
IL CINEMA DEI GIUSTI - ''CAPEDECAZZO! SÌ, SONO GAY! MI PIACE ENORMENTE LA FIGA!'' - PREPARATEVI AL RITORNO DI SCAMARCIO-CHIATTI, DIECI ANNI DOPO I FILM DI MOCCIA, E AI TANTI (TROPPI) PERSONAGGI DI “IO CHE AMO SOLO TE”, FILM SGANGHERATO MA A CUI SI PERDONA MOLTO
Marco Giusti per Dagospia
Io che amo solo te di Marco Ponti
Capedecazzo! Sì, sono gay! Mi piace enormente la figa! Ecco, preparatevi a tutto questo e, ovviamente, a taralli, orecchiette e Apulia Film Commission perché si parte ancora una volta verso Polignano a Mare, città di Pino Pascali e di Domenico Modugno, e ora set di questo Io che amo solo te diretto dal piemontese Marco Ponti di Santa Maradona che lo ha scritto assieme a Luca Bianchini, anche lui piemontese e autore dell'omonimo libro Mondadori.
C'è tutto quel che si deve trovare in Puglia, il sole, il mare, il vento. E c'è soprattutto la coppia Riccardo Scamarcio – Laura Chiatti di mocciana memoria che finalmente si sposa. Era ora. Solo che il giorno prima delle nozze lui si tromba una rossa bona e popputissima, certa Valentina Reggio (da ricordare), e lei si fa fare un succhiotto sul collo dal fotografo del paese, Michele Vanitucci, che esordì diretto da Sergio Rubini in L’anima gemella.
Ma c'è anche la coppia Don Mimì e Ninella, cioè Michele Placido e Maria Pia Calzone, rispettivamente il padre di Scamarcio e la mamma della Chiatti. Non si erano potuti sposare tanti anni prima, perché il fratello di lei, Antonio Gerardi, contrabbandiere, era finito in galera, ma il loro amore non è mai finito e ora si sposano attraverso i figli.
Poi c'è il fratello gay di Scamarcio, la star della soap di Rai Uno "Grand Hotel", Eugenio Franceschini, che dichiarerà "Sì, sono gay" proprio durante il pranzo di nozze (trovata nuova, eh?). E c’è la sua finta fidanzata alta e nordica, Eva Riccobono, che è ovviamente lesbica, "mi piace enormemente la figa", e sa recitare Dante ruttando. Poi c'è la sorellina della Chiatti, Angela Semeraro, lo zio Modesto, Dino Abbrescia, che vive a Pinerolo con la zia D'ora, l’immancabile Luciana Littizzetto, il parrucchiere barese Pascal, Dario Bandiera, perfino l'agitatore di matrimoni Enzo Salvi, chiamato Giancarlo Sciomen, il prete Uccio De Santis, le gemelle Labbate, interpretate da Crescenza Guarnieri, che fanno da voce e coro del paese.
Scordavo la moglie arcigna di Don Mimì, Antonella Attili, e il cammeo di Alessandra Amoroso che canta la celebre canzone di Sergio Endrigo, "Io che amo solo te" per far ballare Don Mimì e Ninella dopo trent’anni d’attesa. Insomma, magari c’è anche qualcosa di troppo e di inutile, in questo film, ma un film che si apre sul mare di Polignano è sempre interessante, Scamarcio e Chiatti pur se infedelissimi, sono ancora così carini e ci ricordano come erano dieci anni fa, e Maria Pia Calzone già Donna Imma è così brava nel suo vero e magistrale esordio nel cinema, che alla fine molto si perdona a questo film un po’ sgangherato.
Certo, magari andava fatto di meno, forse volevamo solo sapere cosa era accaduto alla coppia Step e Gin di Ho voglia di te, quando Scamarcio e la Chiatti facevano piangere le ragazzine. O forse volevamo sapere di più di Don Mimì e Ninella. Ma qualche battuta riuscita la troviamo, tipo “I democristiani non muoiono mai” o “Sai dove ti porto domani? A Barletta!”. Certo, la presenza di Uccio De Santis e di Enzo Salvi in un ruolo impossibile, ne fanno un oggetto stracultissimo. In sala dal 22 ottobre.
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