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“DOPO L’OPERAZIONE AL CUORE ALBERTO CASTAGNA FU ALLONTANATO DA ME, MA NON CI SIAMO MAI VERAMENTE LASCIATI” - LA VERSIONE DI FRANCESCA RETTONDINI A 20 ANNI DALLA MORTE DEL GIORNALISTA – “DOPO LA LUNGA DEGENZA, LUI DECISE DI TORNARE A CASA DALL’EX MOGLIE, LASCIANDOMI COSÌ CON UN DOLORE ANCORA PIÙ IMMENSO DI QUELLO SOFFERTO DURANTE LA MALATTIA. ALBERTO HA CAPITO COSA AVESSERO FATTO GLI ALTRI “SCAVANDO” UNA DISTANZA TRA NOI E, AL CONTEMPO, QUANTO IO…” - COSA RISPONDE LA EX MOGLIE PUCCI ROMANO?
Anticipazione da Oggi - www.oggi.it
Sono passati 20 anni da quando, il 1° marzo 2005, Alberto Castagna, è morto a 59 anni. Francesca Rettondini, che per tanti anni gli era stato accanto lavorando insieme a lui anche in programmi di successo come Stranamore, Cuori e Denari, Bellissima, in un’intervista pubblicata nel numero del settimanale OGGI in edicola da domani, ricorda:
«Ho impiegato dieci anni per riprendermi dopo la sua scomparsa: non vuol dire dimenticarlo ma almeno allontanare i ricordi più dolorosi. Era molto preparato, intelligente, però era anche “ruspante”, spumantino e questo era il lato che mi piaceva di più. Ridevamo molto insieme: lui era un “battutaro”.
Il suo piacere più grande era trovarsi la sera con gli amici a cantare, e lui suonava anche, o divertirli al ristorante con le barzellette. Alberto era un intrattenitore in tv e fuori».
alberto castagna francesca rettondini
Poi arrivarono i problemi di salute: «Nel 1998, dopo un’operazione che aveva rimandato a lungo, subì una complicazione importante: rottura di un doppio aneurisma all'aorta toracica. Da lì interventi su interventi che lo hanno messo a dura prova. Sono sempre stata al suo capezzale giorno e notte…».
Solo che a un certo punto le fu impedito di andarlo a trovare: «Da un momento all’altro Alberto non mi vide più e io sono sicura che si fosse chiesto dove fossi finita. Dopo un lungo periodo sono riuscita con un escamotage a mettermi d’accordo con la nostra collega e amica Doriana Patanè, che riuscì ad andare a trovarlo con scritto sul palmo della mano “Franci ti ama”, così da rincuorarlo e fargli sapere che io ero sempre vicino a lui. Quando è stato dimesso dopo la lunga degenza, però, lui decise di tornare a casa dall’ex moglie, lasciandomi così con un dolore ancora più immenso di quello sofferto durante la malattia.
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Dal canto mio, quando ho avuto modo, gli ho fatto vedere tutti i ritagli di giornale conservati nel periodo di ricovero e innumerevoli quaderni su cui scrivevo in continuazione. Grazie a questo Alberto ha capito col tempo cosa avessero fatto gli altri “scavando” una distanza tra noi e, al contempo, quanto io tenessi a lui. Non ci siamo mai veramente lasciati, c’era un bene sincero e profondo… Finché non ha avuto quell’emorragia interna la sera del 1° marzo 2005».
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francesca rettondini e kiki foto di bacco
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