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GERRY SCOTTI, L’ACCENDIAMO? "AL LICEO MI DISCRIMINAVANO PERCHÉ MIO PADRE FACEVA L’OPERAIO. MA QUESTO MI HA AIUTATO A DIVENTARE QUELLO CHE SONO" – LA BOTTA AI "PRODOTTI DELLA TV MODERNA, NATI SOLAMENTE COME VOLTI…” – E POI SPIEGA IL MOTIVO PER CUI SI COMMUOVE SPESSO A “TU SI QUE VALES”

gerry scotti

Franco Grilli per il Giornale

 

Gerry Scotti torna a condurre Chi vuol essere milionario e nel mezzo di questa nuova sfida si confida con il settimanale Chi, parlando anche del suo passato e della sua infanzia. Il noto conduttore di Mediaset, appena uscito da una seguitissima stagione di Tu si que vales, non si nasconde e rivela anche dettagli più privati della sua gioventù. A quanto pare, gli anni dell'infanzia sono stati momenti anche difficili per Scotti. Che ricorda con dolore i pregiudizi dei professori per il lavoro del padre. "Al liceo mi discriminavano perché mio padre faceva l’operaio", racconta il conduttore. "Mi ha aiutato a diventare quello che sono".

GERRY SCOTTI

 

Gerry Scotti e Maria De Filippi

 

Se il passato non si può certo cambiare, è del presente e del futuro di Scotti che si può parlare. Oltre a Chi vuol essere milionario, come detto, c'è l'esperienza con Tu si que vales. Qui ha imparato a conoscere e apprezzare Maria De Filippi, anche lei giurata nel seguitissimo talent di Mediaset. "La sua capacità è quella di lavorare con i sentimenti - racconta Gerry - per questo con lei mi commuovo spesso".

 

Meno lunsinghiero, invece, il commento di Scotti per i conduttori di oggi. Insomma, le nuove leve non sembrano piacere molto a un uomo che ha fatto la storia della tv. I "prodotti della tv moderna" sarebbero incapaci di gestire davvero da soli un programma perché "sono nati solamente come volti, tirati fuori dal ruolo di ospiti". L'accendiamo?

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