emanuele filiberto spaghetti

FINALMENTE ANCHE EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA HA INIZIATO A LAVORARE: “SONO ANDATO A LOS ANGELES PER VENDERE SPAGHETTI. HO ACQUISTATO UN FURGONE A BORDO DEL QUALE PREPARO E SERVO PRIMI PIATTI GOURMET FATTI CON LA PASTA FRESCA”

Da Chi

 

EMANUELE FILIBERTO VENDE SPAGHETTI A LOS ANGELESEMANUELE FILIBERTO VENDE SPAGHETTI A LOS ANGELES

«Sei mesi fa sono venuto a Los Angeles per un evento e mi sono accorto che c'erano in giro tanti furgoni che vendevano cibo messicano e orientale. Erano belli, colorati e affollatissimi. Ho notato che non ce n’era però nessuno che vendesse pasta italiana. Così ho progettato e fatto realizzare un camioncino dove posso preparare pasta fresca e poi cucinarla con i sughi della nostra tradizione. Così è nata la mia nuova iniziativa che ho ribattezzato "Prince of Venice", principe di Venezia, il titolo nobiliare che mi ha dato alla nascita mio nonno, re Umberto II». 

EMANUELE FILIBERTO VENDE SPAGHETTI A LOS ANGELESEMANUELE FILIBERTO VENDE SPAGHETTI A LOS ANGELES

 

Così il principe Emanuele Filiberto di Savoia, racconta in esclusiva al settimanale Chi (in edicola da mercoledì 6 luglio) la sua nuova impresa commerciale. Il nipote dell'ultimo re d’Italia si è infatti trasferito in California e gira per Los Angeles con un furgone attrezzato nel quale prepara, coadiuvato da uno chef italiano, piatti di pasta fresca da asporto. Il suo furgone, ribattezzato "principe di Venezia", è già diventato un fenomeno di costume.«Mi hanno già invitato a uno show televisivo simile al nostro Unomattina», spiega a Chi Emanuele Filiberto. «In realtà il mio progetto è ambizioso: voglio dare vita a un marchio di riferimento del settore fast food gourmet della pasta fresca.

EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIAEMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA

 

A settembre metterò in strada altri due furgoni. L'olio e la farina li prendo in Italia, ma i pomodori, il basilico e la verdura me li procuro sul posto a km zero. Gli americani, soprattutto a pranzo, non vogliono andare al ristorante, vogliono mangiare in modo rapido e consumare il pasto magari su una panchina, in un parco. Io offro loro un prodotto di qualità degno dei migliori locali italiani di Los Angeles dove un primo costerebbe 30/35 dollari. Io per 15 dollari propongo fettuccine fresche scampi e vongole e per 16 le linguine ai tartufi. Ho accanto a me in questa avventura uno chef di rango: Mirko Paderno che ha lavorato all'Avalon a Beverly Hills»

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