IL DIVANO DEI GIUSTI - "MA NUN VEDI CHE C'HAI NÀ PALLA DE FORA!" ORA DITEMI COME FACCIO A NON CONSIGLIARVI DI VEDERE O RIVEDERE “CASOTTO” DI SERGIO CITTI, SCRITTO ASSIEME A VINCENZO CERAMI, METAFORA DELL’ITALIA DI IERI E DI OGGI E DI SEMPRE. TUTTO CHIUSO DENTRO UN CASOTTO PER SPOGLIARSI SULLA SPIAGGIA DI OSTIA – C’E’ ANCHE IL TERRIBILE FILM D’AUTORE DI UGO TOGNAZZI REGISTA OLTRE CHE PROTAGONISTA, “I VIAGGIATORI DELLA SERA”, CON ORNELLA VANONI CO-PROTAGONISTA SEMPRE NUDA CHE LASCIÒ INTERDETTI MOLTI SPETTATORI – VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo oggi? "Ma nun vedi che c'hai nà palla de fora!" Ora ditemi come faccio a non consigliarvi di vedere o rivedere, Cine 34 alle 21,10, “Casotto” di Sergio Citti, scritto assieme a Vincenzo Cerami, metafora dell’Italia di ieri e di oggi e di sempre. Tutto chiuso dentro un casotto per spogliarsi sulla spiaggia di Ostia.
I due amici, Gigi Proietti e Franco Citti, che hanno portato al mare due strappone e si ritrovano senza calzini coi piedi zozzi (“Nun ce stamo mai fermi”) e non sanno come uscire dal casotto. Così escono di corsa per buttarsi a mare e Proietti si prende una capocciata che lo stende. Carlo Croccolo nudo. Al mare con l’amante.
Michele Placido, pronta a buttarsi a mare con ciambella e “na palla de fora” che è stato scelto dal cattivissimo nonno romano Paolo Stoppa per sposare la nipote Jodie Foster, quasi una bambina, incinta chissà di chi. Le due sorelle Melato, Anna e Mariangela, che hanno adescato il misterioso uomo d’affari del nord, Ugo Tognazzi, con annessa misteriosa valigetta.
Il prete inglese con due peni. I soldati italiani poco dotati. Un via vai di mostri più o meno simpatici che ben conosciamo. Sergio Citti mi disse che il finale doveva essere diverso, ma l’importante era il rapporto con la nudità, con la vergogna, col chiudere nel casotto i propri segreti.
christian bale l'alba della liberta'
Tanti anni dopo Cerami, già molto malato, ne scrisse una sorta di commovente (non) sequel-remake, “Tutti al mare”, diretto dal figlio Matteo, con un cast meraviglioso capitanato da Gigi Proietti e Marco Giallini. Non fu capito. Ovvio. Ma non è facile capire nemmeno “Casotto”.
L’unica alternativa possibile stasera mi sembra il bellissimo film di Werner Herzog con Christian Bale “L’alba della libertà”, Paramount Network 21, 10, dove nella giungla del Laos un pilota americano cerca di evadere dalla terribile prigione dove è sciaguratamente finito. Certo.
Stasera, se non li avete visti già chissà quante volte, avete anche su Iris alle 21 “Batman” di Tim Burton con Michael Keaton, Jack Nicholson e Kim Basinger, primo film della serie e capolavoro assoluto del fantasy americano, e avete su RSI alle 21, 05 “Tonya” di Craig Gillespie con Margot Robbie pattinatrice coatta, che stucca il ginocchio all’avversaria sognando le Olimpiadi.
E’ il film che ci ha fatto capire, se ce ne fosse stato bisogno, che è davvero una grande attrice. Mettiamoci anche due film stravisti come “Interstellar” di Christopher Nolan, Canale 5 alle 21, 20, e il super-romantico “Ghost-Fantasma” di Jerry Zucker con Patrick Swayze fantasma e Demi Moore che lo sente, Canale Nove alle 21, 25.
Se volete proprio una cosa nuova posso consigliarvi su Sky la prima violentissima e sanguinolenta puntata da 105 minuti di “Gangs of London” scritta e diretta da Gareth Evans, mischione di “Peaky Blinders” moderno e delle nostre “Gomorra” e “Suburra”, ambientata però nella Londra di oggi dei clan multietnici dove si menano tutti, irlandesi, africani, albanesi, zingari, slavi, e pensano solo a fare affari sporchi.
Quando due pischelli che vivono nei camper uccidono, pagati chissà da chi, il megaboss irlandese Colm Meaney che manteneva la pace fra le gangs, scoppia l’inferno. Perché nessuno, lo sappiamo bene, è quello che dice di essere e tutti nascondono un segreto. Meglio “Gomorra”, inutile che ve lo dica, ma la serie, schizzi di sangue e braccia e gambe stuccate a parte, si vede volentieri.
Protagonisti sono la nuova star afro-inglese Sope Dirisu come Elliott, già visto come protagonista di “Coriolanus”, Joe Cole come il figlio fuori di testa del boss ucciso, Michelle Fairley, già Cateleyn Stark di “Trono di spade”, come vedova del morto, Lucien Msamati, partner nero del boss. Gran lavoro degli stuntman. Nel pub degli albanesi Sope Dirisu elimina otto albanesi cattivissimi armato di un temperino.
gigi proietti jodie foster casotto
In seconda serata vi consiglio il bel documentario “Janis” di Amy Berg dedicato a Janis Joplin, Rai 5 alle 23, 40. Non so davvero come sia, ma ha recensioni non così buone, “Arrivederci e grazie”di Giorgio Capitani, Cine 34 alle 23, 05, sorta di reunion della famiglia Tognazzi con Ugo, Ricky, Gianmarco tutti assieme come attori e Simona Izzo sceneggiatrice.
Leggo che il film non funzionò, andò malissimo come incassi e nello stesso anno, il 1987, andò male pure “All’ultimo minuti”, il film sul calcio di Pupi Avati con Ugo Tognazzi protagonista che doveva essere un grande successo. Al punto che quello fu l’anno della sua depressione più profonda.
ricky e ugo tognazzi arrivederci e grazie
Per tirarvi su, dopo “Arrivederci e grazie”, vedo che Cine 34 manda in onda il terribile film d’autore di Ugo Tognazzi regista oltre che protagonista, “I viaggiatori della sera”, tratto dal romanzo di Umberto Simonetta con Ornella Vanoni co-protagonista sempre nuda che lasciò interdetti molti spettatori. E’ il “grande” film da regista che Tognazzi aveva portato avanti come progetto per oltre quattro anni.
Allora mi sembrò il peggiore dei film di Tognazzi, pieno di trash involontario e aggravato dalle dichiarazioni di Tognazzi che stava al massimo del suo successo non solo italiano, ma internazionale, tra Vizietto, Primo amore, La stanza del vescovo, e si ostinava a voler fare il regista e a prendersela con i radical chic romani alla Bertolucci.
Forse cercava solo di fare vedere che anche lui era un fine intellettuale. Dichiarò di volerlo girare per “fare un dispetto a chi dice lui”. Nel 1976 raccontava di aver cercato di convincere Audrey Hepburn a interpretare sua moglie. “Sono andato da Audrey Hepburn, che ha 49 anni, per proporle la parte della cinquantenne. Mi ha tirato il libro in testa”.
Quasi due anni dopo, con freschi successi alla spalle come Il vizietto, Primo amore e I nuovi mostri (anche candidato all’Oscar con grande scandalo), Tognazzi si ripresenta col progetto che dice quasi pronto. La sua co-protagonista sarà Annie Girardot, “è l’unica attrice di 47 anni che accetti di interpretare una cinquantenne”, e avrà un bel ruolo anche Nino Manfredi, “sarà un cinquantenne che resiste e sopravvive”.
Perderà sia Annie Girardot, sia Nino Manfredi. La prima sarà sostituita da Ornella Vanoni. Il secondo verrà sostituito dallo sceneggiatore Leo Benvenuti. Tognazzi vivrà il rifiuto di Manfredi come un vero tradimento. Così dopo quattro anni di fatiche, e soprattutto di incontri con produttori poco interessati al progetto, riuscirà a finire il film. Che verrà vietato ai 18 anni, scatenando le proteste del regista e interprete.
Su Rai 5 vedo che alle 22, 10 passa la divertente commedia al femminile di Nina Di Majo con Margherita Buy “Matrimoni e altri disastri”, dove una ricca fiorentina non sposata mette in piedi il matrimonio della sorella più piccola. Ci sono anche Fabio Volo e Francesca Inaudi. Nella notte arrivano buoni film come “Gran Torino” di e con Clint Eastwood, Iris all’1, 35.
Per i fan di Roland Emmerich “Stonewall” di Roland Emmerich, ricostruzione della celebre rivolta del 1969 per i diritti degli omosessuali a New York. Alle origini del Pride e del Gay Power. Massacrato dalla critica, non è davvero trovata una positiva, e quindi di culto totale.
Fu un flop anche il biopic su Charlie Chaplin di Richard Attenborough “Charlot” con Robert Downey Jr protagonista coi baffetti che potete vedere alle 5 su Rai Movie. Non ci cascò nessuno, ahimé, anche se era una ricca produzione con cast esagerato, Anthony Hopkins, Geraldine Chaplin.
Meglio buttarsi allora su “Gardenia, il giustiziere della mafia” di Domenico Paolella con il grande Franco Califano detto il Califfo ancora a piede libero, Martin Balsam e Robert Webber, e una sfilza di bellissime: Lory Del Santo, Licinia Lentini, Maria Baxa, Lorraine De Selle, Melissa Chimenti e la sua adorata Eleonora Vallone, Cine 34 alle 5, 30. Giovanni Buttafava ne parlava come di un film di “Melville, tenero e giovialone di borgata”. Una delle ultime volte che lo incontrai, il Califfo rimase come sintonizzato sull’immagine del sedere di Eleonora Vallone…
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