gregoraci preghiera gf vip

TUTTI I SALMI FINISCONO IN BORIA - FULVIO ABBATE: “SI SAPPIA CHE AL “GRANDE FRATELLO VIP” SI PREGA CON TRASPORTO E CRISTIANA CONVINZIONE. ACCADE A NOTTE INOLTRATA. ELISABETTA GREGORACI RACCOGLIE IN PREGHIERA I SUOI FEDELI, COME IN UNA GITA AL SANTUARIO. UNA PREGHIERA RIGOROSAMENTE CATTOLICA CON POSSIBILI FUGHE NELL'EDUCANDATO NEW-AGE. SALMI SINCRETICI, DA RELIGIONE ULTERIORE, PERFINO GLAMOUR, DALLA QUALE SI SPANDE LA LUCE DEL “BILLIONAIRE”, ACCOMPAGNATA DALL’APPARIZIONE DI CRISTO-BRIATORE, DISPENSATORE DI BENEFIT”

Fulvio Abbate per Dagospia

 

GF VIP - LA PREGHIERA DI ELISABETTA GREGORACI

Nel caso ai più fosse sfuggito, si sappia che al “Grande Fratello Vip” si prega con trasporto e cristiana convinzione, forse anche olistica, diportistica. Accade a notte inoltrata, prima che le luci della Casa siano spente dall’Entità che governa il Gioco, celata dietro gli specchi, le stesse lampade che la contessa Patrizia De Blanck, forte della propria verve di donna di mondo, ebbe così a bollare: “Sembrano i fari di Dachau!”. Ecco che d’abitudine Elisabetta Gregoraci, nell’esatto istante che segue il termine dell’estenuante giornata condominiale, raccoglie in preghiera i suoi fedeli, quasi d'imperio, come in una gita al santuario. Accade nella “stanza arancione”. Nulla a che vedere con la toccante “camera verde” del film omonimo di Truffaut, si sappia anche questo.

 

FULVIO ABBATE

Parliamo, va da sé, di una preghiera rigorosamente cattolica tuttavia con possibili stroboscopiche fughe nell'educandato new-age, tra ciglia finte, maschere struccanti, pigiami di seta, cuoricini appuntato sulle testiere dei letti. Salmi sincretici, da religione ulteriore, forse perfino glamour, dalla quale si spande, idealmente, la luce del “Billionaire”, accompagnata dall’altrettanto virtuale apparizione di Cristo-Briatore, dispensatore di grazia munifica, materiale, purezza dei benefit. Sembra infatti che Gregoraci sia circonfusa proprio da quel chiarore smart, pare ancora che i residenti maschi della Casa ne ammirino le virtù, il fatto stesso che sia stata toccata dalla grazia degli agi giunti da un signore che consente alla propria donna di sentirsi regina, molto di più, Cleopatra a Montecarlo.

 

GF VIP - LA PREGHIERA DEI CONCORRENTI

Si raccolgono in preghiera inginocchiati, accovacciati, accroccati, sprofondati, convinti sui piumoni dello sponsor, dapprima un “Padre nostro che sei nei cieli…”, recitato con convinzione, con enfasi, palpebre socchiuse, mani giunte, quasi ad affermare che il divino, il sacro, abbracciano ogni angolo di mondo, figuriamoci se mai escluderebbero il “Grande Fratello Vip”, sebbene si tratti di mondanissimo format televisivo Endemol-Mediaset.

 

PATRIZIA DE BLANCK FULVIO ABBATE

È una preghiera assoluta e insieme, temo, scaramantica, in filigrana rivolta addirittura a un’entità superiore: il Signore dei miracoli impossibili, Salvatore dalle “nomination”, quel Dio che rende “immuni”. Categorie ludiche assimilabili al tema della sopravvivenza all’interno del guscio prefabbricato della Casa, così da concedere al graziato la possibilità di raggiungere nuove occasioni, ulteriore possibilità di litigare su uova e yogurt, fino alla vittoria, abbozzare perfino davanti al familismo analfabeta del fratello del calciatore Balotelli che risponde piccato davanti all'evidenza dell'oscenità maschilista da spogliatoio pronunciata dal consanguineo.

 

Una preghiera parrocchiale sotto casa e insieme sincretica, un po’ come certi rituali dell’Africa già dominata dai francesi, dove perfino la Citroën “Ds Pallas” della moglie del governatore, nella trance, assume un significato taumaturgico, riappare come presenza mariana.

GF VIP - LA PREGHIERA DI TOMMASO ZORZI

 

Subito fuori, lungo ciò che Pasolini definiva “l’elegiaca Tuscolana”, è notte, sembra così che la preghiera debba seppellire sotto un manto celeste le maldicenze, le liti, gli equivoci, gli scazzi, gli “urli” scimmieschi, l'ipocrisia, l'analfabetismo civico e civile, l'indifferenza verso la cultura ad esclusione della paccottiglia pop, le banalità pronunciate dal "timballo umano" dei concorrenti, sputati, smozzicati e ancora urlati nel corso della giornata; una preghiera che dimostri, in fondo in fondo, quanto i prescelti del “Grande Fratello Vip” abbiano “un’anima”, e poco importa che fino a un istante prima si siano contesi due-tre uova da riservare altrimenti ai muscoli dei signori Pretelli e Zelletta.

 

elisabetta gregoraci

Questi ultimi, mansueti, agnus dei, si raccolgono ora nuovamente intorno a Eli, così come le pecore evangeliche farebbero con l’asino Balthazar nel capolavoro di Robert Bresson, con la differenza che il Gfvip nulla ha a che fare con le parole del sacro, assomigliando tutto, semmai, a una soap guatemalteca.

 

Se fosse però un ex-voto, in alto, figura salvifica e salvatrice, troveremmo proprio la Gregoraci, così come Pasolini volle Silvana Mangano come Madonna nella ricostruzione giottesca del suo “Decamerone”, allo stesso modo, o quasi, il Gfvip si fa bastare l’ex signora Briatore.

 

gregoraci

Ciò non toglie che la nostra starebbe ugualmente bene su un ex-voto di Dino Buzzati, lo scrittore che meglio d’ogni altro è riuscito a raccontare gli abissi del desiderio sessuale nel romanzo “Un amore”, e non è questo un riferimento ai tormenti del supplice Pierpaolo rispetto alla Cleopatra che “non gliela darà mai” (cit.). Implacabile, su Twitter, tale Chià, assidua del programma, chiosa: “Non ho capito che cosa si contempla nel quarto mistero: il ritorno di Elisabetta a Montecarlo?” All’occorrenza, c’è anche il rosario che Gabriel Garko ebbe a donare a Adua-Rosalinda giungendo dolente nel giardino della Casa per confessarsi infine gay.

gregoraci gregoraci

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...