1- LA FRASE DEL GIORNO! “QUANDO I FIUMI SONO IN PIENA GLI STRONZI VENGONO A GALLA” 2- TRA POCHE SETTIMANE, CON “APRITI SESAMO”, BATTIATO PROPORRÀ UN NUOVO ALBUM 3- “NON C’È NULLA CHE MI INTERESSI MENO DEL PREGIUDIZIO ALTRUI. ALLA MIA ETÀ, POI, NON MI MUOVE PIÙ NEANCHE UN CAPELLO. O MI VUOI COSÌ O ME NE VADO E FORSE, TI MANDO ANCHE A FARE IN CULO… NON SEI BRAVO PERCHÉ VENDI 25 MILIONI DI DISCHI E IL GUSTO È UN FATTORE DEL TUTTO PERSONALE. CERTI CANTANTI, POI, SOPRATTUTTO SE BELLOCCI, SONO GIUDICATI PER QUEL QUID CHE ABBIAMO TRA LE GAMBE E NON PER L’ARTE” 4- RATZINGER SAREBBE DOVUTO ANDARE A MILANO A PIEDI PER LE ESEQUIE DEL CARDINAL MARTINI

Malcom Pagani per il "Fatto quotidiano"

Per emanciparsi dall'incubo delle passioni: "Adesso faccio solo questo, all'epoca lo cantavo, dilettandomi in altre direzioni" volare non basta. Per i 67 anni di Franco Battiato, in ascesa velocissima da Milo, il trasporto aereo nazionale ha nutrito ieri rispetto relativo: "Tipica giornata di un paese al limite del sopportabile. Alitalia ha annullato la tratta mattutina tra Catania e Milano. Così mi sono imbarcato con un'altra compagnia, ma dopo un minuetto su pista durato un'ora, una voce ci ha imposto di scendere: "Problemi tecnici".

Il cielo ha qualche cosa di infernale, ma a terra, tra i pronipoti di sua maestà il denaro, Battiato ha ritrovato la leggerezza di ogni gravità permanente. "Ora sono in macchina, l'acustica somiglia a un vento di guerra, ma sono felice. Quando senti di ricevere dall'alto un aiuto esagerato, le miserie scivolano via come affluenti".

Tra poche settimane, con titolo in bilico tra la caverna neoplatonica e la Persia "Apriti sesamo", Battiato proporrà un nuovo album, 10 canzoni. Nell'attesa chiuderà i 3 giorni di festa del Fatto, domenica sera, a Marina di Pietrasanta, in concerto con l'arte che da 40 anni, traversando gli sguardi in cui si intravede l'infinito, non ha smesso di affinare. Un'esibizione. Una comunità. I re del mondo disprezzano i troni.

Ricorda il primo palco?
Anni ‘70, Parco Lambro, a Milano. Uno dei pochi posti in cui potevo cantare. Il pubblico era un branco di squali. Sentiva odore di affare ti massacrava.

Domenica sera non accadrà.
Sono contento di venire, ma non ho idea di chi incontrerò. Ormai non mi aspetto più niente. Mi sento in cammino. Un percorso di studio che fa di me un uomo diverso.

Migliore?
Credo di sì, non posso sostenere di essere completamente soddisfatto, né uguale a 10 anni fa. Mi sto evolvendo, cambiando gesti, umore e attitudine nei confronti di chi mi circonda.

Oggi Battiato non ha nemici?
Buddha parla dei tre veleni che opprimono l'uomo. L'attaccamento alle cose, l'ignoranza e l'avversione. Io non odio nessuno, al limite mi annoio. Sogno il dialogo con chi la pensa diversamente da me, a patto che ci si elevi, non rimanendo su una piattaforma circolare, dove alla fine, si torna sempre al punto di partenza.

Lei ha fatto molta strada.
Al princìpio sperimentavo. Erano anni terribili, i '70. Dominava l'ideologia, bastava uno stemma della Coca-Cola per scatenare reazioni inconsulte.

Oggi?
Siamo all'apologia del marchio. Lo schema si è ribaltato.

Bertoncelli scrisse che lei era estremo, che la gente la rincorreva furibonda.
Balle, anche se capisco che raccontare la mia parabola colorandola d'assurdo, diverta. In realtà ho sempre avuto un mio pubblico, ma sul palco, planava una truppa eterogenea.

In che senso?
Usavo una radio a onde corte che poi sintonizzavo su un canale di musica classica. Filtravo il segnale nel mio sintetizzatore e capitò così che in un concerto strozzai artificialmente un soprano che cantava un'aria chiudendo progressivamente il volume del filtro.

E il pubblico?
Sapevo che non poteva apprezzare, ma reagivo all'omologazione . Non c'è nulla che mi interessi meno del pregiudizio altrui. Alla mia età, poi, non mi muove più neanche un capello. O mi vuoi così o me ne vado e forse, ti mando anche a fare in culo. (Ride)

Lo scontro era un'eventualità. De Gregori, al Palalido, rischiò grosso.
Ci passai anch'io. Diecimila persone, altrettanti fischi. Così, per reazione usai gli oscillatori dei miei sintetizzatori tra i 7.000 e i 10.000 hertz. Non si distinguevano più dissenso e parole. Yuri Camisasca era ammirato.

Quando tocco a Yuri?
Salì, si sedette come gli indiani. Non iniziò neanche.

La critica?
A Napoli accompagnai Toni Marcus. Una jam session violentissima, devastatoria. Loro erano figli dei fiori, io offrivo schegge musicali di pazzia pura. Sui giornali, non ebbero pietà: "Battiato ha rovinato completamente l'atmosfera di Marcus".

Improvvisa, l'approvazione.
Mi mise in crisi. A San Giovanni Valdarno, assediato da 20.000 fan, tornai in albergo. Mi svegliai, c'era gente in camera. Il portiere aveva fatto entrare i curiosi per vedere "il mostro che dormiva". Mi strappavano i vestiti di dosso, valutai il ritiro.

Poi?
Sviluppai una poetica diversa e il plebiscito si placò.

Vivere a un'altra velocità?
Non sei bravo perché vendi 25 milioni di dischi e il gusto è un fattore del tutto personale. Certi cantanti, poi, soprattutto se bellocci, sono giudicati per quel quid che abbiamo tra le gambe e non per l'arte.

Il sesso.
L'ordinaria uccisione di troppe donne dipende da una pulsione bestiale. Da un animale che pensa di essere proprietario dei genitali altrui. Ma come ti permetti, brutto cretino?

Fatti non foste a viver come bruti?
Ho messo il verso in una canzone del nuovo disco. I tempi della crisi sono duri. Quando i fiumi sono in piena gli stronzi vengono a galla. Per fortuna mi difendo. Ho pochi contatti con l'esterno, imparo da libri scritti migliaia di anni fa. Se analizziamo le cose, ci accorgiamo di una verità assoluta.

Quale Battiato?
Tutto è legato Alberi, sassi, fiumi, animali e naturalmente gli esseri umani. Come scrisse David Bohm: "Avevano ragione i mistici, non ce ne siamo mai accorti".

Latita anche la Chiesa.
Prenda le esequie del Cardinal Martini. Ratzinger, in un momento simile, sarebbe dovuto andare a Milano a piedi.

Invece?
Ha evitato. Vedrò il film di Bellocchio. Non mi sono dimenticato di certe facce che parlavano di Eluana. Dicevano cose orribili

Lei si piace?
Mi auguro sempre di elevarmi. Di ascoltare un esempio alto, per potermi considerare cretino. E non un idiota per ritenermi intelligente. Sono in movimento. Rispetto a 10 minuti fa, sono già cambiato. Certo, poi l'umanità deve arrivare alla liberazione finale. All'immobilità.

Proprio tutti?
Anche quelli del Pdl.

 

 

Franco Battiato Franco BattiatoFRANCO BATTIATOmonda22 franco battiatoFranco Battiatofranco battiato 002 lapbattiato GIOVANEbattiato GIOVANEbattiato

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME