UN FIGLIO? MEGLIO PERDERLO CHE TROVAJOLI!
Valerio Cappelli per "Il Corriere della Sera"
Dalla, Sordi. E adesso Armando Trovajoli. Un'altra eredità «artistica» contestata. Una vicenda poco nota, una storia segreta e dolorosa. Viene svelata da uno dei cinque figli che il musicista ebbe da cinque donne diverse. Howard Andrew Rugantino, nato nel 1963 dal primo matrimonio con Anna Maria Pierangeli, l'attrice scomparsa a 39 anni a Beverly Hills, nel 1971, dopo una carriera di alti e bassi e una vita sentimentale sotto i riflettori (Kirk Douglas, James Dean).
Il testamento sarà aperto domani a Roma. Trovajoli è autore di celebri colonne sonore (Riso amaro, Nell'anno del Signore, Ieri, oggi, domani, Riusciranno i nostri eroi). Un patrimonio che solo per i diritti d'autore potrebbe valere almeno un milione di euro l'anno. à morto a 95 anni il 28 febbraio. «Mio padre - dice Howard che vive a Londra e nel cui nome risuona il successo della celebre commedia di Garinei & Giovannini -, è sempre stato molto riservato sulle vicende familiari. Solo nel 2005, e per caso, ho scoperto che oltre a Piergiorgio, nato dal suo secondo matrimonio con Maria Paola, e a Marina, avevo anche altri due fratelli: Graziella, che oggi ha circa 74 anni, e Maurizio che ha tre anni più di me e che è stato riconosciuto solo dopo un lungo iter giudiziario».
Marina, nata nel 1954, è morta nel 2000, era nata dalla relazione che Trovajoli ebbe con Silvana Puntieri, relazione finita due anni dopo la nascita di Marina. Il padre non aveva mai parlato della ragazza.
Nel 1979 Marina si fece dare da lui un milione di lire assicurandolo che sarebbe andata negli Usa per disintossicarsi. Ma la ragazza scomparve. Howard continua il suo sfogo: «Quella che dobbiamo affrontare non è solo una questione di patrimonio ma di principio. Amareggia il fatto che nessuno di noi sia stato avvertito dall'aggravarsi delle condizioni di salute di nostro padre e della sua morte. Io l'ho saputo da un sms di un amico. Non lo vedevo dal 2005, quando mi disse: "Prima di morire, tirerò fuori gli scheletri dall'armadio"».
Maria Paola è basita. Chiede rispetto: «Non è mancato un uomo qualunque ma un grande amore, dopo 41 anni e oltre di matrimonio. Sono disperata. Era un uomo mite che camminava strisciando lungo i muri per non farsi notare». Poi richiama, è tesa, ferita: «Se c'è qualcuno che per manie di protagonismo o problemi di equilibrio può fare dichiarazioni false, al contrario di me che starò sempre zitta, non mi interessa».
Howard in passato ha convissuto con voi... «L'abbiamo allevato, mandato nelle migliori scuole, non mi faccia dire altro. à tutto scritto nel testamento». In pochi sapevano dei cinque figli da cinque donne: «Ha vissuto 95 anni, ha avuto la sua vita prima di incontrarmi». «Sono sentimentalmente irrequieto, in realtà sono un inguaribile timido che ha cercato nelle donne comprensione e amore», disse una volta.
Con la Pierangeli la rottura fu violenta. Doveva scrivere le musiche di Ciao Rudy!, la commedia con Mastroianni protagonista, ma le liti erano ricorrenti e Trovajoli passava le notti davanti al pianoforte, incapace di scrivere una nota. Si era già complicato la vita nel 1968 per il mancato riconoscimento del figlio Maurizio, sua madre Mirella Pettinari, faceva l'indossatrice. Trovajoli aveva due grandi amori: il jazz («è femmina, è come una bella donna, come fai a dirle di no?») e la moglie Maria Paola, donna forte, spigolosa, generosa, protettiva: «Con lei ho trovato la pace che inseguivo da anni», confidò un giorno. Una delle sue musiche più fortunate comincia così: Aggiungi un posto a tavola che c'è un amico in più. All'orizzonte, solo parenti nemici e aride questioni economiche.
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