UN CALCIO NEL SEDERE A PLATINI: FRANCE FOOTBALL SGANCIA LA BOMBA: “COMPRATA L’ASSEGNAZIONE AL QATAR DEL MONDIALE 2022” - UN VORTICOSO GIRO DI MILIONI, ORCHESTRATO DA PLATINI, SAREBBE DIETRO I 14 VOTI CON I QUALI, IL 2 DICEMBRE 2010, IL QATAR SCONFISSE GLI STATI UNITI, FERMI A 8 - IL DOSSIER “QATARGATE” TIRA IN BALLO ANCHE SARKOZY - I SOSPETTI SCATENATI DAGLI INGLESI - DIMISSIONI IN VISTA PER IL BOSS DELL’UEFA?

da Lettera43.it

Altro che semplice sospetto. A incastrare il Qatar per aver comprato l'assegnazione del Mondiale di calcio del 2022 è spuntato un dossier di 20 pagine di France Football. Che ora chiede a gran voce di procedere a una selezione per decidere un nuovo Paese ospitante.
Nell'inserto dal titolo Qatargate, la rivista sportiva ha accusato infatti Doha di aver corrotto i membri dell'esecutivo della Fifa per farsi assegnare la fase finale del torneo di calcio in programma tra nove anni.

NEL MIRINO 14 VOTI DELLA FIFA.
Nel mirino ci sono ben 14 voti che il 2 dicembre 2010 consentirono al Qatar di superare la concorrenza degli Stati Uniti dopo quattro votazioni (14-8 la decisione finale in favore di Doha). In lizza per il Mondiale del 2022 c'erano anche Australia, eliminata dopo il primo voto, Giappone, fuori al secondo turno, e Corea del Sud, esclusa alla terza votazione.
Secondo quanto scritto da France Football, nel dossier risultano coinvolti, oltre alla Fifa, anche le federazioni di Francia ed Emirati Arabi. E pure il presidente dell'Uefa Michel Platini, considerato addirittura una delle menti che ha organizzato la strategia per premiare il Qatar.

LE MANOVRE DI MICHEL PLATINI.
La rivista francese, infatti, ha sostenuto che l'ex giocatore della Juventus abbia gestito le negoziazioni per la compravendita dei voti dei membri dell'esecutivo della Fifa. Inoltre France Football ha precisato di essere a conoscenza di un incontro tra Platini e l'ex presidente della Francia Nicolas Sarkozy.
«Sono stato invitato da Sarkò», ha detto il presidente dell'Uefa, «e il presidente francese mi ha detto che avrebbe votato per il Qatar». Però, l'ex juventino ha anche precisato: «Sarkozy sapeva che il mio voto sarebbe stato indipendente».
Peccato, però, che poi al momento decisivo per assegnare il Mondiale, Platini abbia poi scelto di appoggiare lo stato medio-orientale. «Era il momento giusto per fare il torneo in quella parte di mondo», aveva detto il presidente dell'Uefa.


In realtà il dossier di France Football è solo l'ultimo atto di una vicenda che aveva destato sospetti sin dall'inizio. I primi a storcere il naso per la decisione di assegnare il Mondiale al Qatar erano stati gli inglesi, che dopo aver ottenuto l'Olimpiade del 2012 avrebbero voluto ospitare il torneo di calcio.
A irritare gli inglesi era stata però la decisione della Fifa di assegnare il Mondiale 2018 alla Russia (la candidatura dell'Inghilterra era stata esclusa alla prima votazione). Così la commissione Media, cultura e sport della House of commons britannica aveva aperto un'inchiesta nel 2011, anche a seguito di uno scoop del Times, secondo cui all'interno della Fifa ci furono degli episodi di corruzione, tanto che alcuni rappresentanti del comitato esecutivo avrebbero chiesto ai promotori della candidatura inglese 3 milioni di sterline in cambio del voto.

RESPINTE LE ACCUSE DAL QATAR.
L'inchiesta aveva però portato alla sospensione di Issa Hayatou, vicepresidente della Fifa del Camerun, e all'ivoriano Jacques Anouma, numero uno della confederazione calcistica africana, accusati di aver messo in vendita il voto per il Qatar per 1,5 milioni di dollari.
All'epoca lo sceicco qatariota Hamid bin Kalifa Al Thani aveva rispedito al mittente le accuse, definendole false e tendenziose.


IL 14% DELLE RISORSE DI PETROLIO.
Ma sulla scelta del Qatar ci sono altre ombre. Il Paese è grande come l'Abruzzo ed è il più piccolo ospitante di un Mondiale con i suoi 2 milioni di abitanti.
Dalla sua, però, c'è la ricchezza, visto che Doha detiene il 14% delle riserve petrolifere del mondo. E ospitare il Mondiale significa, oltre alla ribalta internazionale, avere un giro d'affari di 30 miliardi di dollari. Motivi sufficienti per fare di tutto per di avere il torneo di calcio.

 

ANGELA MERKEL ESULTA IN TRIBUNA DIETRO DI LEI MICHEL PLATINI platini michelil Qatar si aggiudica i mondiali IL QATAR SI AGGIUDICA IL MONDIALE QATAR qatar

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA”. MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...