laura cioli

UN ''ESPRESSO'' AMARISSIMO - GIORNALISTI DEL SETTIMANALE IN RIVOLTA: L'EDITORE VUOLE CHIUDERE IL SITO E TAGLIARE DEL 30% GLI STIPENDI DEI GIORNALISTI: ''NEL CORSO DEGLI ULTIMI 10 ANNI LA REDAZIONE DELL''ESPRESSO' È STATA FALCIDIATA, DIMEZZATA NEL PERSONALE, E L'AZIENDA NON HA AVVIATO ALCUN SERIO PIANO DI RILANCIO''

 

http://espresso.repubblica.it/

LAURA CIOLI

 

Oggi il management del gruppo Gedi, editore dell'Espresso, ha comunicato al comitato di redazione la volontà di applicare a tutta la redazione un contratto di solidarietà che comporterebbe un taglio del 30 per cento degli stipendi dei giornalisti, e alla chiusura di fatto del sito Internet del giornale.

 

Un sito che in questi anni ha pubblicato autonomamente decine di scoop e fatto da cassa di risonanza alle notizie esclusive del nostro settimanale.

 

Nel corso degli ultimi dieci anni la redazione dell'Espresso è stata falcidiata da tagli e prepensionamenti, tanto da essere stata più che dimezzata nel personale. Il giornale ha subito anche pesanti riduzioni alla foliazione e al budget. Contestualmente l'azienda non ha mai avviato alcun serio piano di rilancio e di investimenti.

 

marco damilano

Negli ultimi 63 anni, L'Espresso è stato protagonista della storia giornalistica, politica e culturale di questo Paese, permettendo al Gruppo e ai suoi azionisti di registrare notevoli profitti. In un momento storico in cui L'Espresso e l'informazione sono sotto attacco, l'assemblea dei giornalisti respinge in maniera categorica e all'unanimità la proposta dell'azienda, e affida al Comitato di redazione un pacchetto di 10 giorni di sciopero e la valutazione dell'uso di altre forme di agitazione e lotta, che verranno eventualmente attuate dopo la presentazione dei dati economici già richiesti dal Cdr e che l'azienda si è impegnata a fornire.

 

L'assemblea dell'Espresso rifiuta tagli indiscriminati al costo del lavoro, che comprometterebbero fin dall'inizio il successo del nuovo piano editoriale presentato oggi dal direttore al Comitato di redazione.

 

Il Cdr dell'Espresso

 

----

marco de benedetti

La solidarietà del cdr di Repubblica

I giornalisti di Repubblica sono al fianco dei colleghi dell'Espresso, ricordando quanto già comunicato all’Azienda dalla nostra Redazione, ovvero l’indisponibilità a confrontarsi, in questi termini, sul futuro del giornale. Il Cdr di Repubblica continuerà ad esigere dall’Editore e dalla Direzione che si mettano innanzitutto in campo strumenti e comportamenti per difendere e rilanciare il nostro giornale.

Il Cdr di Repubblica

CARLO DE BENEDETTI JOHN ELKANN

 

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…