensano (gli altri) in base al “sentiment”.
Fedez lo ha fatto prima di tutti, aggiungendo sempre, «solo che io lo dico». Lo stesso metro usato per commentare la nuova liaison fra Chiara Ferragni e Giovanni Tronchetti Provera. Ciascuno fa il proprio interesse, “solo che io lo dico”. E, a furia di dirlo, tutti lo ascoltano, lo commentano, scrivono di lui perché funziona. Lo facciamo anche noi. Solo che noi lo diciamo.
FEDEZ E UNA RAGAZZA MISTERIOSA - FOTO DI CHIfedez sala
FEDEZ E ROBERTO VANNACCI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIAchiara ferragni fedezfedez mr. marrainchiesta di far west su fedez e gli ultras del milanluis sal fedez