natale a 5 stelle

IL CINEMA DEI GIUSTI - "M’HANNO SPUTTANATO PURE SU DAGOSPIA!". CI SIAMO, ARRIVA IL CINEPANETTONE POLITICO, "NATALE A 5 STELLE", IL PRIMO TARGATO MARCO RISI-ENRICO VANZINA, L’ULTIMO SCRITTO INSIEME AL FRATELLO CARLO. DISTRIBUITO SU NETFLIX - TUTTA L’OPERAZIONE È UN OMAGGIO A UN MAESTRO CHE CI HA LASCIATO, È MOLTO AFFETTUOSA E PIENA DI VITA. SI RIDE SENZA PUNTARE SULLA VOLGARITÀ E SULLE BANALITÀ. CI SONO ROCCO SIFFREDI, CIAVARRO E TUTTI I NOMI VERI…

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Natale a 5 stelle di Marco Risi

ENRICO VANZINA E MARCO RISI CON IL CAST DI NATALE A 5 STELLE

 

“M’hanno sputtanato pure su Dagospia!”. “Ho capito, mica so’ Renzi”. Ci siamo. Arriva il cinepanettone politico, Natale a 5 stelle, il primo targato Marco Risi-Enrico Vanzina, regista e sceneggiatore, e l’ultimo scritto da Enrico insieme al fratello Carlo. Per la verità è anche il primo cinepanettone che verrà distribuito direttamente su Netflix, senza passare dalla sala.

 

Più che cinepanettone, comunque, è una pochade che recupera sia una celebre commedia inglese di Ray Cooney del 1990, “Out of Order”, come soggetto, ma anche quel tono pochadistico di certe commedie sexy italiane anni ’80, da Cornetti alla crema a Spaghetti a mezzanotte, che ritroviamo anche in molti film natalizi dei Vanzina, condita questa volta con un bel po’ di battute e situazioni legate ai nuovi tempi politici del governo gialloverde.

enrico vanzina natale a 5 stelle

 

Per cui si sprecano i “Io non ero del PD ero di area progressista”, “Bei tempi quando si stava all’opposizione”, “Tempo due settimane caliamo di due barra tre punti…”, o un geniale scambio di battute tra Massimo Ghini, presidente del consiglio gialloverde, e il suo portaborse, Ricky Memphis: “Lei oggi ha salvato il governo del cambiamento!” – “Posso fare un commento… sti cazzi!”.

 

Nella commedia di Cooney, tutta ambientata come questa di Risi-Vanzina, in un albergo di lusso, i protagonisti erano un ministro inglese e il suo portaborse-tuttofare che si ritrovano a coprire una relazione del ministro con una segretaria. Qua l’azione si sposta a Budapest, in Ungheria, dove curiosamente è stata girata proprio la prima versione cinematografica della commedia, A miniszter félrelép.

 

natale a 5 stelle

Siamo in pieno Natale, anche se a vedere gli abiti di tutti sembrerebbe luglio, e il nuovo presidente del consiglio italiano, l’integerrimo Franco Rispoli, cioè Massimo Ghini, arriva per una visita ufficiale con il governo ungherese. Si porta dietro non solo il portaborse Walter Bianchini, un Ricky Memphis con tanto di mamma malata a Guidonia che lo tormenta perché un tempo era comunista, ma anche una onorevole dell’opposizione pd simil-Boschi, Giulia Rossi, interpretata da Martina Stella.

 

natale a 5 stelle

Con la quale speranza di passare un weekend di passione. Ma ogni passione è presto interrotta da una serie di sfortunati eventi che affliggeranno la vacanza del presidente e del suo braccio destro. Un Babbo Natale morto, anzi simil morto, appeso alla finestra, che si rivelerà essere un inviato de Le iene in cerca di scoop, Riccardo Rossi.

 

Un bellboy napoletano, un grande Biagio Izzo, trafficone e instancabile nel chiedere mance. Una moglie romana del premier, Paola Minaccioni, che pensa di fare una bella sorpresa al marito presentandosi a Budapest. Il marito gelosissimo e cornuto della onorevole pd, Massimo Ciavarro, assessore leghista ciociaro che ha nel curriculum l’aver organizzato una festa dei popoli padani a Tolfa.

natale a 5 stelle

 

Mettiamoci ancora la bella ex badante della mamma di Memphis, tale Berta, Andrea Osvart, che ha curato anche la coproduzione ungherese del film. Il presidente e il suo braccio destro si trovano così in poco tempo a gestire una situazione sempre più ingarbugliata spesso improvvisando e rendendola proprio ingestibile. I colpi in testa con perdita di memoria non aiuteranno particolarmente.

 

natale a 5 stelle

Marco Risi, regista serio e di talento, ma che da anni non vedevamo alle prese con la commedia, diciamo dagli esordi con Vado a vivere da solo, si mette con amore e amicizia nei panni di Carlo Vanzina che in un film così avrebbe saputo come gestire alla perfezione i flussi di comicità. Enrico lo aiuta, perché il meccanismo comico di sceneggiatura è, al solito, ben costruito. E le battute ci sono. Massimo Ghini e Ricky Memphis si fanno in quattro per entrare in ruoli da mattatori teatrali. Va detto che non è facilissimo dirigere un film di questo tipo senza l’esperienza di commedia che aveva Carlo Vanzina, inoltre realizzato con i mezzi di oggi.

 

natale a 5 stelle

Ma tutta l’operazione, ideata proprio in omaggio a un maestro che ci ha lasciato, è molto affettuosa e piena di vita. Si ride e c’è voglia, da parte di tutti, di costruire qualcosa di comico senza puntare sulla volgarità e sulle banalità. Certo. I veri protagonisti della scena politica italiana di oggi, così dilaganti sui social, non hanno quasi bisogno di parodie (“Gigi, problemi con Matteo?”). Notevoli l’apparizione di Rocco Siffredi, l’aver dato a Massimo Ciavarro un ruolo da marito poco virile, la citazione di Luna di miele in tre, opera prima di Carlo Vanzina. Su Netflix dal 7 dicembre. Un film totalmente stracult.  

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri gaetano caltagirone philippe donnet andrea orcel unicredit generali

DAGOREPORT – GENERALI DELLE MIE BRAME: L’AGO DELLA CONTESA POTREBBE ESSERE ANDREA ORCEL, BANCHIERE IRRAGGIUNGIBILE NEL CAMPO DELLE ACQUISIZIONI E FUSIONI. L’AD DI UNICREDIT, CHE HA IN TASCA IL 5,2% DEL LEONE DI TRIESTE (UN ALTRO 5 SAREBBE NEL CASSETTO) ASPETTERÀ L’ULTIMO MINUTO PER DECIDERE CON CHI STARE, IN BASE A QUALI VANTAGGI OTTERREBBE UNICREDIT (BANCA GENERALI? BPM? MEDIOBANCA?) – ALTRO NODO: IL 4,82% DI BENETTON - IN CASO DI SCONFITTA DEL DUO FILOGOVERNATIVO CALTA-MILLERI SUL LEONE DI TRIESTE, DIPENDERÀ IL FUTURO DI MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS. POTREBBE ANCHE SUCCEDERE L’ARRIVO DI UN CAVALIERE BIANCO (BANCA INTESA? UNICREDIT?) CON UNA CONTRO OPA…

antonella antonia rosa costanzo - ex moglie di paolo berlusconi vittorio feltri

DAGOREPORT - ALLA VENERANDA ETÀ DI 81 ANNI, VITTORIO FELTRI ANCORA IGNORA CHE IL GALANTUOMO GODE E TACE. COME QUANDO HA SPIFFERATO IL MOTIVO DELLE SUE DIMISSIONI DALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE”: “ME LA FACEVO CON LA MOGLIE DELL’EDITORE”, ALIAS PAOLO BERLUSCONI - OVVIAMENTE LA REAZIONE DI ANTONELLA COSTANZO NON SI È FATTA ATTENDERE. E VITTORIONE HA PENOSAMENTE RINCULATO: “IL NOSTRO RAPPORTO ERA DI SIMPATIA E AMICIZIA” - DA PARTE SUA ANTONELLA COSTANZO CI TIENE A FAR SAPERE A DAGOSPIA LA SUA VERSIONE DEI FATTI… – VIDEO

milan gerry cardinale zlatan ibrahimovic marcella verini giorgio furlani pierdonato vercellone donato

DAGOREPORT – ALTA TENSIONE AL MILAN TRA IL SENIOR ADVISOR IBRAHIMOVIC E L’AD FURLANI. LA SOCIETA’ E’ SPACCATA IN DUE FAZIONI: DA UNA PARTE CARDINALE, IBRA E LA POTENTISSIMA COMUNICATRICE DI RED BIRD E ELLIOTT MARCELLA VERINI, DALL’ALTRA FURLANI E IL CAPO DELLA COMUNICAZIONE DEL CLUB PIERDONATO VERCELLONE. LE DUE ANIME SI RIMBALZANO LA RESPONSABILITA’ DEL MANCATO INGAGGIO IN ESTATE DI ANTONIO CONTE – FURLANI GODE DELLA FIDUCIA DI PAUL SINGER, CHE CON ELLIOTT È DI FATTO IL PADRONE OMBRA DEL MILAN. È PROBABILE CHE IN ESTATE QUALCUNO SALTERÀ, SE NON TUTTI…

maurizio gasparri simona agnes

FLASH! - MAI DIRE RAI: PER IL FORZISTA MAURIZIO GASPARRI, MEMBRO DELLA COMMISSIONE VIGILANZA, SIMONA AGNES NON ESISTE, FDI SE NE FOTTE E SONO INIZIATE LE PRESSIONI SU GIANNI LETTA PER CONVINCERE LA SUA PROTETTA, SIMONA AGNES, PLURI BOCCIATA PER LA PRESIDENZA DEL CDA RAI, A DIMETTERSI LIBERANDO COSI' UN POSTO A UN NOME CHE POSSA OTTENERE I VOTI ANCHE DELL'OPPOSIZIONE... – LA REPLICA DI GASPARRI A DAGOSPIA: “OVVIAMENTE LA NOTIZIA CHE AVETE PUBBLICATO SU ME E SULLA AGNES È L’ESATTO CONTRARIO DELLA VERITÀ”

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT - LA "SPECIAL RELATIONSHIP" DI GIORGIA MELONI CON DONALD TRUMP ERA SOLO NELLA TESTOLINA BIONDA DELLA DUCETTA: QUANDO SI TRATTA DI COLPIRE L'EUROPA, IL TYCOON NON FA DISTINZIONI (LE TARIFFE AL 25% COLPIRANNO ANCHE L'ITALIA, MENTRE IL REGNO UNITO SARÀ ESENTATO) E LA PRESUNTA AMICIZIA CON LA "MERAVIGLIOSA LEADER" ITALIANA VA A RAMENGO - L'HANNO CAPITO ANCHE A DESTRA: BASTA SBIRCIARE IL TITOLONE DI PRIMA PAGINA DEL "GIORNALE" DI OGGI ("TRUMP, I PRIMI DUBBI DELLA LEGA") E ASCOLTARE LE PAROLE DEL MINISTRO URSO (FRATELLI D'ITALIA): "L'AMERICA PUNTA A DIVIDERE GLI ALLEATI EUROPEI" - LA "THATCHER DELLA GARBATELLA" E' INSOFFERENTE PER L'ATTIVISMO DI MACRON E STARMER MA I DUE SONO LEADER DI PAESI "PESANTI", CON ARMI NUCLEARI - PRIMA O POI L'UNDERDOG DOVRÀ ACCORGERSI CHE BACIARE LA PANTOFOLA DI "KING TRUMP" NON È STATA UNA BUONA IDEA...

donna sarda sardegna elly schlein

DAGOREPORT – ALLA DIREZIONE DEL PD, I RIFORMISTI DEM SONO SOBBALZATI SULLA SEDIA ALLE PAROLE DI ELLY SCHLEIN SULLA GUERRA UCRAINA: “NON SIAMO PER IL FINTO PACIFISMO DI TRUMP MA NEMMENO SIAMO CON L’EUROPA CHE VUOLE CONTINUARE LA GUERRA” - IL CLOU: QUANDO ELLY HA ATTACCATO LE INIZIATIVE SINGOLE DI MACRON E DI STARMER PER LA PACE, HA DETTO, TESTUALE: "ALL'EUROPA SERVE UN SALTO QUANTICO" (MA CHE CAZZO STAI A DI'?) - PICIERNO, PIERO DE LUCA, FASSINO NON CREDEVANO ALLE PROPRIE ORECCHIE: “QUINDI LA PACE SONO LE CONDIZIONI DETTATE DA PUTIN? ELLY, QUANDO LA SMETTI DI GIOCARE A NASCONDINO?” – ALTRO SCAZZO SUL REFERENDUM DELLA CGIL SUL JOBS ACT E SULL’ESERCITO COMUNE UE (TRANQUILLIZZATE LA DUCETTA: CON QUESTI SINISTRATI ALTRI 20 ANNI A PALAZZO CHIGI SONO SICURI…)