2021divanogiusti2607

IL DIVANO DEI GIUSTI - LA CELEBRE (INSOMMA) FOTO DI NANNI MORETTI SU INSTAGRAM INVECCHIATO SAREBBE UN FAKE, UN TRUCCO PER LA PARTE CHE STA GIRANDO NEL NUOVO FILM DI FRANCESCA ARCHIBUGI, “IL COLIBRÌ”. COME IL NESTORE DI ALBERTO SORDI, CHE DA VECCHIO SI TRUCCAVA DA VECCHIO. FAVOLOSO - STASERA POTETE FARVI UN RIPASSUCCIO SUB-PANETTONISTICO CON “OLÉ” DI CARLO VANZINA CON BOLDI, DARYL HANNAH, NATALIA ESTRADA E LA BOMBA SEXY FRANCESCA LODO (MA CHI ERA, ACCIDENTI?). NON ERA MALE, MALGRADO QUALCHE BATTUTA PESANTE: “HA VISTO PIÙ PISELLI LEI DEL MINESTRONE DE MI NONNA” - VIDEO

 

 

 

NANNI MORETTI

Marco Giusti per Dagospia

 

 

La notizia che gira è che la celebre (insomma) foto di Nanni Moretti su instagram invecchiato rapidamente perché incazzato della sconfitta a Cannes sarebbe un fake, un trucco.

 

 

In pratica quello che vediamo è un Nanni Moretti invecchiato al trucco per la parte che sta girando nel nuovo film di Francesca Archibugi, “Il colibrì”, tratto dal romanzo di Sandro Veronesi.

 

Ma pensa un po’…

 

 

alberto sordi nestore, l’ultima corsa 2

Come il Nestore di Alberto Sordi, insomma, che da vecchio si truccava da vecchio. Favoloso.

 

Quanto ai film della serata posso consigliarvi su Sky il non allegrissimo “Blackbird-L’ultimo abbraccio” diretto da Roger Michell, scritto da Christian Torpe, ma remake di un film danese, con Susan Sarandon malata di sla, malata terminale, che assieme al marito Sam Neill, riunisce figlie e parenti, Kate Winslet, Mia Wasikowska, per il suo addio alla vita. Preparate i fazzoletti, grande cast.

 

 

blackbird l’ultimo abbraccio

Su Netflix è arrivata una commedia messicana, “Fidanzati per caso”/”Fondeados” diretto da Max Bucay  con i comici un po’ trashioni Aldo Escalante e Riccardo Palanco. L’unica critica che leggo ripete la frase “so bad” almeno tre volte. Buona fortuna.

 

se c’e un aldila sono fottuto

Su Amazon Prime sono stati inseriti due documentari di un certo interesse. Il primo è “Se c’è un aldilà sono fottuto” di Simone Isola e Fausto Trombetta sul regista di culto Claudio Caligari, autore di “Amore tossico” e “Non essere cattivo”.

 

Ricordo, solo per inciso, che in tanti anni di attività solo a Stracult, Caligari venne da subito riconosciuto come maestro e intervistato sui suoi film.

 

’o compagn mij

 

Il secondo è “’O compagn mij” di Matteo Dell’Angelo e Camillo Cutolo sui due pugili napoletani Clemente Russo e Domenico Valentino, figure importanti non solo per la boxe. In prima serata in chiaro non c’è moltissimo. E’ sempre una grande scelta il fantascientifico di Steven Spielberg “Minority Report” con Tom Cruise alle prese con una complessa storia di veggenti, La7 alle 21, 15.

 

beverly hills cop iii

Ci sono anche una incredibile Samatha Morton, Colin Farrell e Max Von Sydow. Ottimo anche “Brooklyn” diretto da John Crowley, scritto da Nick Hornby, con Saoirse Ronan irlandese divisa tra vecchio e nuovo mondo. Se cercate qualcosa di più leggero c’è il divertente “Beverly Hills Cop III” diretto da John Landis con Eddie Murphy, Judge Reinhold, Hector Elizando, Nove alle 21, 25.

 

francesca lodo enzo salvi ole

Potete farvi un ripassuccio sub-panettonistico su Cine 34 alle 21 con “Olé” di Carlo Vanzina con Boldi, al primo divorzio da Christian, Vincenzo Salemme, Enzo Salvi in vacanza a Toledo.

 

Ma ci sono anche Daryl Hannah, Natalia Estrada e la bomba sexy Francesca Lodo (ma chi era, accidenti?).

 

massimo boldi daryl hannah ole

Ricordo che non era male, malgrado qualche battuta pesante “Ha visto più piselli lei del minestrone de mi nonna”. Ci fu, all’epoca, anche una grana politica, come scrivevo sul “Manifesto”: “Ma come? Ci abbiamo messo anni a sdoganare i Vanzina e a farli diventare se non di sinistra, diciamo almeno progressisti, e ora l'Unione, come un sol uomo (Mastella però non ha detto come la pensa...), si scaglia contro Olé, ultima fatica cinepanettonistica vanziniana, e chiede che il film venga addirittura bandito dagli schermi Rai?”.

 

natalia estrada ole

 

E’ una commedia francese su matrimoni e divorzi un filo più elegante (ci vuole poco) “Un piano perfetto” di pascal Chaumail con la stupenda Diane Kruger e il comico Dany Boon, Iris alle 21. Ma il film che preferisco e rivedrei volentieri è, Rai Movie alle 21, 10, il grande e triste western “The Homesman” diretto e interpretato da Tommy Lee Jones, fotografato da Rodrigo Prieto e tratto dal romanzo omonimo di Glendon Swarthout, che già fornì i soggetti per film indimenticabili come “Cordura” e “Il pistolero”.

 

Il film, che era stato proposto una quarantina d’anni fa a Paul Newman come regista e protagonista, e probabilmente era stato pensato per anche per sua moglie Joanne Woodward, è di fatto un western protofemminista e offriva un’altra grande occasione a Hilary Swank, che lo domina totalmente, assieme allo stesso Tommy Lee Jones, e a grandi cammei di Meryl Streep, John Lithgow, James Spader e di Tim Blake Nelson, attore di riferimento dei Coen che parla un meraviglioso texano.

hillary swank tommy lee jones the homesman

 

In un posto non precisato del Nebraska, Mary Bee Cuddy, cioè la Swank, manda avanti da sola una fattoria e ha non pochi problemi a trovare un uomo, “Mi vuoi sposare?”-“No”, a causa del suo carattere troppo autoritario e maschile. Quando il prete del posto, John Lithgow, raduna i cittadini per capire chi possa portare tre femmine pazze nel Missouri, dove la moglie di un altro reverendo, Meryl Streep, è pronta a accoglierle e a curarle, la scelta cade casualmente su di lei anche se è una donna.

fondeados

 

Lo farà, ma deve trovarsi uno straccio di maschio in grado di accompagnarla fra indiani e banditi. Il suo uomo lo incontra con una corda al collo poco dopo. E’ George Briggs, cioè Tommy  Lee Jones, un avventuriero. In cambio della vita salvata e con la promessa di 300 dollari di ricompensa, Briggs la aiuterà a guidare una sorta di diligenza infernale che rinchiude le tre femmine pazze, Miranda Otto, Grace Gummer e Sonja Richter, in un viaggio lunghissimo attraverso il paese nel freddo dell’inverno.

manuela arcuri teste di cocco

 

In seconda serata vi segnalo la prima tv del curioso esperimento di regia a tante mani coordinato e supervisionato da Paolo Bianchini, “Frammenti”, Rai5 alle 22, 15, cinque storie legate alla realtà di Roma. Bianchini, regista di western, decameroni, perfino di “Devilman” e un tempo braccio destro di Luigi Zampa, forse il più vecchio regista italiano in attività, è una persona adorabile, di grande esperienza e umanità che si è messo al servizio di un gruppo di ragazzi inesperti con voglia di far cinema.

alessandro gassmann manuela arcuri gianmarco tognazzi teste di cocco

 

I fan, come Walter Veltroni, della coppia Tognazzi-Gassman jr si possono divertire con  “Teste di cocco” di Ugo Fabrizio Giordani, Cine 34 alle 23, 10. Mi rivedrei volentieri piuttosto “E’ tornato Sabata… hai chiuso un’altra volta” di Frank Kramer alias Gianfranco Parolini con Lee Van Cleef, Rai Movie alle 23, 15, sequel del primo Sabata ma decisamente meno riuscito. Al punto che sarà l’ultimo della serie. Manca William Berger, ahi!

 

minority report 1

Hanno più spazio Pedro Sanchez e Nick Jordan e c’è la bella Maria Pia Giancaro/Gianporcaro. Ma brilla molto anche Annabella Incontrera (una grande fica! dixit Parolini). Trionfo di parolinate. La pistola di Sabata, ad esempio, spara anche dal calcio. Sandro Mancori spiegava nel rapporto della produzione col protagonista Lee Van Cleef il vero problema del film.

francesca lodo daryl hannah ole

 

“Ci fu un direttore di produzione che non gli dette quello che chiedeva, cioè una roulotte con il bagno. Lui ne aveva bisogno perché la moglie era molto grossa. E se la legò al dito. Così volle la controfigura per tutto e si mise contro al film. Questo attrito, alla fine, si vede nel film, che non ebbe grande successo rispetto al primo Sartana e al primo Sabata”.

 

clint eastwood per un pugno di dollari

Su Iris alle 23, 15 arriva un’altra commedia francese, “Cena tra amici” di Alexandre de la Patellére e Mathieu Delaporte con Patrick Bruel e Valerie Benguigui. 7Gold alle 23, 30 riprende un vecchio film su commissione di Ivan Passer, profugo cecoslovacco a Hollywood, “Uomini d’argento” con Michael Caine, Cybille Shepherd, Stephane Audran e David Warner. Cast strepitoso, eh?

 

frammenti

Sicuramente avrete già visto e rivisto “The Social Network” di David Fincher con Jesse Eisenberg, Andrew Garfield e Rooney Mara, La7 a mezzanotte. Ricordo che mi addormentai. Nessuno dei film sui grandi inventori di social ha mai funzionato davvero. Lo conosco a mente, ma è sempre un piacere ritrovarlo sul piccolo schermo “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone con Clint Eastwood, Gian Maria Volonté, Margarita Lozano. “Era il migliore”, diceva Mario Brega, “perché era fatto con la fame”.

the social network

 

Imperdibile, Iris all’1, 30, il noir anni ’50 “Il sentiero della rapina” di Jesse Hibbs con Walter Matthau non ancora star da commedia, Audie Murphy, l’idolo di Ciro Ippolito, Gia Scala. Rai Movie alle 3 presenta un classico del cinema sessantottino, “L’impossibilità di essere normale” di Richard Rush con Elliot Gould, Candice Bergen, Jeanne Berlin. Chi non lo ha visto allora non può capire quanto “Mash” e film come questo ci abbiano cambiato.

l’impossibilita' di essere normale

 

Prima o poi dovrò rivedere “Il successo”, firmato dall’oscuro e modesto Mauro Morassi, ma in realtà diretto in grande parte da Dino Risi con Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant, ancora freschi del successo de “Il sorpasso”, e Anouk Aimée.

 

Finisce, ahimé, a un’ora impossibile, le 4, 20!, su Cine 34 come se fosse un Bombolo movie qualsiasi, “Il grande sogno”, opera maggiore di Michele Placido prodotta e ideata assieme all’allora suo amico e produttore Pietro Valsecchi, con un cast che riunisce Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Luca Argentero, Laura Morante e Massimo Popolizio.

 

 

jasmine trinca riccardo scamarcio il grande sogno

Doveva essere un “Come eravamo” kolossal della generazione cresciuta e cambiata nel ’68, con tanto di lotte studentesche, poliziotti che menano e sono menate, utopie e sogni ancora possibili. Valsecchi e Placido presentarono il film in pompa magna, con i soldi di Mediaset quando ancora produceva film importanti, in una (non mi ricordo quale) Venezia di qualche anno fa. E fu un totale disastro.

 

riccardo scamarcio il grande sogno

Non funzionava niente. Alcune cose erano riuscite, ma il film non funzionava mai come una vera grande storia. Si narra di un’ora buona di film girato e montato, addirittura tutta una parte americana, tagliata di netto. Con scazzi fra regista e produttore, amici di vecchissima data. Ricordo il povero Capanna esibito in conferenza stampa che non sapeva cosa dire. Un disastro.

 

cado dalle nubi

Ma grazie a questo disastro, Valsecchi lasciò in pace il piccolo film comico che stavano girando Gennaro Nunziante e Checco Zalone, “Cado dalle nubi”, che riuscirono a girare la loro opera prima in completa libertà. E mentre il kolossal politico naufragò nell’indifferenza malgrado le 450 copie in sala (solo 3 milioni di euro), il film di Gennaro e Checco trionfò in sala (13 milioni di euro) lanciando una nuova stella. E’ il cinema.

jasmine trinca riccardo scamarcio il grande sogno beverly hills cop iii 2manuela arcuri teste di cocco 2e’ tornato sabata… hai chiuso un’altra volta il grande sogno blackbird l’ultimo abbracciofrancesca lodo in ole cado dalle nubi 6deryl hannah massimo boldi ole vincenzo salemme massimo boldi ole teste di cocco blackbird l’ultimo abbraccio 2il grande sogno se c’e un aldila sono fottuto natalia estrada daryl hannah massimo boldi ole minority report fondeados manuela arcuri teste di cocco 3francesca lodo ole 1francesca lodo ole francesca lodo enzo salvi ole l’impossibilita' di essere normale ole

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...