carlo federico grosso

FINO ALLA FINE - MATTIA FELTRI E L’ULTIMA GRANDE ARRINGA DELL’AVVOCATO CARLO FEDERICO GROSSO NEL PROCESSO STRALCIO SULLA TRATTATIVA STATO-MAFIA, IMPUTATO CALOGERO MANNINO: "IL PROFESSORE ERA ARRIVATO A PALERMO LA DOMENICA SERA. ERA GIÀ SOFFERENTE. DURANTE LA NOTTE ERA STATO MALE. PUR DI ANDARE IN TRIBUNALE, CI SI FECE PORTARE IN SEDIA A ROTELLE E… - LUNEDI’ L’AVVOCATO GRAZIA VOLO GLI HA COMUNICATO L’ASSOLUZIONE DELL’EX MINISTRO, LUI HA RISPOSTO: “E ADESSO SONO IN PACE”. E' MORTO LA NOTTE SUCCESSIVA" - L'AUDIO DELL'ARRINGA

Mattia Feltri per “la Stampa”

 

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Dovete farvi una cortesia, andare nell'archivio online di Radio radicale, la sempre benedetta Radio radicale, e recuperarvi l'audio dell'ultima grande arringa del nostro amato Carlo Federico Grosso. I lettori di questo giornale conoscono la scienza del professore e chissà se ne conoscono l'onestà, una parola così vana che se ancora ha un senso è l'onestà verso sé stessi. Sentitevi quell'arringa, è dello scorso 20 maggio, processo stralcio sulla trattativa Stato-mafia, imputato Calogero Mannino, l'ex ministro democristiano in mano alla giustizia da venticinque anni, e sempre assolto.

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Il professor Grosso era arrivato a Palermo la sera prima, domenica. Era già sofferente. Durante la notte era stato male e la mattina non si reggeva sulle gambe. Pur di andare in tribunale, ci si fece portare in sedia a rotelle. «Vorrei chiedere a questa corte un piacere, cioè se fosse possibile per me parlare da seduto». La voce era incerta, affaticata. Poi prese vigore, lo riperse. Era la passione nell' interezza, l' appassionarsi e il patire. Era come se la volontà sfidasse il corpo, e per un po' prevalesse.

 

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Dopo quarantasette minuti, fu concessa una pausa e poi il professore parlò per un' altra mezzora abbondante. Al termine dovettero ricoverarlo. Gli esami non aggiunsero molto a quello che si sapeva, se non quanto la situazione si fosse complicata. Lunedì scorso l' avvocato Grazia Volo, che con Grosso ha condiviso la difesa di Mannino, ha telefonato a Torino: Carlo, ce l' abbiamo fatta, Mannino è stato assolto. «Sono felice, Grazia, sono felice, molto felice. E adesso sono in pace». E' morto la notte successiva.

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