IL LAVORO DEL FUTURO? DARE LEZIONI PRIVATE AI FIGLI VIZIATI E TONTI DEI MILIARDARI - PER I TUTOR A HONG KONG CI SONO OFFERTE FINO A 1 MILIONE DI DOLLARI L’ANNO

Enrico Franceschini per ‘La Repubblica'

"Cercasi Pigmalione per imparare letteratura, storia, matematica, scienze, filosofia, e ottenere l'iscrizione a Oxford. Salario annuo 122 mila sterline". Centocinquantamila euro all'anno, 12.500 euro al mese, per dare lezioni private? L'offerta di lavoro apparsa recentemente sulle pagine del Times di Londra veniva attribuita a un anonimo "studente arabo", ma non era uno scherzo. E' la prova che un nuovo mestiere sta affermandosi in Gran Bretagna, negli Stati Uniti, negli altri paesi d'Occidente e nelle economie emergenti: il "tutor".

Un vecchio mestiere, in realtà, quello dell'istitutore che insegnava a corte ai figli di re, principi e aristocratici di tutta Europa, ma modernizzato dal marketing e adattato alla scuola di massa. Basti dire che, secondo una recente stima, coloro che fanno questo lavoro nel Regno Unito, a tempo pieno o part-time, sono più del doppio di quelli che insegnano nelle scuole: oltre un milione di tutori contro 442 mila insegnanti.

Alcuni sono universitari che danno ripetizioni ad allievi più giovani per mantenersi durante gli studi, altri sono giovani attori, ballerine, cantanti, artisti, che trovano più facile dare qualche lezione privata alla settimana piuttosto che fare il cameriere per arrotondare i guadagni in attesa di avere eventualmente successo nella propria arte. Ma molti sono tutor di professione. Gli uni e gli altri contano ormai su agenzie bene organizzate che li indirizzano verso un mercato in espansione.

Come principali clienti hanno l'élite, o meglio i figli dell'élite: i ragazzi e ragazze che, a Londra e a New York, a Ginevra e a Singapore, a Mosca e a Shangai, frequentano scuole private da 30-40 mila euro di retta al mese. Un'istruzione così costosa dovrebbe loro bastare, ma non è così o almeno non sempre.

«Se un genitore investe mezzo milione di euro per mandare un figlio a una buona scuola privata, dalle elementari al liceo, non vuole rischiare che l'esperienza si concluda con voti insufficienti per accedere alle migliore università», spiega al Financial Times Matt Bardin, un insegnante inglese fondatore della Veritas Tutors, agenzia internazionale di lezioni private.

Per queste lezioni "su misura", come gli abiti confezionati dai sarti di Savile Row, i prezzi sono stellari: 500-1000 sterline l'ora. Possono includere la residenza a domicilio presso lo studente e arrivare alle 122 mila sterline annue dell'inserzione del Times, o anche più: a Hong Kong ci sono offerte fino a 1 milione di dollari l'anno e Bardin ha mandato alcuni dei suoi insegnanti a dare lezioni per tutta l'estate su yacht privati di miliardari.

Non c'è sempre bisogno di spostarsi fisicamente, però: l'ultima tendenza sono le lezioni via Skype, «in fondo preferibili, perché causano meno frustrazioni», dice il fondatore
della Veritas.

Naturalmente la lezione media, a Londra come altrove, costa molto meno: 40-100 sterline l'ora (50-120 euro). E se uno studente vuole spendere ancora meno c'è il tutore digitale, siti Internet a cui collegarsi via Skype 24/7, cioè 24 ore su 24, 7 giorni alla settimana, da qualunque parte del mondo, per lezioni "alla carta", non occorre prenotare, si paga all'ora o addirittura al minuto (25-50 euro l'ora il prezzo tipico), per farsi aiutare a fare i compiti, preparare un esame, una verifica.

Di certo c'è che l'istitutore privato sta vivendo un boom senza precedenti. «Dovrà essere altamente intelligente, erudito, culturalmente versatile e pronto a seguirmi nei miei viaggi», diceva l'inserzione da 122 mila sterline del Times.

Sembra il ritratto del professor Higgins, il tutore di "Pigmalione", la celebre commedia di George Bernard Shaw da cui è stato tratto "My fair lady". Solo che nel film l'allievo era la fioraia Eliza Doo-little (Audrey Hepburn). Qui è il figlio di uno sceicco.

 

tutor privati tutor privati tutor privati tutor privati tutor privati tutor privati jpeg

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”