1- “LA SCARSA CREDIBILITÀ DELL’ITALIA È ACCENTUATA DALL’INCERTEZZA POLITICA. TUTTI SANNO CHE DOPO IL 2013 MONTI NON CI SARÀ PIÙ E NON SI VEDONO NÉ UN LEADER NÉ UN PROGRAMMA CONDIVISO DA UNA COALIZIONE”. COSÌ, MENTRE QUEI CATTIVONI DELLA SPECULAZIONE MONDIALE CI PUNTANO UNA PISTOLA ALLA TEMPIA, SI PREPARA IL GRANDE INTRUGLIO: UN LISTONE DA METTERE A DISPOSIZIONE DEL PROF. DI VARESE PER FINIRE IL LAVORO SPORCO. PARDÒN, PER METTERE IN SICUREZZA LA NAZIONE 2- E’ SUCCESSO CHE UNO STUDIO DI MEDIOBANCA AVEVA OSATO CRITICARE IL RUOLO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, MA IERI È STATA SIGLATA LA PACE. L’ISTITUTO DI PIAZZETTA CUCCIA, GUIDATO DAL TANDEM (SI FA PER DIRE) PAGLIARO-NAGEL HA DOVUTO ORGANIZZARE UN CONVEGNO-CANOSSA IN CASA PROPRIA E METTERE A DISPOSIZIONE ADEGUATA ‘COPERTURA STAMPA’ AD AGUZZINO GUZZETTI, PADRE PADRINO DELLE FONDAZIONI

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1 - GOVERNARE CON IL TERRORE...
La mutazione sta avvenendo grazie alla più classica delle economie di guerra. Rigor Montis, esemplare di tubo cavo da impalcature per restyling di prestigio, sta per essere trasformato in cannone a difesa della nazione. E poco importa se al momento, nella famosa guerra dello spread che è costata la poltrona a Papi Silvio, si sia dimostrato più una cerbottana che un cannone.

La Patria (bancaria) chiama e si fa fuoco con quel che passa il convento. Così, mentre quei cattivoni della Speculazione Mondiale sembrano puntarci una pistola alla tempia, si prepara il grande intruglio: un listone da mettere a disposizione del professore di Varese per finire il lavoro sporco. Pardòn, per mettere in sicurezza la nazione.

"La salva-Monti. Legge elettorale e voto a novembre, la mossa per conservare il premier oltre il mandato. I gruppi politici in difficolta': nessuno dei nominati vuole mollare il Porcellum". Uno legge il Cetriolo Quotidiano (Eduardo Di Biasi, p. 4) e pensa che la stiano sparando grossa, tanto per dar fastidio a Re Giorgio e al Trio ABC. Poi apre il Messaggero e s'imbatte nell'economista liberal Luigi Zingales che spiega il progetto senza tanti giri di parole:

"La scarsa credibilità dell'Italia è accentuata dall'incertezza politica. Tutti sanno che dopo il 2013 Monti non ci sarà più e non si vedono né un leader né un programma condiviso da una coalizione" (p. 3). Perfino il Giornale di Feltrusconi sembra arrendersi. Ricicla a tutta prima un vecchio titolo del Sole 24 Ore durante l'agonia di Papi Silvio ("Fate presto") e registra l'allungamento del Rigor Montis: "Voto anticipato, tutti frenano. Berlusconi appoggia il governo: ma ha concesso troppo alla Merkel. E Monti è tentato dal listone. Non è escluso che alle Politiche di primavera guidi uno schieramento". Tutto il resto è ammuina.

2 - LA GUERRA, COMBATTUTA CON ALTRI MEZZI...
"Attacco a Italia e Spagna. Lo spread vola a 516 . Borsa ko, poi recupera: -2,7%" (Repubblica, p. 2). "Mercati choc, l'accusa di Monti. Il premier in Russia: troppe esitazioni sulle misure europee anti-crisi. "Lo spread? Non è colpa nostra". Monti attacca la Germania senza citarla" (Stampa, pp. 1-4)). "Scudo ancora troppo debole", ma Monti trova il muro della Merkel e dei falchi del Nord. Il premier: ‘Licenza bancaria al Fondo salva-Stati? (Repubblica, p.3).

Angelona fa melina e sabota. E intanto la Germania fa il pieno di soldi degli altri. "Dividendo da panico, 100 miliardi per Berlino. I risparmi tedeschi grazie ai tassi zero dati dalla fuga di capitali. I bund decennali tedeschi all'1,17%, rendimenti negativi per i titoli a due anni" (Corriere, p. 5). Vuol dire che c'è la corsa a pagare per poter prestare soldi al governo della C.I. Merkel.

Il massimo sarà quando regaleremo a prezzi stracciati ai tedeschi anche Ansaldo Energia e Unicredit. Perché i famosi mercati saranno anche un po' stronzi, ma ci vedono benissimo. E ci vedono bene anche le banche italiane: basta guardare Repubblica, dove accanto a un roboante paginone intitolato "La speculazione" compare una meravigliosa pubblicità di obbligazioni Banca Imi al 4,50%. In euro? No, in dollari (pp. 4-5).

3 - LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE (T'ADORIAM, MONTI DIVINO)...
"Nella dacia Silvio-style scocca il feeling con Putin. ‘Sempre più affari comuni", titola giuliva la Repubblica degli Illuminati. "C'è la grande serra e il giardino a perdita d'occhio che scende fino al mare, un po' Tropici, un po' Carpazi (...) Il fatto è che, tracce berlusconiane a parte, ieri nelle quasi quattro ore di incontro si è consumato un passaggio a suo modo epocale. Che per certi versi manda in soffitta, anche da queste parti, il vecchio sodalizio e l'intreccio di amicizia e politica tra Putin e il Cavaliere (...) Adesso è al Professore che lo ‘zar' Putin spalanca le porte. E non solo quelle della sua dacia. Accoglie con tutti gli onori "il professor Monti, che da grande specialista di cose economico-finanziarie non ha bisogno di consigli", conferma e potenzia tutti gli accordi commerciali con l'Italia" (p. 6). Ah, se fosse ancora vivo Gheddafi...

4 - RE GIORGIO ALLA RICERCA DELLA VERITA' SU BORSELLINO...
Tiro mancino, questa volta con la "m" minuscola, da Caltanissetta. Lo svela il Cetriolo Quotidiano: "Salvatore Borsellino chiede ai pm le telefonate Mancino-Napolitano. Istanza per ottenere le registrazioni nell'indagine su via D'Amelio. Parte lesa nell'inchiesta sulla strage, vuole che i magistrati nisseni acquisiscano da Palermo i nastri che il Colle intende far distruggere" (p. 1). Dovranno dirgli "no" in nome della ragion di Stato, ma sarà una scelta pesante. E resterà sempre la domanda più fastidiosa: ma che cosa si saranno mai detti di tanto spiacevole Re Giorgio e Nicola Mancino?

5 - FREE MARCHETT...
E' successo che uno studio di Mediobanca aveva osato criticare il ruolo delle fondazioni bancarie, ma ieri è stata siglata la pace. L'istituto di Piazzetta Cuccia, guidato dal tandem (si fa per dire) Pagliaro-Nagel ha dovuto organizzare un convegno-Canossa in casa propria e mettere a disposizione adeguata ‘copertura stampa'. Si illustra più di tutti, ovviamente, il Corriere di casa. "Fondazioni essenziali per le banche". Guzzetti, le abbiamo ricapitalizzate noi, in Europa lo hanno fatto gli Stati.

Il confronto dopo un report di Mediobanca. Nagel: discutere con gli enti le ristrutturazioni degli istituti" (p. 25). Grande spazio anche su Repubblica ("Le fondazioni bancarie in trincea. Guzzetti: ‘Salvi i nostri patrimoni", p. 23), ma con una punta di veleno: "Mancava solo Mps, di cui si è ritenuta opportuna l'assenza per conclamata crisi: venerdì sono emerse dal bilancio 2011 perdite per 331 milioni e 3,5 miliardi di svalutazioni".

6 - AGENZIA MASTIKAZZI...
Michelle Obama: "Io alle Olimpiadi per spronare i giovani a fare sport" (Stampa, p. 13).

7 - ULTIME DA UN POST-PAESE...
"Anche i cani hanno la loro ‘tata'. Le vacanze sono alle porte ed è boom di nuove strutture per una separazione indolore". Paginone imperdibile sulla Stampa, completo di intervista all'"esperto" di giornata: "Mai più di 50 ospiti e un educatore. Ecco le pensioni ideali" (p. 23).

colinward@autistici.org

 

 

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