gimme danger jarmusch iggy pop

GIMME DANGER! - JIM JARMUSCH RACCONTA L’INFERNO DELL’AMICO IGGY POP: “QUESTO DOCUMENTARIO ME LO SONO FINANZIATO DA SOLO. E SOLO DOPO AVER SPESO OLTRE QUARANTAMILA DOLLARI HO REALIZZATO: “ODDIO, ORA NON POSSO PIÙ NEANCHE PAGARE L’AFFITTO” - VIDEO

 

Arianna Finos per “la Repubblica”

JARMUSCHJARMUSCH

Iggy e io. In divisa nero jeans, inconfondibile chioma bianca e occhiali sfumati, il regista Jim Jarmusch consegna al Festival e al mondo il suo personalissimo ritratto dell’amico James Newell Osterberg Jr., e di come si è trasformato in Iggy l’iguana.

 

Per la presentazione di Gimme Danger – si vedrà oggi – l’icona punk è arrivata a Cannes, direttamente da Parigi dove ha inaugurato alla French paper gallery una mostra itinerante di foto scattate durante la registrazione dell’ultimo album Post pop depression, uscito a marzo.

 

Il documentario - frutto del sodalizio tra i due amici ventennali: Iggy Pop è comparso da attore nei film di Jarmusch Dead Man e Coffee and cigarettes - si annuncia come una cronaca d’autore della storia degli Stooges.

 

IGGY POPIGGY POP

Racconta il contesto in cui il gruppo è emerso da un punto di vita musicale, culturale, politico e storico. Le avventure e le disavventure nella ricerca della loro ispirazioni, le ragioni dietro le loro sfide commerciali e l’eredità che lasciano al mondo della musica.

 

Com’è nato il documentario?

«Con Iggy siamo amici da tanto, tanto tempo. Otto anni fa, eravamo insieme, mi chiede: “Perché non fai un film su di me, e sugli Stooges? Se qualcuno dovesse, dannazione, dovesse fare un film su di noi, vorrei che fossi proprio tu”. E io ho risposto: “Amico, mi stai chiedendo di fare un film sugli Stooges? Perché se è così per me cominciamo domani”. E lui: “Fratello, mi piacerebbe. Sì. Voglio che lo faccia tu questo film”.

jim jarmusch adam driver patersonjim jarmusch adam driver paterson

 

 

Perché Iggy sa quanto amo gli Stooges. Così abbiamo iniziato a preparare questo film e ho iniziato a finanziarmelo da solo. Solo dopo aver speso oltre quarantamila dollari ho realizzato: “Oddio, ora non posso più neanche pagare l’affitto”. Così mi sono fermato, ho girato Solo gli amanti sopravvivono, e poi ho continuato ad andare avanti con Gimme Danger e a girare contemporaneamente Paterson. Alla fine li ho portati entrambi al festival. I film, le mie passioni: musica e poesia».

 

In “Paterson” c’è una specie di promozione di “Gimme Danger”: quando il protagonista trova una stupenda foto di Iggy Pop appesa dietro il bancone del pub.

«Guarda che Iggy Pop c’è stato veramente, nella cittadina di Paterson, in New Jersey. È stata un’autopromozione involontaria, quasi involontaria. Trovare quella foto è stato un caso, ma mi succedono spesso strane connessioni con persone ed eventi. Fa parte dell’armonia della vita ».

 

Che tipo di documentario è?

«Non convenzionale, certo. Non racconto solo la vita di Iggy, la mia è una lettera d’amore al gruppo».

IGGY POPIGGY POP

 

Perché ha scelto come titolo “Gimme danger”, è la sua canzone preferita?

«Amo quella canzone, le parole... È bellissima. Ed è un titolo che non puoi non trovare perfetto, calzante, quando conosci la storia degli Stooges e dell’inferno attraverso cui sono passati. C’è una parte nel film in cui la sorella minore dei fratelli Ron e Scott Asheton, Kathy, racconta: “Quando la band sfondò i miei fratelli erano distrutti, pieni di droga.

 

GIMME DANGER- 6GIMME DANGER- 6

Avevano solo 24 anni, la sera rientravano a casa in condizioni tremende. La verità è che ricordo quanto ero felice del solo fatto che i miei fratelli quella sera erano tornati a casa, ancora una volta, vivi. Ero felice anche solo di questo”. Gli Stooges hanno sperimentato ogni tipo di esperienza pericolosa. Un grande titolo, quindi, Gimme danger.

 

C’è anche un’altra canzone, Your pretty face is going to hell, che adoro, ma qualcun altro aveva già fatto biopic su Iggy e aveva usato questo titolo. Durante la lavorazione avevamo scelto come titolo provvisorio We will fall, che era una canzone del primo album, ma mi sembrava troppo negativo.... No, doveva essere Gimme Danger! ».

GIMME DANGERGIMME DANGER

 

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…