ferragni abbate

A FERRAGNI E FUOCO – IL MARCHESE FULVIO ABBATE DEMOLISCE LA SIGNORA FEDEZ: "UNA HOSTESS DI TERRA CHE FA RIMPIANGERE I TEMPI DELLE RAPPRESENTANTI FOLLETTO: LA SUA STORIA  SEMBRA SUGGELLARE CHE IL CUORE NON È PIÙ ZINGARO, IL CUORE È BANCOMAT - VIENE DA DOMANDARSI SE C’È PIÙ OSCENITÀ NELLE BAMBOLE DA RIFFA O PIUTTOSTO NELLA VISIONE DEL..."

ferragni

Fulvio Abbate per www.linkiesta.it

 

Chiara Ferragni svolge la professione di hostess di terra. Non è però ancora chiaro in quale stand dell’attuale fiera campionaria spettacolare la ragazza sia esattamente impegnata. Rete o non rete. Dov’è insomma ubicato il suo showroom. Sia detto citando i versi di Boris Vian, cioè “senza passione né interesse”, ma personalmente impiego notevole fatica a piazzarla in un qualsiasi reparto del già menzionato complesso fieristico delle merci presenti e future, coda infinita, metti, dell’Expo milanese di pochi anni fa. Rete o non rete.

 

Se solo poi provo a sforzarmi e a richiedere informazioni agli altri visitatori, tutti lì a vorticare come me, i dépliant in mano o tra i denti, subito mi tornano in mente le sue meravigliose colleghe trascorse, non meno standiste, personale ausiliario di qualche tempo fa, cominciando dalle leggendarie del parmigiano: divisa blu e sorriso pronto, davanti alla forma spaccata in due, offerto al visitatore occasionale insieme, appunto, al mozzicone di formaggio prontamente, garbatamente, dolcemente, docilmente porto alle labbra di quest’ultimo con lo stiletto a goccia, insieme a un “Prego, gradisce un po’…?” Incanto perduto.

FULVIO ABBATE

 

Insomma, giro e rigiro da più di un’ora tra i padiglioni, ho visto di tutto, pagode e piscine, pavoni e ruspe, cannoni e bombe a mano, parka e mutandine tattiche, profilattici al kiwi e perfino opossum con il pigiamino verde mela, eppure di lei, Chiara Ferragni, non riesco davvero a rinvenire traccia. Non c’era neppure al banco profumi o al reparto vinili risorti, ma neanche tra gli scaffali del balsamo per capelli, neanche lì dove ritenevo comunque di beccarla, pensa un po’. Rete o non rete.

 

Intanto che continuo a cercare, ritrovo nella memoria perfino le maschere del cinema “Tiffany” di viale Piemonte, le stesse che rammento solenni e sorridenti, torcia in mano, nella mia tarda infanzia palermitana, tailleur spezzato beige e marrone, T in canutiglia dorata ricamata a mo’ di fregio sulla bustina, quasi come le ausiliarie della 7a Armata di Patton, ebbene, pure queste mi sembrano più reali, in possesso di un destino, di autentica narrazione sentimentale e soprattutto topografica, di quanto non mi accada con Ferragni Chiara. Ma lavorerà davvero qui dove ci troviamo tutti, o ce la siamo semplicemente sognata? Rete o non rete.

 

ferragni fedez

Mi torna ancora in mente di quando un amico, Piero, disse che alla fiaschetteria di via Marconi, a offrire campioncini agli invitati, c’era Claudia Cardinale, così ci precipitammo, ovviamente non era vero, si trattava della “Signorina Claudia” (sic), così segnata sul volantino azzurro pubblicitario, a distribuire bottigliette mignon della grappa “Libarna”, dell’amaro “Gambarotta”, del “Centerba 72 Toro” e infine del “Mateus”, terribile rosé che tuttavia furoreggiò tra gli aspiranti tossici sempre della mia città di allora, eppure, nonostante l’inganno, trovammo la ragazza Claudia ugualmente meravigliosa, perfino più adatta all’occasione dell’ex Angelica del “Gattopardo”, benché fosse una ventenne venuta fino in centro città da Falsomiele, quartieri dove le strade hanno nomi degli astri, delle costellazioni o d’animali fuggiti dagli zoo, ciononostante, l’ho detto, la signorina Claudia era splendida splendente. E senza neppure rete.

FULVIO ABBATE

 

Tutti questi umanissimi esempi di colleghe hostess di terra ben preparate per dire che noi, al di là d’ogni remora di stile e perfino commerciale, continuiamo a ignorare in quale reparto di questa post-Rinascente ormai immateriale rilevata da un esercito delle centododici scimmie che hanno tutte la stessa faccia, metti, di Cara Delevingne, la vostra Chiara Ferragni sia impiegata, meglio, assunta da se stessa. Rete o non rete.

 

Mettiamola però in termini di empatia: potrà mai lei misurarsi in questo senso con le umanissime dimostratrici a domicilio dell’aspirapolvere “Folletto”? Senti suonare, accosti la pupilla allo spioncino e già ti sembra di intravedere il verde della livrea del prodotto certificato, apri, accogli il biglietto da visita offerto da mani degne dell’Annunciata di Antonello da Messina, prometti che prenderai in considerazione l’acquisto dell’ultimo modello, il “VK220 S”, o magari dell'aspirabriciole, o addirittura del “VK 122”, che sarà pure rigenerato, tuttavia funziona che è una bellezza e ha perfino la garanzia di due anni, così quando lei va via, mentre richiudi la porta alle sue spalle, provi un senso di struggimento per gli occhi della ragazza e per l’ingiustizia del lavoro precario, per il simbolo del Folletto stesso.

CHIARA FERRAGNI E AMICHE A IBIZA

 

Già, ma Chiara Ferragni a che piano della nostra expo lavora, rete o non rete? Un attimo! Magari adesso c’è da immaginarla a casa con il suo compagno, nel loro appartamento simile alla fiera del mobile, lì fare il gioco del tiro al peluche? Quanto al suo ragazzo, padre del loro cucciolo Leone, eccolo che avanza, bavaglino di tatuaggi al collo, proprio lui, Fedez, rapper ormai da vetrina di gioielleria di cronografi, “Bella ciao, bella ciao, ciao, bella ciaone” e ancora “comunisti col Rolex!” e altre amenità da pensiero ormai spianato, altro che complesso, pensiero più che liquido, pensiero diarrea, insieme sembrano avere realizzato lo showroom della famiglia con prenotazione obbligatoria, dove perfino il piccino talvolta è utilizzato come fosse uno stand, se infatti provi a guardarne gli scatti che amorevolmente i genitori mettono sui social, Facebook, Instagram o Twitter, viene da domandarsi se c’è più oscenità nelle bambole da riffa che nelle case dei poveri meridionali inurbati finiscono a gambe e trine aperte al centro del letto o piuttosto nella visione del loro bimbo vestito da sponsor?

chiara ferragni, regina di ibiza

 

E intanto la domanda è ancora intatta, rete o non rete, stiamo da un’ora girando dentro questo cazzo di expo e ancora nessuno che ci indichi lo stand dove si possa reperire Chiara Ferragni. In questi casi, la nostalgia diventa un obbligo, per non dire che il passato ci soccorre sempre nei momenti bui, e tuttavia, intanto che arranchiamo sulle scale mobili, accanto alla standista del parmigiano e alla signorina Claudia, sembra anche riaffacciarsi l’immagine di un’altra hostess benemerita, la stessa dello spot “Campari” che Fellini volle piazzare in uno spot con Silvia Dionisio, direte che il passato non c’entra nulla con la nostra contemporaneità, aggiungendo che adesso è il glamour a contare, sia pure nella sua forma immateriale, e dunque lo spettacolo dell’hostess di terra Chiara, del marito rapper da gioielleria di Porto Cervo e del figlioletto faccina da lista movimenti bancari già a pochi mesi è cosa buona e giusta, perché siamo comunque il paese dove certi tarri, per dirla in milanese, mettevano l’adesivo Ferrari, se non la decalcomania con il cavallino rampante, pure ai cruscotti delle Fiat 127.

chiara ferragni 3

 

Per farmi entrare in testa cosa sia esattamente il concetto di glamour, il compianto pittore Mario Schifano citava sempre una canzone di Bob Dylan, un brano proprio matrimoniale, dunque perfetta anche per l’imminente cerimonia nuziale che nel caso della nostra hostess di terra e del compagno avrà luogo nella città barocca di Noto in Sicilia, “Wedding Song”, che a un certo punto, buttando all’aria ogni remora, dice esattamente: “Ti amo più del denaro e più delle stelle là in alto”. La storia di Chiara Ferragni sembra suggellare esattamente tutto questo, il cuore non è più zingaro, il cuore è bancomat.

chiara ferragni, regina di ibiza chiara ferragni, regina di ibiza chiara ferragni 4CHIARA FERRAGNI CON LEONE CHE VOMITACHIARA FERRAGNI NELLA VASCA CON FEDEZfedez chiara ferragniCHIARA FERRAGNI E FEDEZ A LETTOchiara ferragni 2chiara ferragni 3LA CAMERA DEL PUPO CHIARA FERRAGNI FEDEZ chiara ferragnichiara ferragni, regina di ibiza chiara ferragni, regina di ibiza chiara ferragni, regina di ibiza

Ultimi Dagoreport

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...