francesco gabbani

GABBANI, THE DAY AFTER - ''LA CANZONE, PER QUANTO DIVERTENTE E ORECCHIABILE, IN FONDO È SERIA. IRONIZZA SUL MODO IN CUI VIVIAMO NOI OCCIDENTALI, SULL’ATTRAZIONE PER LE DISCIPLINE ORIENTALI. FACCIO AUTOIRONIA ANCHE SU ME STESSO" - LA PRIMA COSA CHE FARÀ QUANDO TORNA A CASA? ‘LA LAVATRICE’

 

 

Silvia Fumarola per la Repubblica

 

francesco gabbani svalutationfrancesco gabbani svalutation

La maschera da gorilla e le lacrime sul palco. Il provinciale di successo Francesco Gabbani, 34 anni, di Carrara, sembra il fratello minore di Marco Columbro, sguardo divertito, baffetti, stesso sorriso. È lui il trionfatore con un motivo, Occidentali’s karma, che già dalla prima sera era entrato nella testa di tutti, con quei passi di danza un po’ Bollywood e un gorilla come partner. Non è figlio dei talent, l’anno scorso è venuto a Sanremo tra i Giovani e ha vinto con Amen, subito un tormentone.

 

francesco gabbani francesco gabbani

«Quest’anno» dice con pudore «se non fossi stato in gara avrei votato Fiorella Mannoia. Mi sono inginocchiato davanti a lei in segno di rispetto, perché ancora non mi sembra vero di aver condiviso il palco. Mi sembra incredibile di essere arrivato prima di lei». Un vincitore formato famiglia: il fratello Filippo, batterista, è coautore del brano, il padre Sergio ha un negozio di strumenti musicali e non ha dubbi: «Francesco non farà la star».

 

Gabbani, come si sente?

«Frastornato. Davvero non me l’aspettavo».

 

Ma come, hanno cantato tutti subito “la scimmia nuda”, “Panta rei”… 

francesco gabbani   2  francesco gabbani 2

«Non è detto che il gradimento della canzone corrisponda al risultato della classifica, per me era già una vittoria la reazione del pubblico».

 

Ora diranno che ha rottamato una generazione di cantanti.

«No, no, non ho rottamato nessuno ».

 

L’idea del balletto del gorilla com’è nata?

«Volevo aggiungere un elemento per divertire e sdrammatizzare. Ma la canzone, per quanto divertente e orecchiabile, in fondo è seria. Ironizza sul modo in cui viviamo noi occidentali, sull’attrazione per le discipline orientali. Faccio autoironia anche su me stesso».

 

francesco gabbani     francesco gabbani

Non ha temuto che la scimmia le rubasse la scena?

«Ma no, era un modo per attirare l’attenzione, poi spero che le persone si concentrino sulla musica e il testo».

 

Suo padre sottolinea che è un artista e non nasce coi talent.

«È vero, la musica è sempre stata la mia passione. Da quando ho scoperto che potevo scrivere canzoni è stata la costante della mia vita. Vivere di musica è complicato, i risultati non arrivavano, ma non ho mai mollato».

 

Ha un rapporto forte con la famiglia?

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«Fortissimo. Devo tanto a mio padre per il dna musicale, ma anche a mia madre, che mi ha sempre appoggiato. Mi hanno insegnato i valori dell’educazione e il rispetto per gli altri. La lezione che nella vita bisogna impegnarsi è servita. Mio fratello condivide la mia passione, è coautore di Occidentali’s karma, come batterista è un talento».

 

Andrà all’Eurofestival a maggio?

FRANCESCO GABBANI NICOLA SAVINO DOPOFESTIVALFRANCESCO GABBANI NICOLA SAVINO DOPOFESTIVAL

«Sì. Ma ora la mia priorità è finire l’album, e mi auguro di partire con l’attività live, la dimensione più appagante».

 

De Filippi, lodando Mannoia, ha detto che i grandi devono andare a Sanremo. Condivide?

«Certo, il Festival si sta confermando un grande appuntamento per la nuova musica italiana, indipendentemente dal risultato».

 

Sa che la proclamazione del vincitore è stata seguita dall’80% del pubblico tv?

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«Bestiale. Non riesco a realizzarlo o forse è meglio non pensarci».

 

Questo Sanremo ha segnato la svolta, ma l’anno scorso aveva vinto con “Amen”.

«Il palco mi ha fatto più paura quest’anno. Si avvicinava la settimana del festival ed ero sereno, arrivato il momento della prima esibizione ero tesissimo, forse perché ero stato promosso nella categoria Big. Condividere il palco con Ron, Mannoia, Masini, artisti con cui sono cresciuto, mi ha fatto sentire la responsabilità ».

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Musicista e showman: il modello è Elio delle Storie tese?

«È un gruppo che rispetto ma non è il mio genere musicale preferito, mi sembra un paragone estremo, azzardato. C’è ironia nelle cose che faccio, forse posso essere avvicinato a lui solo per quello».

 

Oggi cosa si aspetta?

«Mi piacerebbe che le persone venissero a vedermi dal vivo. Mi ritrovo volentieri a suonare la chitarra, com’è successo per Susanna nella serata delle cover».

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Com’è il Festival dietro le quinte?

«E chi lo vede? Lo segui poco e male, fissi gli schermi ma non senti l’audio, c’è parecchia frenesia. Ti chiedi: sono davvero nel backstage di Sanremo?».

 

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Il rapporto con Carlo & Maria?

«Con Maria è stato esclusivamente sul palco, con Carlo è nato un legame grazie alla vittoria dello scorso anno. Ha pure fatto fare la mia imitazione al Tale e quale show. Gli sono grato per avermi arruolato nella categoria Big».

 

Gli autori che ama?

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«Tutti quelli che mi hanno emozionato. Sono atipico, non seguo un genere. Scrivendo in italiano ho un occhio di riguardo per i grandi cantautori, un nome fra tutti Battiato, che oltre al talento artistico mi affascina per il percorso di vita, lo studio, la dimensione mistica».

 

Sa che dall’apparizione col maglioncino arancione, il web l’ha incoronata sex symbol?

«Non ne so niente: ma è sicura? Mi documenterò ».

 

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La prima cosa che farà quando torna a casa?

«La lavatrice».

 

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