fedez guidi nirvana

GOVERNO DI POCA FEDEZ- IL RAPPER: “IL MINISTERO CENSURA LA COPERTINA DEL MIO DISCO”, LA REPLICA: “L'ARTE NON C'ENTRA, È UN PROBLEMA DI MARCHIO” - SCANZI: “COME AVREBBE REAGITO LA GUIDI CON LA COPERTINA DI 'NEVERMIND' DEI NIRVANA?"

FEDEZ COPERTINA POP-HOOLISTAFEDEZ COPERTINA POP-HOOLISTA

1. BUONCOSTUME, DUCE SÌ E FEDEZ NO

Andrea Scanzi per il “Fatto Quotidiano”

 

Il Governo Renzi ha finalmente individuato l’ostacolo che impedisce la ripresa economica: le copertine di Fedez. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha reputato la copertina del disco Pophoolista“contraria all’ordine pubblico e al buon costume”.

 

Non è quindi meritevole di tutela e tutti possono copiarla allegramente, poiché fuorilegge. Il Ministero ha però specificato che Fedez può continuare a vendere il disco, perché non verrà ritirato dal mercato: è davvero immensa la magnanimità che alberga in questi governanti.

 

FEDEZ GUIDIFEDEZ GUIDI

Lo staff del ministro Federica Guidi ha reputato un oltraggio all’ordine pubblico e al buon costume il combinato disposto “poliziotto a cavallo di pony bianco” più “Fedez che vomita l’arcobaleno”. Roba forte, anzi empia. Sommamente empia. “I contenuti del marchio, ed in particolare l'immagine di un poliziotto che sembra picchiare un personaggio che sta vomitando, sono sembrati all'Ufficio italiano dei marchi e dei brevetti come non rispondenti alla normativa che regola la tutela dei brand". Impossibile dargli torto: chi, guardando quella copertina, non prova un desiderio immediato di picchiare il primo che incontra (soprattutto se è Orfini) e invadere la Polonia?

NIRVANA NEVERMINDNIRVANA NEVERMIND

 

Poco importa se Fedez si sia lagnato: il comportamento del ministro è irreprensibile, nonché segno di saggezza smisurata. Così saggio da regalare altra pubblicità (e vendite) a un artista che il governo di cui fa parte mal tollera. Certo, in un rigurgito di pedanteria verrebbe da chiedersi come avrebbe reagito la Guidi se le fosse capitata tra le mani una copertina qualsiasi di Ozzy Osbourne o Marilyn Manson. O magari il bambino, e il pisellino, che nuotano liberi nella copertina di Nevermind dei Nirvana.

 

Come minimo si sarebbe rivolta all’Anticristo, o forse a Mario Adinolfi, che è sì meno credibile ma anche più facile da raggiungere. Verrebbe anche da chiedersi com’è che quello stesso Ministero abbia precedentemente autorizzato loghi come “Il Duce”, “Acab” e “Vomito”. E verrebbe sempre da chiedersi a quale parossismo caricaturale siamo arrivati, se la liceità di una copertina dipende dalla sensibilità di un Ministero.

festa macabra nel video di marilyn mansonfesta macabra nel video di marilyn manson

 

Sarebbero però dubbi fuoriluogo, così come i piagnistei di Fedez (“A esser buoni ha il sapore dell’ottusità retrograda e a voler essere maliziosi puzza di censura”). Il Governo ha ragione: nell’era del dito più importante della Luna, è molto più grave un artista che vomita un arcobaleno di una politica che butta spesso nel cesso la morale. E con essa il buon senso.

FEDEZFEDEZ

 

2. FEDEZ GRIDA ALLA CENSURA PER FARSI PUBBLICITA’

Pier Francesco Borgia per “il Giornale”

 

Per alzare un polverone spesso (ma non sempre) è necessaria una dose di ambiguità.
Serve insomma qualcosa che è facile fraintendere perché non chiara. Come è il caso che contrappone il rapper Fedez (all' anagrafe Federico Lucia) al ministero dello Sviluppo economico.

 

A scatenare la diatriba un disco, anzi la sua copertina. Secondo i tecnici dell' ufficio marchi e brevetti del ministero non sarebbe adatta ovvero non ha i requisiti necessari per la registrazione come marchio. Secondo il rapper super tatuato è un classico caso di censura.
 

Alla base di questo «litigio» c' è la volontà da parte dell' artista di registrare un marchio usando l' immagine della copertina del suo ultimo disco. In verità il ministero, attraverso il suo ufficio stampa, ha diramato un comunicato nel quale spiega che non di censura si tratta.

 

«Il ministero - recita il comunicato - non ha ovviamente alcuna competenza sugli album musicali. Il problema si è posto perché per la prima volta un cantante ha chiesto di registrare un marchio ( Pop-hoolista ) con il nome del disco in questione». E il marchio - che coincide in questo caso con la copertina del cd - propone l' immagine di un poliziotto a cavallo che sembra voler picchiare un personaggio che sta vomitando (e il vomito altro non è che un arcobaleno).
 

fedez 4fedez 4

E sono i contenuti di questa immagine - spiega il comunicato del ministero dello Sviluppo economico - che non sono sembrati «all' ufficio italiano marchi e brevetti rispondenti alla normativa che regola la tutela dei brand». Insomma si parla del disco o del marchio? Fedez grida alla censura: «Il ministero dello Sviluppo economico ha dichiarato fuorilegge la copertina del mio disco».
 

Un' azione quella del ministero che, spiega il cantante, «a voler essere buoni ha il sapore dell' ottusità retrograda e, a voler essere maliziosi, puzza di censura». Fedez ha anche diffuso sui social network un video in cui parla insieme con il suo legale di questa strana faccenda di censura e carte bollate, senza mai offrire, tuttavia, sufficienti chiarimenti sulla differenza tra il problema del marchio da registrare e quello legato alla pubblicizzazione del suo lavoro discografico. Il ministero, in questo senso, è più esaustivo. E il comunicato che ha tempestivamente rilasciato per ribattere alla denuncia mediatica del rapper lo dimostra chiaramente.
 

«È stato chiesto a Fedez - chiarisce il comunicato del ministero - di illustrare meglio la sua domanda di tutela del marchio: la legge prevede che abbia due mesi di tempo, prorogabili fino a sei. Nel frattempo ovviamente il suo album potrà tranquillamente circolare ed essere venduto».

 

 

 

3. MARCHIO POP-HOOLISTA: LA GUERRA FEDEZ-MINISTERO

FEDEZ NRVANA GUIDIFEDEZ NRVANA GUIDI

Francesco Oggiano per “vanityfair.it”

 

Urla alla censura da una parte. Accuse di calunnia dall'altra. La registrazione del marchio Pop-Hoolista da parte di Fedez si trasforma in una piccola guerra tra gli avvocati del rapper e il Ministero dello Sviluppo Economico. Ad aprire le danze è l'artista, che in un video su Facebook mostra la lettera appena ricevuta da parte del Ministero, con la sospensione della domanda di registrazione del suo marchio depositata a marzo. «Un’azione che, a esser buoni, ha il sapore dell’ottusità retrograda e, a voler essere maliziosi, puzza di censura», denuncia Fedez.

IL DISEGNO
Il disegno depositato è quello apparso sulla copertina del suo ultimo album, Pop-Hoolista. Sullo sfondo, un poliziotto a cavallo in assetto antisommossa che imbraccia una mazza. In primo piano, la figura di Fedez appoggiato a terra, nell'atto di «vomitare» un arcobaleno.

 

Immagini ritenute «contrarie all'ordine pubblico e al buon costume» da parte dell'Ufficio brevetti e marchi del Ministero, che ha sospeso la domanda e l'ha congelata in attesa di chiarimenti. A essere finita nelle mire dei tecnici del Ministero che valutano le domande è in particolare l’immagine del «poliziotto che sembra picchiare un personaggio che sta vomitando».


«GRUPPI ROCK HANNO FATTO DI PEGGIO»

fedez xfactorfedez xfactor

Un'interpretazione piuttosto ardita, secondo l'avvocato di Fedez, Cristiano Magaletti. «Nell'immagine, il poliziotto non manganella mica Federico. Se l'artista avesse voluto rappresentare l'atto di un pestaggio, avrebbe messo le due figure più vicine tra loro», spiega il legale a Vanity Fair.it.

 

Al momento la registrazione del marchio rimane sospesa: «È un via libera a potenziali contraffattori che vogliano vendere magliette con quel disegno», continua ancora Magaletti. «E poi, ci sono casi di gruppi rock che hanno pubblicato molto di peggio. Penso a gruppi heavy metal o come gli Ac/Dc».

 

«QUELLA REGISTRAZIONE E' SUPERFLUA»
È proprio qui, tuttavia, il corto circuito che si sarebbe registrato in questo caso. «Fedez si è autoincartato», spiegano a Vanity Fair.it fonti del Ministero dello Sviluppo Economico. «Nessun cantante prima d'ora ha mai registrato il marchio con il suo album.

 

mika e fedez call me maybemika e fedez call me maybe

Quando hanno visto la sua domanda, all'ufficio brevetti sono caduti dal pero». Primo perché secondo gli esperti del Ministero, qualsiasi copertina, disegno, musica o opera dell'ingegno non può essere censurata dall'Ufficio Brevetti, visto che rientra nella libertà d'espressione e dovrebbe essere oggetto semmai del Ministero della Cultura. «Nessuno infatti si è mai sognato di ritirare la copertina dell'album di Fedez».

«FEDEZ MAL CONSIGLIATO»
Secondo, perché la copertina è già tutelata da eventuali contraffazioni dal diritto d'autore. «Insomma, la registrazione del marchio non era necessaria, a meno di altre iniziative che non sappiamo.

 

X FACTOR FEDEZX FACTOR FEDEZ

Fedez, forse per un eccesso di zelo, forse perché mal consigliato giuridicamente, ha voluto fare "un upgrade" e registrare come marchio la sua copertina. Da quel momento, ha innescato una procedura che non c'entra con l'arte, ma si applica ai marchi come la Coca Cola, la Fiat, ecc.».

L'ALBUM CONTINUERA' A CIRCOLARE
E la legge, continuano dal Ministero, «vieta di registrare marchi che contengano immagini tecnicamente violente, come quella di un poliziotto che manganella un ragazzo»: «Di qui, la richiesta di chiarimenti».

I PRECEDENTI
Chiarimenti che il legale di Fedez può già dare. A partire dal motivo della registrazione: «Io personalmente ho richiesto e ottenuto sequestri di merchandising raffiguranti il marchio in questione - gli ultimi a Verona e Modena - solo ed esclusivamente grazie alla richiesta di registrazione del marchio oggi sospeso», spiega ancora l'avvocato dell'artista Cristiano Magaletti.

 

fedez e rocco siffredifedez e rocco siffredi

Che, a proposito di immagini violente, cita alcuni precedenti ben più gravi: «Ho esaminato alcuni marchi approvati dal Ministero: c'erano scritte come Acab (All cops are bastard), Vaffanculo, Kazzi e canguri, Duce. Che dire: forse è meglio vomitare arcobaleno».

LA MEMORIA DIFENSIVA
Da oggi, Fedez e il suo avvocato avranno due mesi di tempo per spiegare il significato del disegno in una memoria difensiva. Poi la palla ripasserà all'Ufficio Marchi e brevetti, che potrà rigettare definitivamente la domanda o concordare una modifica del disegno («Per esempio un ulteriore allontanamento delle due figure dell'artista e del poliziotto»). Nel frattempo, però, i fan stiano tranquilli. L'album continuerà a circolare.

fedezfedezfedez 5fedez 5

 

Ultimi Dagoreport

bergoglio papa francesco salma

QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? È SUCCESSO ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO DEL PONTEFICE UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - IN TALE IPOTESI, NON DOVREBBE MERAVIGLIARE IL RISERBO DELLA SANTA SEDE: I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)