sanremo elisa morandi

FOTTITENE E CANTA! IL RAP È MORTO, VIVA IL POP! NELLA MELASSA SANREMESE IN CUI PREVALE IL MOOD MAHMOOD-DEPRESSIVO, LA SORPRESA DARGEN, MORANDI GEGHEGÈ CHE OGGI SEMBRA NUOVO, RETTORE DIROMPENTE E FABRIZIO MORO CON UN PEZZO PERFETTO PER IL FESTIVAL MA CHE RICORDA "IL MIO AMICO" DI MORANDI - IN TESTA C'E' ELISA DIRETTAMENTE DAL REGNO DI FROZEN. ANA MENA ULTIMA: A FEBBRAIO 2022 UN PEZZO ESTIVO COME DUECENTOMILA ORE È COME BUCARE LA GOMMA SUL RETTILINEO FINALE: TUTTI TI PASSANO DAVANTI - VIDEO

 

 

 

 

Paolo Giordano per il Giornale

mahmood blanco

 

Poi uno dice che il Festival è da vecchi. Tutt' altro. Se gli spettatori non sono mai stati così giovani (e basta leggere i dati per capirlo) il motivo è soltanto uno: la musica. E, al di là della stucchevole polemica sul presunto outing, la coppia Mahmood e Blanco è lo specchio di ciò che accade.

 

mahmood blanco 33

Rappresenta il nuovo dizionario della musica popolare, come conferma pure la Sisal che li vede tra i favoriti. Dopo l'ondata rap stile invasione delle cavallette che fanno piazza pulita, la melassa «urban» garantisce un codice espressivo più universale, buono per i piccoli club di tendenza ma anche per le grandi platee tv.

 

Non a caso loro due sono stati i più votati della prima serata e saranno per tutta la settimana tra i più applauditi, convincendo stampa specializzata, giurie varie e telespettatori demoscopici o no.

 

Una volta si diceva: la musica in tv funziona solo se ci sono Al Bano o Bobby Solo o comunque qualche ultrasettantenne di lungo corso e grande memoria. Ora è esattamente il contrario: se in tv ci sono Mahmood e Blanco oppure Sangiovanni oppure Achille Lauro, gli ascolti crescono, si dilatano, occupano social e on demand, streaming e piattaforme varie. Vent' anni fa quasi tutti chiedevano la chiusura definitiva del Festival, quella patetica sagra del vecchiume in bianco e nero.

mahmood blanco

 

Ricordate i titoloni sul Sanremo anacronistico da mandare in pensione? Oggi molti, specialmente nel settore musicale, sarebbero contenti se ce ne fosse uno al mese. Non c'è nulla di più giovane di uno spettacolo che determina tutti gli spettacoli del futuro prossimo venturo. Di uno show che spiega come saranno gli show da qui a venire. Il Sanremo di quest' anno è musicalmente lo spartiacque definitivo tra futuro e passato remoto.

 

Dopo un purgatorio lungo decenni, dalla direzione artistica di Baglioni in avanti il Festival di Sanremo è cambiato più velocemente di un'alleanza dei Cinque Stelle. È diventato attuale, ha mollato la nostalgia per sedersi al timone delle tendenze. Ecco, quali sono? Beh senza dubbio il rap si è un po' appassito, anzi ha traslocato e ora lo troviamo dappertutto, tranne che dov' era prima. Anche qui ce n'è poco e preso a piccole dosi nel brano di Highsnob e Hu oltre che in altri.

vardone dargen

 

dargen

Dopo lo tsunami Måneskin, funziona la riscoperta, consapevole oppure no fa lo stesso. Gianni Morandi è quasi geghegè come sessant' anni fa ma oggi sembra nuovo.

 

Con Al di là del mare Massimo Ranieri (che l'altra sera è inciampato in una delle sue peggiori performance sanremesi di sempre) avrebbe potuto essere vincente anche nel 1970, eppure oggi non sembra vecchio. Invece i ritmi in levare e quelli sudamericani ormai meritano una sosta ai box perché basta grazie, ne abbiamo sentiti troppi in questi anni. Prendete Giusy Ferreri: ha una voce enorme e selvaggia che brani come Miele appiattiscono. Oppure Ana Mena così bella e vocalmente dotata da essere quasi imbattibile sulla carta, però a febbraio 2022 un pezzo estivo come Duecentomila ore è come bucare la gomma sul rettilineo finale: tutti ti passano davanti. Perciò, a prescindere dal risultato finale, vincono le grandi canzoni.

amadeus elisa

 

Quella di Elisa, ad esempio. La sua O forse sei tu è probabilmente da inserire nel manuale del concorrente perfetto di Sanremo: ha un bel testo, una ottima costruzione armonica ed è cantata come pochi altri potrebbero fare. Idem Fabrizio Moro con la (quasi identica come titolo) Sei tu: la ascolti e riconosci la cifra di questo artista poliedrico che sfugge la popolarità un tanto al chilo, ma ha un pubblico di una fedeltà estrema. Se non vince, Moro ci arriva vicino, vedrete. In poche parole la rifondazione di Sanremo è sul punto di equilibrio perfetto.

 

Ditonellapiaga con Rettore sono una novità piacevole e dirompente per chi è nato e cresciuto con la musica liquida che sgorga dalle piattaforme streaming. Idem Achille Lauro, che è favoloso ma déjà-vu per chi ha più di quarant' anni ed è cresciuto con Iggy Pop o Marc Bolan o, manco a dirlo, Renato Zero. Per capirci, dopo 72 anni Sanremo è più nuovo di prima e, in qualche modo, rappresenta l'eterna gioventù della musica. Aldo Grasso ha scritto che «Sanremo è sempre un passo avanti: al Mattarella bis oppone l'Amadeus tris». Però i conduttori passano, la musica resta e adesso Sanremo ha ritrovato il passo giusto per dettare la linea. Come settant' anni fa.

ana menaana mena

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...