bernie casey

IL CINEMA DEI GIUSTI - UN ALTRO GIGANTE DEL CINEMA DI GENERE SE NE VA. HOLLYWOOD E IL MONDO DELLA “BLAXPLOITATION” PERDONO BERNIE CASEY, 78 ANNI, ATLETA, STAR DEL RUGBY, POETA E PITTORE, CON UN FISICO IMPRESSIONANTE, 1,98 M PER 100 CHILI, CHE LO PORTÒ NATURALMENTE ALLO SPORT E AL CINEMA

BERNIE CASEYBERNIE CASEY

Marco Giusti per Dagospia

 

Un altro gigante del cinema di genere se ne va. Hollywood e il mondo della Blaxploitation perdono Bernie Casey, 78 anni, atleta, star del rugby, poeta e pittore, con un fisico impressionante, 1,98 m per 100 chili, che lo portò naturalmente allo sport e al cinema. Anche se il pubblico più giovane lo ricorderà come il primo Felix Leiter nero della saga di James Bond in Mai dire mai, o in film più recenti, come La rivincita dei nerds, Trappola in alto mare, Il seme della follia di John Carpenter, la sua grande stagione è quella della Blaxploitation negli anni ’70.

BERNIE CASEY BERNIE CASEY

 

Lì, con pettinatura afro, vestiti assurdi, la pistola sempre in mano e battute pesantissime, “Kiss my ass, funky faggot!”, fu protagonista di piccoli capolavori del genere come Hitman, diretto da George Armitage, sorta di rapido remake nero di Get Carter, dove recita a fianco di un’altra superstar nera come la prosperosa Pam Grier, o Cleopatra Jones di Jack Starrett, che lo vede come uomo di Tamara Dobson, o nel ben più delirante Dr Black and Mr Hyde di William Crain, dove si sdoppia da scienziato a vampiro albino.

 

BERNIE CASEY  BERNIE CASEY

Anche se i registi della Blaxploitation sono quasi tutti bianchi, è difficile trovare nel cast attori bianchi, se non in piccole parti di cattivi. In realttà Bernie Casey, nato a Wyco, Virginia, nel 1939, avrebbe preferito studiare, dipingere, è stato un buon pittore, e scrivere poesie, riuscirà anche a pubblicare dei libri, piuttosto che praticare sport e fare cinema. Ma gioca, pagatissimo, sei stagioni da professionista nel football americano, 1961-66, nei San Francisco 49ers, e altre due nei Los Angeles Rams.

BERNIE CASEYBERNIE CASEY

 

Smette quando lo chiama Hollywood. Prima nel western Le pistole dei magnifici 7 di Paul Wendkos, dove è uno dei sette a fianco di George Kennedy, poi nel notevole tick… tick… tick… esplode la violenza di Ralph Nelson, uno dei primi film sugli scontri razziali negli anni ’60, a fianco della star nera Jim Brown, anche lui ex campione sportivo trasferito di peso al cinema.

BERNIE CASEY   BERNIE CASEY

 

Nessuno ha mai visto il curioso Black Charlot di Robert Goodwin, che lo vede protagonista, e che dovrebbe essere un piccolo film d’impegno civile, mentre lo ricordiamo bene in un ruolo di vittima dei vigilanti fascisti nel capolavoro di Martin Scorsese, America 1929: sterminateli senza pietà o Boxcar Bertha, prodotto da Roger Corman.

 

Sono i fratelli Corman, Roger e Gene, a portarlo nel genere dilagante della Blaxploitation dove fa un po’ di gavetta, in Pistola nera spara senza pietà di Robertg Hartford-Davis con Jim Brown, per poi diventare protagonista in Hitman di George Armitage come il killer Tyrone Tackett.

BERNIE CASEYBERNIE CASEY

 

E’ questa la sua grande stagione. Quando finirà il genere, lo ritroveremo in ruoli più o meno riusciti in qualche buon film, come L’uomo che cadde sulla terra di Nicolas Roeg con David Bowie o Trappola in alto mare o Il seme della follia.

 

O nella curiosa parodia dei tempi della Blaxploitation I'm Gonna Git You Sucka, diretto e interpretato nel 1988 da Keenen Ivory Wayans, dove vengono richiamati molti dei divi del genere, come Isaac Hayes, Antonio Fargas e Jim Brown, e dove Bernie Casey ha un ruolo importante, il vecchio boss John Slade. Ma quel mondo, anche riletto dai giovani registi neri, è già davvero lontano. 

BERNIE CASEYBERNIE CASEYBERNIE CASEYBERNIE CASEY

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?