''HA SPERPERATO TUTTO CON UN ALTRA DONNA'': LA MOGLIE DEL COMICO MARCO DELLA NOCE, COSTRETTO A VIVERE IN AUTO, RACCONTA UN'ALTRA VERITÀ. ''SIAMO SEPARATI DA 12 ANNI, È STATO CON UN'ALTRA, CON CUI HA FATTO UNA FIGLIA. NON HO MAI CHIESTO IL MANTENIMENTO PER ME, SONO ANNI CHE NON VERSA NULLA AI FIGLI, MANCO I LIBRI DI SCUOLA. E SULLE TASSE NON PAGATE...'' - MICHELE (DI GINO & MICHELE, CREATORI DI 'ZELIG'): 'IL SUCCESSO TI DÀ TANTISSIMO, MA PUÒ TOGLIERTI TUTTO ALL' IMPROVVISO'
1. L’EX-MOGLIE: «MARCO DELLA NOCE HA SPERPERATO TUTTO, IO NON C’ENTRO»
Elisabetta Montanari per il ''Corriere della Sera''
«Marco Della Noce non ha detto la verità: i suoi guadagni li ha sperperati irresponsabilmente con il suo stile di vita, non certo per pagare il mantenimento dei figli. E se è sul lastrico non è per il sequestro della Partita Iva, che peraltro non è mai avvenuto, ma perché ha ricevuto grosse cartelle esattoriali dall’Agenzia delle entrate e è stato dichiarato evasore totale per diversi anni. Fatto di cui ora deve rispondere con ingenti somme al fisco».
«Non pagava le tasse e adesso...»
La moglie di Marco Della Noce, per bocca del suo avvocato, Andrea Natale, ha risposto alle accuse dell’uomo che ha lanciato un appello su molti mezzi di comunicazione dichiarando di essere sul lastrico e di dormire ormai per strada nella sua auto, a causa dei pignoramenti per non aver potuto pagare all’ex moglie l’assegno di mantenimento per i suoi due figli. L’ex comico di Zelig, che ha fatto ridere i telespettatori nei suoi trent’anni di carriera, si è ridotto senza mezzi a contare solo sull’aiuto degli amici di Lissone, sperando nell’intervento dei servizi sociali per avere almeno un tetto sulla testa.
«Non ha mai pagato nemmeno i libri di scuola»
«Del resto, continua l’avvocato, la separazione è avvenuta ben 12 anni fa e in seguito Della Noce ha avuto un’altra relazione da cui è nata una figlia, relazione che è terminata poco tempo fa e per questo motivo ora si trova senza una casa. La ex moglie, da parte sua, non ha mai chiesto il mantenimento per sé e è ormai dal 2013 che Della Noce non corrisponde l’assegno per i due figli minori avuti dalla moglie. Nemmeno i libri di scuola gli ha mai pagato. Tanto che la signora ha dovuto trovare un lavoro per provvedere a loro e a sé stessa».
«Nessun accanimento contro di lui»
Insomma, nessun accanimento contro un papà separato, ma , piuttosto, una situazione resa difficile da diversi motivi tra i quali il maggiore è la mancanza di un lavoro e, a dire dell’avvocato, un comportamento non proprio trasparente nei confronti del fisco. «Non c’è nessuna volontà demolitrice nei confronti dell’ex coniuge, ribadisce Andrea Natale, ma semplicemente la necessità di ricevere l’aiuto dovuto». E conclude: «Anche noi preferiremmo vedere Marco Della Noce sul palco piuttosto che in un talk show».
2. ZELIG IN AIUTO DEL COMICO SFRATTATO «PRONTI A FARLO TORNARE IN SCENA»
Da 'Quotidiano Nazionale'
Non finiscono le attestazioni di solidarietà nei confronti di Marco Della Noce, il comico diventato celebre sul palco di Zelig come 'meccanico della Ferrari', finito in disgrazia e sfrattato da casa. Al bar di Lissone, in Brianza, dal quale è stato 'adottato' piovono telefonate. C' è quello che offre la stanza del figlio rimasta libera, chi ha un appartamento vuoto. «Grazie al vostro quotidiano ho potuto ritrovare tante persone - dice Della Noce, che ha recuperato il sorriso -. Non dovrei dirlo ma mi sono commosso quando ho sentito la voce di Claudio Bisio e Giorgio Zanetti».
3. MICHELE MOZZATI: PAGA LA FRAGILITÀ DEL SUCCESSO
Andrea Spinelli per 'Quotidiano Nazionale'
Un simbolo della fragilità del successo. «Peccato che questo prezzo debba pagarlo proprio Marco», ammette Michele Mozzati, titolare con Luigi 'Gino' Vignali di una tra le 'ditte' più popolari della comicità italica, a proposito delle disavventure di Della Noce, finito sul lastrico in seguito alla separazione dalla moglie. «Lui è uno dei comici più 'antichi' fra quelli con cui abbiamo lavorato» spiega l' altra metà di Gino & Michele. «Sembra, infatti, più giovane di quanto non sia e ha fatto parte della storia di Zelig fin dall' inizio».
Che artista è Della Noce?
«Dal punto di vista professionale io e Gino l' abbiamo sempre considerato un comico di fascia alta, perché è bravo ed è riuscito a farsi conoscere dando segnali d' intelligenza e di conoscenza superiore alla media dei suoi colleghi. Non sono in molti, infatti, quelli capaci di dare una copertura culturale a ciò che fanno».
E in privato?
«Per quanto riguarda il lato personale, Marco è uno di quelli che danno più affidamento; uno molto attento ai rapporti umani. Anche perché può contare su un equilibrio interiore molto forte. Purtroppo quando viene a mancare il tam tam della tv, perché il varietà cede il passo ad altri tipi d' intrattenimento, certi comici finiscono col trovarsi in difficoltà».
Cos' è accaduto al varietà?
«Bisognerebbe chiederlo ai responsabili di palinsesti televisivi che oggi prediligono la gara fra comici. Per me il varietà rimane un elemento impareggiabile dell' ossatura tv; quindi penso che l' eclissi, come avviene spesso sul piccolo schermo, sia solo temporanea. Basta ricordarsi il fenomeno delle 'situation comedy', che vent' anni fa venivano programmate a tutte le ore e poi invece sono scomparse quasi del tutto. Il varietà continuerà ad avere una centralità assoluta e, superata la deriva talent, tornerà alla formula che ha sempre avuto».
A volte le contingenze prescindono dall' abilità artistica individuale.
«Sì. E a queste si possono sovrapporre difficoltà familiari. A volte stupisce che delle persone fortunate possano avere una vita privata difficile e il vantaggio di pubblicizzare certe disavventure è proprio quella di puntare il dito su un' incapacità sociale; quella di alleviare i rovesci organizzativo-sentimentali della nostra vita».
Le lusinghe della popolarità comportano a volte un prezzo da pagare.
«Il successo ti dà tantissimo, ma può toglierti tutto all' improvviso. Ricordo un grande intrattenitore scomparso dalle scene per un ventennio e poi tornato. Raccontava di essersi inventato una nuova professione in Centro America perché qui da noi l' umiliazione di sentirsi chiedere per strada perché non lo si vedesse più in tv lo distruggeva».
Per alleviare le difficoltà di Della Noce, qualcuno propone di organizzare una serata in suo onore.
«Qualsiasi iniziativa di questo genere ha il doppio obiettivo di sensibilizzare il pubblico e offrire un aiuto concreto alla gestione della defaillance. Anche se, personalmente, preferirei che venisse risolta dagli amici più stretti, attivandosi per restituire a Marco quegli spazi che gli sono sfuggiti. Cosa che, ad essere sinceri, siamo tutti in grado di fare».